È stato avviato oggi in Commissione Cultura, presieduta da Anna Dotti (FdI), l’esame del progetto di legge sul “Patentino digitale” per sostenere e promuovere percorsi formativi rivolti agli adolescenti che si affacciano al mondo del web e dei social per un utilizzo corretto degli strumenti digitali.
Il documento, illustrato da Giuseppe Licata (Forza Italia) e sottoscritto da tutti i componenti del Gruppo di Forza Italia, ha l’obiettivo di far acquisire ai giovani maggiore e migliore consapevolezza delle opportunità e dei rischi connessi alla rete internet, all’utilizzo dei social e, in generale, all’utilizzo degli strumenti digitali, contrastando fenomeni di cyberbullismo, dipendenza digitale, diffusione delle fake news e incentivando un utilizzo sano di questi strumenti.
“Le nuove tecnologie digitali stanno ridisegnando profondamente le vite delle generazioni dei cosiddetti ‘nativi digitali’ e se da un lato questi strumenti aprono nuovi orizzonti di conoscenza, dall’altro è compito delle istituzioni intervenire a livello legislativo per tutelare il più possibile i minori dai rischi e dalle insidie e contribuire a garantire un utilizzo sicuro e realmente orientato alla crescita dei nostri ragazzi” ha sottolineato Giuseppe Licata.
Il progetto si rivolge ai ragazzi tra gli 11 e i 19 anni, rientranti a pieno titolo tra le generazioni dei “nativi digitali” per le quali l’utilizzo di internet e dei social media è diventato parte della vita quotidiana. L’indagine ISTAT dell’anno 2023 “Nuove generazioni sempre più digitali e multiculturali” evidenzia che quasi l’85% dei ragazzi tra 11 e 19 anni dispone di un profilo su un social network.
Per queste generazioni anche le relazioni con gli amici passano attraverso internet: l’8,4% dei giovanissimi dice di essere continuamente online o al telefono con gli amici (chat, chiamate, videochiamate, ecc.) e il 40,3% dichiara di essere online o al telefono con amici più volte al giorno.
La formazione avverrà attraverso una piattaforma di e-learning a disposizione delle scuole per consentire, in modo omogeneo e diffuso, percorsi educativi di cittadinanza digitale per gli studenti durante le ore di educazione civica, di aggiornamento del personale docente e dei contenuti didattici.
Al termine del percorso formativo, che affronta alcune tematiche obbligatorie quali la dipendenza digitale, la tutela della reputazione personale online, il cyberbullismo, i meccanismi di funzionamento delle piattaforme algoritmiche, la verifica dell’attendibilità delle fonti e il riconoscimento di notizie false, verrà rilasciato un Patentino digitale a conferma del raggiungimento di un’adeguata consapevolezza, conoscenza e senso critico acquisiti in ordine alle opportunità e ai rischi connessi all’utilizzo degli strumenti di comunicazione e socializzazione digitale, con particolare riferimento ai fenomeni del cyberbullismo, della dipendenza digitale e delle fake news.
I vantaggi che si intendono perseguire con il progetto di legge regionale sono: favorire la sistematicità nella diffusione dei percorsi formativi in ambito scolastico, con l’obiettivo di raggiungere prioritariamente “tutte” le scuole secondarie di primo grado; promuovere standard formativi regionali condivisi; favorire un coordinamento interistituzionale (Regione – Corecom – Ufficio scolastico regionale); sostenere il potenziamento di quanto già in essere attraverso una innovazione metodologica e l’introduzione di moduli aggiuntivi dedicati a tematiche emergenti, come l’intelligenza artificiale; assicurare risorse economiche regionali dedicate.
Il progetto di legge, che prevede uno stanziamento iniziale di 260 mila euro, si incardina nella la legge regionale “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno delle baby gang, del bullismo e del cyberbullismo” che aveva introdotto nuove norme in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno.
“L’intento è quello di ampliare la platea degli ragazzi destinatari del progetto, con particolare attenzione a quella fascia di età che risulta maggiormente vulnerabile e individuata negli studenti delle scuole medie” ha concluso Giuseppe Licata.
In Commissione Cultura si apre ore la fase del confronto con tutti i portatori di interesse con l’obiettivo di arrivare all’approvazione di un testo di legge ampiamente condiviso.