Cari ragazze e ragazzi,
di ogni età,
di ogni paese e di ogni città della Lombardia,
la data del 14 settembre è arrivata, puntuale e tanto attesa, con la sua unica grande certezza: oggi ricomincia la scuola. Un “ricominciare” che per molti, negli anni, ha significato doversi confrontare soprattutto con le paure e i desideri di re-incontrare insegnanti, amici e compagni, con le curiosità e le novità dei passaggi di classe, con i cambiamenti di età e le preoccupazioni per le fatiche dello studio, con sfidanti successi e grandi timori spesso custoditi e ben celati nel profondo della coscienza individuale. Con le soddisfazioni e le voglie dell’estate alle spalle e di fronte agli occhi una consolidata routine di doveri, la lunga scalata verso la maturità, è comunque sempre ripartita per tutti.
La ripresa della scuola, in un modo o nell’altro, è stata una certezza e così continua ad essere anche oggi. Lo è perché la scuola non è un luogo fisico ove dover o meno presenziare giorno dopo giorno, ma è innanzitutto il cuore di un innegabile diritto, non dimenticatelo mai. La scuola, qualunque cosa accada e in qualunque forma si declini, è qualcosa di Vostro, è una strada diretta al Vostro futuro e, con tutte le difficoltà, preoccupazioni o gratificazioni che può comportare, c’è e ci dovrà essere. Per Voi e con Voi.
Questo 14 settembre, proprio per questo, vorrei farVi un augurio importante: che sia scuola anche quest’anno. Nel suo pieno senso e scopo, che sia la ripresa di un grande viaggio, ricco di soddisfazioni e di traguardi, di scienza e conoscenza, di felicità e di desiderio, che possa lanciarVi, ancora una volta, un passo avanti nella strada della crescita e della vita.
Se il valore, l’importanza e il senso dell’educazione non sono cambiati, questo 14 settembre, però, porta con sé nuove paure e preoccupazioni individuali e collettive, e vedrà la partenza di un modo completamente nuovo di vivere il contesto scolastico. Sappiamo tutti che la necessità di prevenire e contenere i possibili contagi chiederà un profondo cambiamento nel come stare nella scuola e con la scuola, con lo studio, i compagni, gli insegnanti, le famiglie e con tutti coloro che la compongono e la vivono. È uno sforzo che abbiamo dovuto e dovremo fare ancora a diversi livelli della società, ma è anche qualcosa che avrà senso e funzionerà solo se sarete Voi ad aiutarci a realizzarlo.
Durante l’estate le istituzioni nazionali e regionali, gli uffici scolastici, i comuni, i dirigenti, gli insegnanti, assieme a tantissimi altri soggetti diversi hanno lavorato perché tecnicamente fosse possibile ripartire, e quindi, oltre a una rinnovata fiducia, meritano oggi, tutti quanti, un sincero ringraziamento.
Ma a riempire di senso la vita della scuola, come sempre, siete Voi. Ora è il Vostro turno e ora abbiamo tutti bisogno più che mai del Vostro contributo. Sarà grazie alla capacità che dimostrerete di comprendere e di ripensare le norme e le distanze proposte, di reinventarVi nel ruolo di studenti, di co-costruire nuove relazioni umane e didattiche, che nascerà la scuola di domani. Questo non è, e non vuole essere, un richiamo alla responsabilità o a qualche autoritario senso del dovere, è semplicemente il seme di una consapevolezza; è qualcosa che spero possiate comprendere e coltivare per Voi stessi e per gli altri, è un appello perché ricordiate che ascoltare, contribuire e partecipare attivamente ogni giorno alle scelte che Vi toccano e che Vi riguardano è innanzitutto un Vostro diritto. Se questo si realizzerà (ed io lo credo fermamente), la scuola, anche questa volta, sarà una grande opportunità per far crescere, tutti Noi.
Buon inizio d’anno scolastico dal Garante dei Diritti dell’’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lombardia, ricordando che per ogni caso e per ogni questione che Vi tocca e tocca i diritti di qualunque persona minorenne, la mia porta è sempre aperta.
Riccardo Bettiga