A Palazzo Pirelli “I semi del rispetto in tour” per combattere la violenza

Presidente Federico Romani: "Un progetto di Unione Nazionale Vittime e ASPERA con Medea e Oltre per educare al rispetto attraverso lo sport"

Una società che vuole combattere la violenza di genere è una società che mette in moto un cambiamento culturale partendo da un pilastro fondamentale: l’educazione al rispetto. Da questa base inizia un percorso per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni di genere educando a relazioni sane.
Con l’avvicinarsi della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è partito questa mattina da Palazzo Pirelli il tour “I semi del rispetto”, promosso da Unione Nazionale Vittime con l’associazione ASPERA, in collaborazione con le Associazioni Medea e Oltre.
Il tour prevede svariate tappe in molti Comuni della Lombardia e d’Italia caratterizzate da eventi sportivi organizzati dalle associazioni che hanno aderito a questa iniziativa.

 “Uno dei semi che permettono di costruire una società davvero più inclusiva, che coltiva il rispetto come un valore, è lo sport che è scuola di vita, linguaggio universale, metafora di una comunità dove si educa al rispetto. Non può esserci parità senza rispetto e non può esserci rispetto senza la convinzione che le differenze, anche quelle di genere, non sono un limite, ma un’opportunità. Lo sport, come ci insegna questo progetto, può essere uno strumento di trasformazione culturale perché ha il potere di cambiare i cuori prima ancora delle leggi”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio Regionale Federico Romani che ha aperto in Sala Gonfalone l’evento, un prezioso momento di confronto alla presenza di istituzioni e associazioni impegnate nell’obiettivo di far fiorire una nuova cultura del rispetto.

L’appuntamento di questa mattina è stato il punto di partenza di un viaggio che coinvolgerà molti Comuni in Lombardia e non solo, fino ad arrivare il prossimo 18 aprile a Roma con una intera giornata in Piazza del Popolo dove verranno premiati i Comuni “ambassador del rispetto” e dove enti locali e associazioni sportive si interfacceranno con le istituzioni.

“E’ un progetto molto ambizioso – ha commentato la Presidente Unione Nazionale Vittime e ASPERA Paola Radaelli – nato in sinergia con le altre associazioni che hanno aderito. I nostri orizzonti si sono estesi da Roma per poi coinvolgere tutti Comuni che hanno voluto aderire e stanno ancora aderendo in Lombardia, ma anche in Liguria e in tante altre regioni di Italia. La sfida è quella di farlo diventare un messaggio che gira per tutta la nazione con l’obiettivo di educare i giovani al rispetto attraverso lo sport che non insegna solo a vincere, ma anche ad accettare le sconfitte”.

Hanno introdotto il convegno di questa mattina i Consiglieri Claudio Mangiarotti (FdI) e Chiara Valcepina (FdI) che hanno evidenziato “il ruolo delle istituzioni per fare crescere e diffondere la cultura del rispetto”; l’Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità Elena Lucchini che ha sottolineato come “il tema della prevenzione alla violenza sulle donne sia una delle priorità di Regione Lombardia” e il Garante per la Tutela dei Minori e delle Fragilità Riccardo Bettiga che ha precisato che “le denunce di violenza negli ultimi anni sono aumentate, dimostrando una maggiore consapevolezza su questo tema: pertanto lavorare d’anticipo sul cambiamento culturale, come si propone di fare questo progetto grazie allo sport, è fondamentale”.