Presidente Federico Romani: “Investire nella salute degli over 65 significa investire su un’Europa che promuove l’inclusione e che guarda con fiducia al proprio futuro”
Milano, 24 ottobre 2025 – “Investire nella salute degli over 65 significa investire sulla coesione sociale, sulla stabilità economica dei sistemi sociosanitari e sulla qualità della vita di ogni cittadino europeo. Le politiche sanitarie europee rivolte agli anziani non riguardano solo una fascia d’età, riguardano l’idea stessa di Europa che vogliamo costruire: un’Europa che si prende cura dei più deboli, che promuove l’inclusione, che riconosce il valore dell’esperienza e della solidarietà tra generazioni. Perché una società che sa prendersi cura dei propri anziani è una società che guarda con fiducia al proprio futuro”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani aprendo questa mattina al Belvedere Berlusconi di Palazzo Lombardia il convegno “Servizi e nuove tecnologie in Europa per la salute della popolazione over 65”, organizzato dalla Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (Calre).
Nel corso della mattinata accademici, ricercatori di università di tutto il mondo e rappresentanti delle istituzioni regionali italiane ed europee si sono confrontati su un tema molto attuale per lo scenario sociologico in cui viviamo, caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione. L’Europa, non a caso conosciuta come il Vecchio Continente, è oggi anche il continente “più anziano” al mondo: entro il 2050, infatti, una persona su tre avrà più di 65 anni. Un trend in linea con la Lombardia dove da oggi al 2040 si prevede che gli ultra-ottantacinquenni passeranno dal 3,6% all’8%.
“L’approccio con cui abbiamo voluto parlare in questo incontro degli over 65 è un approccio innovativo – evidenza il Consigliere Carlo Borghetti (PD), Coordinatore Gruppo di lavoro CALRE “Disuguaglianze di Salute nei Sistemi Socio-Sanitari europei” e promotore dell’iniziativa-. L’aspettativa di vita si è allungata e questo ci chiama non solo a migliorare l’offerta di servizi in ambito sanitario per una popolazione sempre più numerosa, ma soprattutto ci pone davanti a nuove sfide e opportunità. La longevità in aumento richiede la diffusione di buone pratiche di salute e prevenzione e il necessario riconoscimento di una fascia di popolazione non più anziana nel senso comune del termine, ma con un preciso e rinnovato ruolo sociale e valoriale”.
La Commissione Europea ha messo al centro del Programma per la salute tre asset per rispondere ai bisogni degli over 65: prevenzione e promozione della salute; assistenza integrata e continuità delle cure; formazione, ricerca e innovazione: un sistema che ruota intorno al concetto di healthy ageing, cioè di invecchiamento attivo, attraverso un approccio integrato, basato sulla collaborazione tra sanità, enti locali e terzo settore.
La mattinata di lavori ha esplorato a 360 gradi le possibili soluzioni e le sfide che diventeranno a breve una priorità nella pianificazione delle politiche che le Regioni europee dovranno mettere in campo.
Insieme al Presidente Romani e al Consigliere Carlo Borghetti, ha introdotto i lavori Astrid Pérez Batista, Presidente del Parlamento delle Canarie e Presidente della Conferenza delle Assemblee Regionali Legislative dell’Unione Europea (CALRE). Sono intervenuti inoltre Sarah Bistocchi, Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Roberto Paccher, Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige e Marcella Zappaterra, Consigliere del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna.