L’aquila di Mandello del Lario ha compiuto cento anni

E’ l’anno dell’aquila. Ma il riferimento non è all’affascinante e temuto rapace quanto al logo della Guzzi, la casa motociclistica di Mandello Lario che il 15 marzo scorso ha compiuto 100 anni. Furono due aviatori commilitoni della Prima Guerra Mondiale, Giorgio Parodi e Carlo Guzzi, a concepire e poi a realizzare il sogno di produrre motociclette coinvolgendo l’armatore Emilio Parodi, padre di Giorgio. Fondata a Genova, l’azienda si insediò a Mandello sviluppandosi velocemente: nel 1925 raggiunse il record di 1200 motocicli realizzati in un anno grazie al lavoro di 300 lavoratori. Moto Guzzi era ormai diventata il primo produttore italiano.

Il raid fino a Capo Nord(1928), modelli come l’Airone, l’Alce, il Galletto (per citarne alcuni tra i più noti), la costruzione della galleria del vento, i 14 titoli mondiali sono soltanto alcune tappe di una storia diventata leggenda. Oggi non è da tutti essere “Guzzisti”. Chi lo è sa di far parte di un club esclusivo di autentici appassionati disposti a tutto pur di cavalcare le gloriose due ruote possibilmente rosse e contrassegnate dall’aquila ad ali spiegate. A proposito, perché questo simbolo? Giorgio e Carlo, i fondatori, furono profondamente colpiti dall’improvvisa scomparsa dell’amico Giovanni Ravelli, morto l’11 agosto 1919 durante un volo di collaudo. Così in sua memoria decisero di utilizzare per la neonata casa motociclistica il disegno di un’aquila ad ali spiegate, stemma degli Aviatori navali.

L’epopea della Guzzi (oggi Gruppo Piaggio) è raccontata nel Museo Moto Guzzi di Mandello del Lario, aperto al pubblico su prenotazione: tel 01119117739.