Commissione Autonomia: un riconoscimento istituzionale per le aree omogenee

L'obiettivo del Presidente Giovanni Malanchini dopo l’audizione con i vertici di ANCI Lombardia e dell’Area Omogenea del Cremasco

E’ stato un momento di confronto particolarmente interessante che ha portato all’attenzione una esperienza territoriale estremamente positiva. Come Presidente della Commissione mi impegno formalmente a valutare concretamente la possibilità di mettere in campo azioni dirette del Consiglio regionale lombardo in ambito legislativo, che possano conferire un riconoscimento istituzionale a questa esperienza e ad altre analoghe e di aggregazione spontanea di Comuni esistenti, e che mi auguro prossimamente possano nascere numerose anche nelle zone di pianura”.

Lo ha sottolineato il Presidente della Commissione speciale “Autonomia e riordino delle autonomie locali” Giovanni Malanchini al termine dell’audizione con il Presidente dell’Area Omogenea del Cremasco Gianni Rossoni e il Presidente di ANCI Lombardia Mauro Guerra, ai quali il Presidente Malanchini ha rivolto un sentito ringraziamento.

All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori: erano presenti l’Amministratore Delegato di Consorzio.it Bruno Garatti, una rappresentanza della Giunta dell’Area Omogenea (il Sindaco di Pandino, il Sindaco di Casaletto di Sopra e il Sindaco di Casale Cremasco Vidolasco). Nel corso dei lavori sono intervenuti i Consiglieri regionali Riccardo Vitari (lega), Matteo Piloni (PD) e Marco Bestetti (FdI)

L’Area omogenea cremasca e il suo braccio operativo Consorzio.it rappresentano l’esempio che Anci Lombardia ha proposto a livello regionale per l’avvio di un modello di riordino territoriale che favorisca la gestione associata dei servizi.
Il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra ha proposto alla Regione l’avvio di una sperimentazione finalizzata a definire un modello innovativo che favorisca la gestione associata dei servizi, in considerazione della difficoltà ormai cronica dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli, a trovare nuovo personale qualificato per far fronte alla fornitura dei servizi al cittadino e a restare al passo con le innovazioni in corso.

L’iniziativa prende spunto dall’esperienza maturata nel Cremasco, dove l’Area omogenea, insieme a Consorzio.it, si è distinta come esempio virtuoso di governance sovralocale, capace di aggregare i Comuni per rispondere in modo più efficace e coordinato alle esigenze dei cittadini. Obiettivo della sperimentazione è consolidare un sistema di governo intercomunale che possa diventare un modello replicabile anche in altri territori lombardi, attraverso la proposta di un’iniziativa legislativa da sottoporre al Consiglio regionale.
Una proposta che va anche nella direzione di consolidare l’Area omogenea come una vera e propria Comunità di Pianura e di riconoscere Consorzio.it come centro di competenza.

L’Area omogenea cremasca rappresenta infatti un caso unico nel panorama lombardo. Nata con l’intento di rafforzare la collaborazione tra i Comuni del territorio, ha sviluppato una modalità di lavoro che va oltre il coordinamento politico e la semplice gestione condivisa di singole funzioni, puntando a una visione integrata e strategica.
A supporto di questo sistema c’è Consorzio.it, la società in house partecipata dai Comuni cremaschi, che cura la gestione associata dei servizi, promuove soluzioni avanzate per la transizione digitale e energetica, offre assistenza nella partecipazione a bandi, nella gestione di appalti complessi e nell’implementazione di progetti territoriali.

Dell’Area omogenea cremasca fanno parte 48 Comuni distribuiti su una superficie di 573 chilometri quadrati per un numero complessivo di oltre 164mila abitanti: Consorzio.it vanta attualmente un patrimonio stimato in 30 milioni di euro.

Considerando l’importanza dell’Area omogenea cremasca – ha affermato il Presidente Guerrache si presenta quale buona pratica di governance sovralocale, con l’iniziativa che abbiamo promosso intendiamo mettere a disposizione del territorio alcuni strumenti concreti per affrontare le sfide attuali, favorendo processi aggregativi che vadano oltre la gestione di singole funzioni e che siano in grado di garantire un confronto strutturato con i livelli istituzionali superiori.
Soddisfatto anche Gianni Rossoni: “Accogliamo con favore l’impegno di Anci Lombardia e l’interesse della Regione verso questa sperimentazione. L’iniziativa è un’opportunità per valorizzare il lavoro svolto finora e tendere al riconoscimento dell’Area omogenea come una vera e propria Comunità di Pianura e di Consorzio.it come ‘centro di competenza: auspico che il Consiglio regionale riesca davvero a mettere in campo un’azione legislativa concreta in questa direzione”.