Cartoline dantesche/6: Dante, la vipera e il feroce Saladino

Sesta cartolina dantesca. Il mittente è Nino Visconti. Questo il messaggio: "la vipera che Melanesi accampa" (Pg, VIII 80)

E’ da sempre emblema della città di Milano, che oltre alla Madonnina vanta come suo simbolo l’effigie del biscione. L’animale riecheggia miti e leggende antichissime che legano serpenti, vipere e draghi al territorio lombardo, in un intreccio fittissimo di paganesimo e di richiami cristiani. Presente in ben tre manufatti custoditi nella basilica di Sant’Ambrogio – dove Dante nell’Epifania del 1311 assistette all’incoronazione di Enrico VII – il biscione è anche in epoca contemporanea abbinato ad importanti realtà imprenditoriali lombarde: dall’Alfa Romeo al gruppo Mediaset, da Banca Mediolanum a una mascotte scelta per l’Inter, alle soglie degli anni Trenta, dal disegnatore satirico del Guerin Sportivo, Carlin Bergoglio.
E l’importanza allegorica dell’animale non sfuggì nemmeno a Dante che lo cita – “la vipera che Melanesi accampa" (Pg VIII 80) – legando il simbolo araldico dei Visconti di Milano – una biscia che divora un saraceno – all’amministrazioni di funzioni giudiziarie. E da qui la Milano, capitale morale travolta negli Anni Novanta dalle inchieste giudiziarie di Mani Pulite, pare richiamare la dura condanna espressa da Marco Lombardo, l’iracondo del XVI canto del Purgatorio. Nelle parole del dannato, Dante sintetizza la sua esperienza lombarda, nei primi anni dell'esilio, come regione che esemplifica le disastrose conseguenze prodotte dalla confusione dei poteri temporale e spirituale e che portarono alla corruzione generale.
Ma accanto alla biscia e ai suoi rimandi ad animali fantastici, da sempre presenti nelle mitologie degli antichi, il simbolo visconteo allude anche alla ferocia, espressa dal saraceno che il biscione azzanna. Ma feroce è anche il Pupo Saladino della  Compagna marionettistica Carlo Colla e figli che, proprio in onore dell’anniversario dantesco, dedica due iniziative: “Il Dante delle marionette”, online su Vimeo e uno spettacolo dedicato alla maggiore opera del poeta fiorentino in programmazione dall’8 al 20 giugno.