Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta del 2 dicembre

Fondi dei lavoratori frontalieri, episodi di violenza nella case ALER, crisi della Iveco Group e tutela dei minori ucraini i temi affrontati

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni: di seguito la sintesi.

Fondi lavoratori frontalieri
Le risorse generate dai lavoratori frontalieri siano destinate in modo coerente e stabile ai territori di confine, a favore di progetti di sviluppo economico e sociale delle aree di confine, in un quadro di piena collaborazione tra Regione Lombardia, Governo e Comuni interessati.
E’ stata approvata, con voto segreto, la mozione presentata da Silvana Snider (Lega) e condivisa anche dal Presidente della Commissione Territori montani Giacomo Zamperini (FdI), che chiede l’impegno della Giunta a confrontarsi con il Governo nell’ambito dell’attuazione dell’Accordo tra Italia e Confederazione Svizzera del 23 dicembre 2020, ratificato il 13 giugno 2023.
La mozione chiede in sostanza di garantire, in attuazione dell’art. 9 della Legge n°83/2023, un contributo statale annuo pari a 89 milioni di euro per i Comuni italiani di frontiera; di destinare le maggiori risorse derivanti dai ristorni all’incremento del Fondo, istituito dalla legge n°83/2023 e finalizzato al finanziamento di progetti di sviluppo economico e sociale dei Comuni di frontiera, al potenziamento delle infrastrutture locali e al sostegno delle remunerazioni nette dei lavoratori residenti nei territori di confine.
Il documento chiede inoltre di promuovere, nell’ambito dell’incontro tra Regione Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano e Comuni interessati, la definizione dei criteri di distribuzione delle risorse del Fondo per garantire equità e certezza nell’assegnazione dei fondi.
Regione Lombardia – sottolinea Silvana Sniderè sempre stata attenta alle politiche di frontiera e ai rapporti con la Svizzera. Con questo documento vogliamo garantire che le risorse derivanti dai lavoratori frontalieri siano effettivamente destinate a sostenere i servizi, le infrastrutture e le comunità locali, rafforzando la coesione sociale e l’economia dei Comuni di confine. Un segnale concreto di attenzione verso chi ogni giorno contribuisce allo sviluppo del nostro territorio, mettendo al centro cittadini e lavoratori, e dimostra la responsabilità della Regione nel valorizzare risorse fondamentali per il futuro dei nostri comuni e delle terre di confine”.
La Lombardia – ha aggiunto Giacomo Zamperinicontinua a essere protagonista nella gestione dei rapporti transfrontalieri, coordinando il lavoro con Governo e Comuni e chiedendo strumenti concreti. Vogliamo uno sviluppo equilibrato e sostenibile, che sostenga i lavoratori e rafforzi le nostre comunità. La mozione rappresenta un passo fondamentale per valorizzare le risorse disponibili e sostenere progetti infrastrutturali strategici”.
Il Consigliere Emanuele Monti (Lega) ha dichiarato il voto favorevole perché “l’imperativo è mettere al centro il territorio” e per Giuseppe Licata (Forza Italia) “l’attenzione deve essere massima su un tema che richiede di essere affrontato facendo fronte comune”. Per Samuele Astuti (PD): “Far confluire i fondi all’interno del fondo dimostra scarsa fiducia nei Sindaci dei nostri territori. I Comuni di frontiera hanno diversi problemi da gestire e vengono saccheggiati delle risorse”.
Durante il dibattito sono intervenuti anche Angelo Orsenigo (PD) e Paola Pollini (M5Stelle).

