Gli Osservatori astronomici di Lombardia raccontano storie di cielo, stelle e infinito

In attesa dell’auspicato allentamento delle restrizioni da lockdown, altre idee si aggiungono in agenda come spunti per vivere un po’ di svago nel post-pandemia. Tra le esperienze culturali all’insegna della scienza e conoscenza in campo astronomico, la visita agli Osservatori e planetari di Lombardia è assolutamente consigliata. Dislocati nelle varie province del territorio regionale, con i loro potenti telescopi dischiudono le cupole e focalizzano l’attenzione dei visitatori verso gli scenari della volta celeste, circondata da fascino e mistero con i suoi pianeti, satelliti, stelle, costellazioni e galassie lontane.

La più antica istituzione scientifica, rinomata a livello nazionale e mondiale è l’Osservatorio astronomico di Brera – Milano (1762) che dispone di due sedi, Brera Milano e Merate (LC). Nella sede di Brera si trovano le cupole Zagar e Schiaparelli, utilizzate per conferenze, convegni e laboratori didattici; inoltre sono presenti un prezioso archivio storico e due grandi biblioteche con oltre 30mila libri. Il corridoio di accesso all’Osservatorio ospita il Museo Astronomico con l’esposizione permanente di antichi strumenti astronomici. La sede di Merate, attiva dal 1923 presso Villa San Rocco, ospita la maggior parte delle attività osservative e dispone di due cupole, una sala multimediale e una biblioteca con oltre 6000 libri. Anche il Civico Planetario Ulrico Hoepli Milano, dal 1930 svolge un’attività importante nel campo didattico e divulgativo dell’astronomia. Con la sua cupola di 19,6mt di diametro e una capienza di oltre 300 posti è il maggior Planetario italiano che riproduce gli aspetti del cielo stellato e i suoi movimenti, osservabili da qualunque zona della Terra, nel passato, nel presente e nel futuro. Nella provincia di Varese si trova l’Osservatorio Astronomico Giovanni Virginio Schiaparelli. La sede, rinomata a livello internazionale, è situata in località Campo dei Fiori (1230mt di altitudine) ed è dotato di tre cupole che ospitano telescopi da 60, 35 e 84cm di diametro. Avvicinare le persone alle scienze del cielo; comprendere e diffondere la conoscenza del cielo stellato e fare ricerca scientifica, sono i principali obiettivi che il Centro porta avanti nel settore della divulgazione scientifica rivolta ai ragazzi delle scuole del territorio. Punto nevralgico è la Cittadella di Scienze della Natura "Salvatore Furia" che per la sua valenza è stata riconosciuta come istituzione di prestigio con menzione speciale da parte della commissione ambientale del Consiglio d'Europa. A conferma dell’interesse generale che suscitano le scienze astronomiche, numerosi altri Centri di osservazione sono stati realizzati in particolare nelle province che per orografia territoriale presentano le migliori condizioni di osservazione stellare. Tra questi, solo per citarne alcuni, nella provincia di Bergamo, a Ganda di Aviatico, si trova l’Osservatorio Astronomico delle Prealpi Orobiche, dotato di un Telescopio da 500mm. Incontri scientifici e didattica nelle scuole del territorio fanno da corollario a osservazioni della volta stellare. Nella provincia di Brescia si trova l’Osservatorio Astronomico Civica Specola Cidnea. Situato sul bastione San Marco del Castello di Brescia, le proiezioni del planetario si svolgono sotto una cupola di 3mt dotata di telescopi da 20 e 28cm e di un rifrattore di 12cm adibito all’osservazione del Sole. Anche l’Osservatorio Astronomico Serafino Zani di Lumezzane (BS), installato sul Colle San Bernardo, svela i segreti della galassia e delle costellazioni con il supporto di un telescopio posizionato sotto la grande cupola di 6mt di diametro. Nella provincia di Sondrio, l’Osservatorio Astronomico Giuseppe Piazzi, situato nella frazione San Bernardo del Comune di Ponte in Valtellina, svolge l’attività scientifica e di ricerca sui corpi celesti di minori dimensioni, accompagnata da divulgazioni presso centri culturali e scuole del territorio. Comun denominatore dell’esperienza vissuta negli Osservatori di Lombardia è il ricordo indelebile del Cosmo, inteso nella sua vastità e di quanto bellissima ma fragile sia la nostra “piccola” Terra, magicamente sospesa nel blu profondo dello spazio infinito.