Consiglio regionale approva la legge di revisione ordinamentale

La relatrice Alessandra Cappellari (Lega): “Un provvedimento di forte valenza politica e sociale che disegna la Lombardia del futuro”

L’Aula del Consiglio regionale ha approvato con 44 voti favorevoli e 24 contrari la seconda legge di revisione normativa ordinamentale del 2024.

Composto da 41 articoli, il provvedimento prevede modifiche a 33 leggi regionali nei settori più disparati, dall’agricoltura, al commercio, dalla gestione del territorio all’ambiente.

“La seconda legge di revisione normativa ordinamentale del 2024 – ha dichiarato la relatrice Alessandra Cappellari (Lega) – è un provvedimento che introduce modifiche puntuali e strategiche al nostro ordinamento regionale. Un testo che, seppur estremamente tecnico nella forma, ha una forte valenza politica e sociale.  Non si tratta di semplici modifiche tecniche, ma di scelte concrete che impattano sulla vita quotidiana dei lombardi. Rappresenta la nostra visione di una Lombardia più moderna, attenta ai bisogni dei cittadini e capace di rispondere alle sfide del nostro tempo. Ogni articolo di questa legge è pensato per una Lombardia più efficiente ma anche più giusta e solidale, una regione che sappia coniugare innovazione e tradizione, sviluppo e sostenibilità, efficienza e attenzione ai più deboli.”

Prima dell’illustrazione del progetto di legge, l’Assemblea ha respinto a scrutinio segreto (24 a favore, 42 contrari, 1 astenuto) la questione pregiudiziale presentata dalla Consigliera Paola Pollini (M5S) relativamente all’art.25 che riguarda la semplificazione delle procedure autorizzative ambientali per gli impianti di produzione di biogas di portata fino a 500 tonnellate/giorno.

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Michela Palestra (Patto Civico), Paola Pollini (Movimento5Stelle), Simone Negri, Luigi Ponti, Roberta Vallacchi, Angelo Orsenigo, Davide Casati, e Marco Carra (PD), Massimo Vizzardi (Azione – Italia Viva). Complessivamente sono stati presentati 42 emendamenti e 6 ordini del giorno di cui 9 della maggioranza e 39 delle minoranze. Di questi 12 (9 della maggioranza e 3 della minoranza) sono stati approvati.
In particolare è stato approvato un ordine del giorno a prima firma Alessandro Corbetta (Lega) che introduce la possibilità per i privati di cofinanziare progetti di rinaturalizzazione, sostenibilità, tutela e educazione ambientale nell’ambito dei parchi regionali. Le imprese che risponderanno positivamente alle call promosse dagli enti di gestione potranno certificarsi come aziende green.
Un emendamento approvato dalla maggioranza è stato proposto da Giacomo Zamperini (FdI). L’emendamento, riformulato nel corso del dibattito, inasprisce le sanzioni per il bracconaggio e attribuisce agli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e ai Comprensori Alpini di Caccia (CAC) la facoltà di sospendere i cacciatori inadempienti dall’esercizio dell’attività sportiva per determinati periodi. “Anche nella nuova formulazione – ha precisato Zamperini – il principio dell’autodisciplina dei cacciatori resta salvo. Noi saremo sempre dalla parte di chi rispetta le regole e di chi le fa rispettare.

In dissenso dal proprio gruppo, Giovanni Malanchini (Lega) ha dichiarato invece di non condividere la modifica introdotta dall’art 25 della legge ordinamentale in relazione alle nuove norme autorizzative per gli impianti di biogas in quanto escluderebbe dal processo decisionale gli enti locali. Sullo stesso argomento la relatrice Alessandra Cappellari ha presentato un emendamento votato d’aula che reintroduce il limite di 150 tonnellate/giorno sotto al quale non è necessaria la Valutazione Impatto Ambientale (VIA). Restano esclusi dall’obbligo della VIA gli impianti in cui venga utilizzato almeno il almeno il 70% di reflui animali per la produzione di biogas con capacità fino a 500 tonnellate/giorno.

In conclusione del dibattito l’Assessore all’Ambiente Giorgio Maione ha replicato alle perplessità espresse da numerosi Consiglieri in merito alla modifica regolamentale introdotta sugli impianti di produzione di biogas. ”Ricordo – ha precisato Maione – che nella vicina Emilia Romagna non è mai prevista la VIA a prescindere dalla capacità dell’impianto. Esistono poi numerose eccezioni e deroghe che riducono di fatto la capacità produttiva media di questi impianti. Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio concordo comunque con la formulazione proposta dalla relatrice Cappellari nel suo emendamento.”

 

SCHEDA

  • Semplificate le autorizzazioni agli impianti di produzione di biogas

In materia ambientale, con l’articolo 25 di modifica la legge regionale 5/2010 per semplificare le procedure di VIA relative agli impianti di trattamento biologico e chimico-fisico dei reflui animali, portando la soglia di assoggettabilità da 150 a 500 tonnellate/giorno. La modifica favorirà lo sviluppo di impianti cruciali per la produzione di biometano e per l’economia circolare, senza compromettere le necessarie tutele ambientali.

  • Affitti brevi

Con le modifiche agli articoli 37, 38, 39, 40 e 42 della legge regionale 27/2015 si interviene sul settore turistico, adeguando la disciplina delle locazioni turistiche alle recenti normative nazionali e introducendo l’obbligo della comunicazione di inizio attività (CIA) per le locazioni brevi non imprenditoriali. Una misura che garantirà maggiore trasparenza e controllo in questo settore in forte espansione.

