“Gli uomini che prestano servizio nelle nostre Forze Armate non sono portatori e artefici di guerre ma operatori di pace: e per la pace e la nostra incolumità molti di loro hanno perso e perdono la vita anche oggi, sacrificando i loro affetti più cari. Sono i nostri uomini e le nostre donne in divisa che, con coraggio e abnegazione, proteggono le nostre vite e i nostri ideali. A loro, oggi e sempre, va la nostra gratitudine più profonda, il nostro impegno a fare della nostra quotidianità un atto di rispetto e riconoscenza per chi ci difende”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani questa mattina aprendo i lavori della seduta odierna del parlamento regionale lombardo, invitando tutti i presenti, in occasione della ricorrenza del 4 novembre, a rivolgere un pensiero alle donne e agli uomini delle Forze Armate che “ogni giorno lavorano per garantire a tutti noi la possibilità di vivere in un Paese unito, libero, sicuro e democratico”.
“Nella drammatica esperienza della Prima Guerra Mondiale, l’Italia -ha aggiunto Federico Romani– si dimostrò per la prima volta Nazione. Oggi, a distanza di oltre un secolo da quegli eventi, in un momento caratterizzato da una grande instabilità internazionale, dobbiamo riscoprire quel senso di comunità che interpretano gli 11mila i militari italiani attualmente impegnati in 42 missioni di pace in scenari internazionali di crisi. Donne e uomini che ogni giorno lavorano lontano da casa e dalle loro famiglie, a rischio della loro vita. Il loro esempio -ha concluso il Presidente del Consiglio regionale- ha la capacità di rafforzare la coesione nazionale, attraverso la condivisione di un patrimonio di valori comuni”.