Una città ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia dell’autorità che della benevolenza, verso i lavoratori e le loro famiglie. Si tratta del Villaggio Crespi (BG), fondato vicino all’Adda nel 1876 dall’imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi, che, ancora oggi, è un paese abitato dai discendenti dei lavoratori dell'opificio tessile. È un luogo straordinario e unico, un perfetto esempio dei villaggi operai che nacquero tra l’800 e il ‘900 in Europa e nel Nord America per volere di industriali illuminati che desideravano creare una soluzione abitativa per i propri lavoratori. Nel 1929 Cristoforo Benigno Crespi dovette vendere la fabbrica, che però rimase in funzione fino al 2003. Oltre alle case degli operai, vennero costruiti anche una Chiesa, un cimitero, scuole, un ospedale e luoghi per il tempo libero, quali il teatro e il campo sportivo. Diventato Patrimonio Unesco dal 1995, il Villaggio è oggi visitabile. Il paese è ancora abitato meglio, quindi, avvalersi delle visite guidate che si tengono nei weekend, il modo migliore per conoscere il villaggio e la sua storia, esempio di un’idea di integrazione tra vita e di lavoro. La visita comprende anche l’antica centrale idroelettrica e il cotonificio Crespi.
- 6 Agosto, 2020
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano
Gite in Lombardia, il Villaggio operaio di Crespi d’Adda (BG)
