a tutti noi il compito di continuare a testimoniare concretamente il suo insegnamento di amore e altruismo”
Milano, 15 settembre 2020 – “Ti chiamavano il prete degli ultimi perché agli ultimi hai dedicato la vita. Per vestirli, sfamarli, ascoltarli. Spesso rinunciavi al tuo stesso cibo per donarlo a loro. Non ci sono parole adeguate di fronte alla tragedia improvvisa di quella che resterà una morte senza giustificazione. Ti ringraziamo per ciò che sei riuscito a fare, e anche per tutto ciò che avresti voluto portare a termine, ma che ti è stato impedito. Grazie Don Roberto, so che continuerai a sorridere, sempre, anche da lassù. A noi, alle tante persone che ti hanno voluto bene e ti sono state vicine nella tua quotidianità e nella tua missione pastorale, il compito di continuare a testimoniare concretamente l’insegnamento di amore e altruismo che ci lasci in eredità”.
Lo sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi a nome anche dell’intera istituzione regionale, commentando così l’omicidio di don Roberto Malgesini questa mattina a Como, e invitando tutti in questo momento a dare spazio solo alla preghiera e al ricordo.
“Mai Don Roberto avrebbe voluto che la sua morte potesse essere occasione di strumentalizzazioni politiche su problemi che da tempo sono noti a tutti e rimasti tuttora irrisolti, riconducibili alla sfera dell’immigrazione, della psichiatria, della marginalizzazione, dell’accoglienza, della fragilità sociale e dei senzatetto, problemi che negli ultimi mesi hanno purtroppo sensibilmente interessato da vicino in modo significativo la comunità sociale comasca. Non è il momento delle polemiche, la morte di don Roberto può e deve essere occasione per ricercare con ancora maggiore impegno e tempestività risposte condivise e soluzioni praticabili”.