All’inizio ci si trovava al “Ducale”, poi il suo nome si legò alla chiesa di Santa Maria alla Scala, un edifico oggi scomparso nei pressi di Palazzo Marino e che era dedicato alla sua fondatrice, Regina della Scala – della famiglia Scaligeri di Verona – moglie di Bernabò Visconti, signore di Milano.
Stiamo parlando del Teatro alla Scala, uno tra i più prestigiosi teatri al mondo, che da oltre 240 anni ospita i principali artisti internazionali di opera, e, più in generale, della musica classica e del balletto.
L’edificio, progettato da Giuseppe Piermarini, venne inaugurato il 3 agosto 1778, sulle ceneri del precedente Teatro Ducale , distrutto da un incendio due anni prima. La sera della sua inaugurazione si aprì con le note tempestose dell’opera L'Europa riconosciuta, composta per l'occasione da Antonio Salieri.
Doveva essere la più grande tra le sale per spettacolo e la stessa Opera di Vienna venne poi costruita sul suo esempio. Nacque dalle ceneri del Teatro Regio di Villa Reale, che stava in via Rastelli, accanto a Palazzo Reale. Pare che alla base del rogo ci sia un delitto passionale provocato dall’arciduca Ferdinando d’Austria. Secondo una leggenda riportata dal sito Milanocittastato, “sua moglie, Maria Beatrice D’Este, pare avesse una storia con Giacomo Sannazzari, un giovane milanese rampollo di una nobile famiglia. L’arciduca aveva intercettato un messaggio della moglie che dava appuntamento all’amante nel teatro a quell’ora deserto. Ferdinando fece chiudere il teatro con dentro il giovane e gli diede fuoco. Ma il giovane rinchiuso non era Sannazzari, ma un suo amico che si era nascosto nel teatro per fare uno scherzo alla contessa”.
Per smussare la tensione serpeggiante tra i nobili meneghini contro i sovrani austriaci, intervenne l’imperatrice Maria Teresa che mise a disposizione un nuovo terreno e, con l’aiuto di 90 finanziatori cittadini, fece erigere il nuovo edificio. Ma il timore che un nuovo incendio trasformasse in cenere anche questo teatro, divenne quasi un’ossessione. Quattro pompieri rimasero per molti anni in servizio permanente all’interno della sala. E sempre lo stesso timore spinse a sostituire l’illuminazione ad olio con l’energia elettrica: la Scala fu infatti il primo edificio in Europa ad essere illuminato in questo modo.