Ha un’apertura alare di circa un metro e settanta centimetri. I suoi avvistamenti sono meno di dieci volte all’anno. Quest’anno a ospitare lo spettacolo del volo dell’aquila anatraia maggiore è stato il cielo sopra Inarzo nel varesotto. Si è lasciata alle spalle il massiccio del Campo dei Fiori e ha raggiunto la palude Brabbia. Grande, possente, maestoso, il volatile è classificato da BirdLife International come specie minacciata a livello mondiale. Il rischio di estinzione sarebbe legato alle modificazioni ambientali dovute alla bonifica nelle aree di riproduzione e al disturbo antropico durante la nidificazione.
In Italia questi esemplari vengono avvistati dalle 4 alle 8 volte l’anno, concentrati soprattutto nelle aree pianeggianti di Lombardia e Piemonte, nel delta del Po, nelle zone umide dell’alto Adriatico e lungo le coste toscane e laziali. Nel varesotto raramente capita. Più spesso gli sguardi vengono attirati da velivoli e parapendii a motore che dissuadono i rapaci dal dispiegare le proprie ali in queste zone. Lei, una delle regine dell’aria, si è mostrata nel varesotto solo tre volte in 75 anni, la prima nel 1946, la seconda nel 2020, l’ultima nei giorni scorsi, il 9 febbraio.
L’aquila anatraia maggiore è un rapace originario dell'Est Europa e dell'Asia (nidifica infatti tra Estonia, Russia, India e Cina) e durante le migrazioni spinge i suoi voli in una vasta area che comprende l'Europa Centrale e orientale, il Nord Africa e il Medio Oriente. Il suo desiderio di libertà e il suo coraggio la spingono fino alI’Italia. Oggi è tornata a volare sopra i cieli lombardi inseguita da tre falchi di palude che si sono inutilmente lanciati in brevi picchiate verso il misterioso animale nel tentativo di allontanarlo. Ora non resta che aspettare il suo ritorno.
- 17 Febbraio, 2021
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano
L’aquila anatraia torna a volare sopra i cieli lombardi
