L’Aeroporto di Orio al Serio e la SACBO compiono 50 anni

Agli albori della sua storia era semplicemente "Ol cap de Öre" (il campo di Orio): oggi l'aeroporto Caravaggio di Bergamo compie 50 anni ed è il terzo aeroporto italiano per numero di passeggeri trasportati dopo Fiumicino e Malpensa.
Una scalata che ha viaggiato a ritmi impressionanti dal 2002 in poi, vale a dire dall'arrivo a Bergamo di Ryanair, vettore low cost irlandese che qui ha posizionato il suo principale hub del Sud Europa.

Ma nella seconda metà degli Anni Trenta del ventesimo secolo l'aeroporto aveva le sembianze di un semplice campo volo: l'iter per la sua prima trasformazione iniziò nel 1949, quando nacque un comitato formato da istituti bancari, enti locali, l'Aeroclub Taramelli e imprenditori per dotare Bergamo di un aeroporto civile.
Iniziativa che accolse, qualche anno dopo, il favore di Carlo Pesenti, allora numero uno di Italcementi che nel 1970 assunse la carica di Vice Presidente della neonata Sacbo, Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo-Orio al Serio. La data della fondazione ufficiale è il 16 luglio: Attilio Vicentini presidente, il già citato Pesenti e altri sei componenti (Angelo Bartoli, Luigi Ciocca, Carlo Andrea Coltri, Aldo Farina e Bernardo Sesstini) a comporre il primo Consiglio di Amministrazione.

Una società partita con un capitale sociale di 10 milioni di lire, diventati 200 nella primavera del 1971: il bilancio del primo anno di attività parla di 127.286 passeggeri transitati, con dieci voli giornalieri. A fine Anni Settanta la pista misurava 1.800 metri, poi allungati a 2.800 metri dieci anni dopo .

Negli Anni Novanta, sotto la presidenza di Ilario Testa, lo scalo bergamasco conosce un rapido sviluppo: un piano triennale di investimenti da 80 miliardi di lire consente di allargare nuovamente l'aerostazione, dotandola di nuovi banchi check-in, due pontili di imbarco e nuovi uffici, e nel 1999 Orio al Serio supera per la prima volta nella sua storia la quota di un milione di passeggeri trasportati in un anno.

I primi Anni Duemila segnano la svolta: in concomitanza con il raddoppio dell'area check-in, lo scalo decide di sposare il mercato dei vettori low cost, diventando in poco tempo una solida realtà. Il 14 febbraio 2002 atterra il primo volo Ryanair, decollato da Francoforte: una data profetica, inizio di una fortunata storia d'amore con la compagnia irlandese di Michael O'Leary che un anno dopo promuoverà Orio al Serio a hub del Sud Europa, con tanto di inaugurazione di importanti collegamenti continentali.

Così lo scalo bergamasco è arrivato lo scorso anno a sfiorare i 14 milioni di passeggeri trasportati: nel mezzo tanti interventi che hanno portato la superficie dell'aerostazione a 45.800 metri quadrati e, da ultimo, un nuovo ampliamento di 9.500 metri quadrati sul lato Est nell'ala extra-Schengen che è stato inaugurato proprio oggi, nel giorno della ricorrenza del 50° dalla fondazione di Sacbo.