Nel centro d’Europa c’è un’antica via romana-longobarda lunga 510km chiamata “Via Francisca del Lucomagno” che collega Costanza a Pavia passando dalla Svizzera.
Il tratto italiano di 135km, interamente rimesso a nuovo per sicurezza di cammino, segnaletica e accessibilità motoria per tutti, parte da Lavena Ponte Tresa (Varese) e si collega a Pavia. Attraverso otto tappe di circa 16km ciascuna, si trovano oltre 40 accoglienti strutture ricettive rimodernate che offrono ai pellegrini-viandanti, comfort e servizi di qualità a prezzi calmierati e scontati. L’agevolazione si estende anche agli spostamenti ferroviari di viaggio necessari per raggiungere la Via Francisca del Lucomagno o per fare ritorno a casa.
Il cammino, che nel Medioevo portava fino a Roma attraverso il collegamento di Pavia con la Via Francigena, è di notevole interesse storico-artistico e a ogni passo svela al viandante un’interminabile sequenza di bellezze naturali e paesaggistiche che hanno reso le montagne e le valli lombarde tra le più famose e apprezzate al mondo. Lungo il tragitto, parchi archeologici e riserve naturali si alternano a laghi, fiumi, borghi, villaggi e luoghi di interesse religioso tra i quali, solo per citarne alcuni, il Sacro Monte di Varese, l’abbazia di Morimondo e la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove è custodita la tomba di Sant’Agostino.
In particolare, la Via Francisca del Lucomagno si può percorrere in ogni stagione dell’anno, a passo lento, in bicicletta o mountainbike, grazie al fatto che il Passo del Lucomagno in Svizzera (1915m/slm) è il più basso dell’area alpina e difficilmente presenta condizioni avverse ai camminatori.
Il progetto di valorizzazione di questo antico camminamento, che nel suo tratto italiano ha coinvolto oltre 50 tra istituzioni ed enti, tra i quali Regione Lombardia, Provincia di Varese, Trenord e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia, è nato con l’intento di mettere il patrimonio culturale della Via Francisca a servizio, non solo turistico, di tutti coloro che la vorranno percorrere. Il percorso vale anche come “credenziale del pellegrino”, il documento che accompagna il pellegrino lungo il cammino della Via Francisca. Serve a conoscere il percorso di chi arriva ai punti di accoglienza ed è fondamentale per poter accedere ad essi e ricevere servizi ad hoc. Tutte le strutture aderenti potranno apporvi un timbro e accompagnare così il viandante verso la meta.