  • Foreste

Particolare attenzione è stata dedicata al settore agricolo-forestale: con l’articolo 4 si modifica l’articolo 43 della legge regionale 31/2008, ampliando le possibilità di utilizzo delle risorse derivanti dalle trasformazioni del bosco per interventi di ricostituzione forestale, particolarmente necessari nelle aree colpite da eventi estremi. Le modifiche introdotte in ambito agricolo-forestale aiuteranno il settore ad affrontare meglio le sfide dei cambiamenti climatici, tutelando quel patrimonio di biodiversità e tradizioni che rende unica la Lombardia, anche tramite un maggior supporto settore agricolo urbano.

  • Gestione parchi con particolare riferimento al Parco Sud Milano

Tre articoli riguardano gli interventi a miglioramento della gestione dei parchi: uno è inerente il potenziamento del controllo ambientale del servizio ecologico volontario, un secondo si riferisce all’implementazione di progetti più coerenti ed efficaci, mentre il terzo, che concerne specificatamente il Parco Agricolo Sud Milano, prevede la possibilità di avere sedi operative multiple, di ampliare i partecipanti alla comunità del parco, incrementando di conseguenza anche le quote di contribuzione.

  • Caccia

Gli articoli 8 e 9 riguardano la caccia e sono volti a dare maggiore flessibilità e migliore gestione all’attività venatoria, anche relativa all’attuazione dei piani di controllo: attraverso l’estensione della pre-apertura della caccia a più specie, nuove regole per l’addestramento dei cani, revisione periodica istituti, ri-ammissione cacciatori non residenti, caccia alla volpe nelle ZRA (Zone di Rifugio e Ambientamento) e previsione di nuove sanzioni amministrative per contrastare il bracconaggio e le azioni fraudolente. Con un emendamento proposto da Maira Cacucci (FdI) è stata innalzata la soglia dei rimborsi per le associazioni che provvedono al recupero delle carcasse degli ungulati tenendo conto dell’aumento del numero di servizi richiesti e dei costi degli stessi.

  • Protezione Civile

Sul fronte della protezione civile, l’articolo 26 introduce importanti novità per i Comitati di Coordinamento del Volontariato, consentendo loro di avvalersi di associazioni esistenti per le attività operative, con evidenti vantaggi in termini di efficienza e razionalizzazione delle risorse.

  • Concorso scolastico “Alpini”

Su grande richiesta degli istituti scolastici del territorio, sono stati inseriti tra i beneficiari del concorso consiliare sulla riconoscenza ed il sacrificio degli Alpini anche gli alunni delle scuole primarie (ora il concorso è riservato solo a studenti universitari o alunni di scuole secondarie di primo e secondo grado), con una gita scolastica di un giorno nei luoghi più significativi del Corpo degli Alpini quale premio per i vincitori.

  • Animali di affezione

Una modifica particolarmente significativa riguarda, all’articolo 31, l’inserimento nella legge 12/2005 che stabilisce le linee guida per la stesura dei piani di governo del territorio di disposizioni specifiche per regolamentare l’insediamento di strutture destinate al ricovero di animali d’affezione, colmando un vuoto normativo e fornendo finalmente un quadro chiaro per queste importanti attività. Inoltre all’art. 19 si potenziano gli strumenti di controllo del randagismo al fine di tutelare il benessere degli animali impiegati nella pet therapy. Con queste modifiche la Lombardia si conferma regione all’avanguardia nel riconoscere il valore sociale e affettivo degli animali nelle nostre comunità

  • Commercio

Non meno rilevante è l’intervento sulla normativa del commercio: con l’articolo 30 si introduce l’obbligo di destinazione espressa a medie strutture di vendita nei PGT dei Comuni, superando le attuali incertezze interpretative e garantendo maggiore chiarezza per gli operatori, mentre con l’art. 15 si incentiva l’istituzione e l’ampliamento di mercati all’ingrosso, tramite una razionalizzazione del sistema contributivo regionale.

  • Sicurezza

Sul fronte della sicurezza e del presidio del territorio, si introducono importanti novità per gli agenti di polizia locale, equiparandone il trattamento a quello delle altre forze dell’ordine in ambito di agevolazioni nell’assegnazione di servizi abitativi ed alloggi pubblici.

  • Navigazione

Le modifiche previste dall’art. 32, invece, vanno ad aggiornare, dopo quasi 30 anni, la normativa regionale relativa alla navigazione e alla circolazione nautica nelle acque interne, rivedendo le modalità d’esercizio di attività sportive, ludiche e di intrattenimento ai fini della sicurezza, andando altresì a regolamentare nuove attività ludico-sportive che hanno preso piede negli ultimi anni, quali il kite surf.

  • Somministrazione di alcoolici e requisiti linguistici dei gestori

Con gli articoli 12 e 13 del provvedimento, vengono innalzati i requisiti linguistici necessari per le attività commerciali di somministrazioni di cibo e bevande, adeguando anche i dispositivi regionali al Codice Penale per quanto concerne la vendita di alcolici, tramite distributori automatici, a minori o infermi di mente.

  • Cave e discariche

Nel testo si stabiliscono nuove direttive per le discariche situate a meno di 10 km dai confini regionali e un miglior controllo delle funzioni trasferite dalla regione alle province lombarde in materia di rifiuti. All’art. 20  invece, si individuano per rafforzare la vigilanza sull’attività estrattiva con l’indicazione di nuove fattispecie illecite e un inasprimento delle sanzioni amministrative per gli abusi accertati.