Milano, 16 maggio 2025 – Il fenomeno del caporalato e la sua connessione con le agromafie sono stati al centro della seduta della Commissione Speciale Antimafia presieduta da Paola Pollini (M5Stelle), a cui hanno partecipato l’associazione “Terra!”, rappresentanti di sindacati agricoli e altre realtà del terzo settore impegnate nella tutela dei lavoratori.
Durante l’incontro è emerso come il caporalato rappresenti non solo una grave violazione dei diritti dei lavoratori, ma anche un fenomeno che alimenta l’economia sommersa e favorisce l’infiltrazione delle organizzazioni mafiose in diversi settori produttivi, a partire da quello agricolo.
Un tema al centro del confronto è stato quello delle cosiddette “cooperative senza terra”, realtà talvolta fittizie o opache che si presentano come fornitori di manodopera agricola, ma che di fatto, a volte, operano come veri e propri intermediari illeciti.
“Queste strutture, svincolate da qualsiasi attività agricola reale, rappresentano spesso il primo anello della catena dello sfruttamento e, in diversi casi, risultano connesse a reti criminali più ampie” hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni audite in Commissione.
Il fenomeno del caporalato è disciplinato dall’articolo 603bis del Codice Penale, che punisce chi recluta manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori, nonché chi impiega tali lavoratori sottoponendoli a condizioni di sfruttamento. Tra gli indicatori dello sfruttamento figurano:
- Retribuzioni manifestamente difformi dai contratti collettivi o sproporzionate;
- Orari di lavoro prolungati o violazioni delle norme su sicurezza e igiene;
- Condizioni degradanti;
- Violazioni sistematiche dei diritti dei lavoratori.
“La Commissione proseguirà il proprio lavoro di approfondimento – ha affermato la Presidente Pollini – con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di contrasto e prevenzione, tutelare i lavoratori e promuovere un modello produttivo fondato sulla legalità e sul rispetto dei diritti”.