Azioni a sostegno dell’infanzia ucraina e condanna delle violenze sui minori perpetrate nei territori ucraini occupati dalla Federazione Russa
Aderire nelle forme più opportune alle campagne internazionali a tutela dei diritti dei minori ucraini, come la campagna “Bring Kids Back UA” promossa dal Governo ucraino e dall’UNICEF, e attivare programmi di assistenza psicologica per i bambini che hanno subito traumi a causa della guerra. È questa la richiesta contenuta nella mozione illustrata da Lisa Noja (Italia Viva) e approvata all’unanimità dall’Aula.
Secondo “Bring Kids Back UA” sono più di 19mila i bambini portati in maniera forzata dall’Ucraina alla Russia.
Regione Lombardia ha il dovere di schierarsi sempre in difesa dei diritti dei più vulnerabili, condannando ogni forma di violenza e abuso, specialmente sui minori e di esprimere la più ferma condanna per le gravi e sistematiche violazioni dei diritti dell’infanzia in Ucraina, in particolare nei territori occupati” ha dichiarato Lisa Noja.
Nel documento si impegna il Consiglio regionale ad esprimere la più ferma condanna delle violazioni dei diritti dell’infanzia in Ucraina, in particolare nei territori occupati. Si chiede inoltre alla Giunta di attivare canali di collaborazione con le organizzazioni internazionali e con le città ucraine per offrire supporto psicologico e assistenza ai minori che sono riusciti a tornare dai territori occupati, di promuovere iniziative pubbliche e di sensibilizzazione per mantenere alta l’attenzione sul dramma dei bambini ucraini, coinvolgendo le associazioni e la società civile e di chiedere al Governo italiano e alle istituzioni europee di continuare a perseguire ogni strada possibile per un intervento urgente e deciso per il rilascio immediato di tutti i bambini ucraini deportati o detenuti, in conformità con il diritto internazionale.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i Consiglieri Pierfrancesco Majorino (PD), Paola Pizzighini (M5Stelle), Luca Paladini (Patto Civico), Alberto Mazzoleni (FdI), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Massimo Vizzardi (Misto), Giulio Gallera (Forza Italia), Manfredi Palmeri (Lombardia Migliore), Michela Palestra (Patto Civico) e il Sottosegretario alle Relazioni internazionali ed europee Raffaele Cattaneo.

Gravissimo episodio di violenza in uno stabile di proprietà di ALER Pavia
E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Carmela Rozza (PD) che chiede alla Regione l’impegno a continuare a operare con la massima urgenza presso tutte le istituzioni competenti per mettere fine a episodi di violenza e abusivismo all’interno di alloggi Aler, simili a quello verificatosi a Pavia. Il documento, condiviso con la maggioranza, trae spunto dal caso di una signora residente in una casa di proprietà di Aler Pavia che da anni subisce violenze dal vicino di casa, che occupa abusivamente nel caseggiato.
La mozione chiede dunque alla Giunta non solo “di continuare a operare con la massima urgenza presso tutte le Istituzioni competenti per mettere fine a casi simili” ma anche “di provvedere allo sgombero del soggetto violento che rappresenta pericolo per tutto il caseggiato”.
Nel caso specifico di Pavia – ha spiegato Rozza – il vicino di casa è violento e occupa la casa popolare senza avene titoli. Scegliere la strada che indica Aler, ossia di far cambiare alloggio alla signora, non risolve il problema. Chiediamo perciò alla Giunta di provvedere allo sgombero del soggetto violento che rappresenta un pericolo per tutto il caseggiato”.
Condanniamo la violenza commessa nel caso concreto ma credo non si debba fermarsi qui – ha detto Claudio Mangiarotti (FDI)-. Per questo abbiamo sostenuto la mozione: riteniamo necessario un tavolo tra Regione, Aler, Prefetture e Questure per prevenire casi come questo, impedendo anche l’appropriazione indebita di alloggi che spettano alle persone che sono in difficoltà”.
Per Nicola Di Marco (M5Stelle) “si afferma il principio che non c’è spazio per i violenti all’interno delle case popolari, un principio di legalità e di buon senso. Servono azioni mirate e risposte concrete e l’occasione giusta potrebbe essere offerta dal prossimo bilancio regionale, attraverso la previsione di proposte per incidere su casi di occupazione abusiva”.
Vanno tutelate le vittime di violenza – ha proseguito Silvia Scurati (Lega) – e allo stesso tempo salvaguardato il patrimonio dell’Aler. Partiamo dal caso specifico della signora di Pavia, ma vogliamo ampliare la riflessione e interessarci a tutte quelle famiglie che si sentono abbandonate. E’ giusto che la Giunta monitori la situazione”.
Per Claudia Carzeri (Forza Italia) “bisogna combattere la violenza ma anche l’abusivismo. Dobbiamo proteggere i nostri cittadini e il mondo Aler. La mozione è un passo avanti verso la legalità” e per Michela Palestra (Patto Civico) “con questa mozione si mette al centro la dignità delle persone”.
Sulla illegalità bisogna essere intransigenti – ha concluso Pierfrancesco Majorino (PD) – e la Regione ha il dovere di entrare nel merito di situazioni dove ci sono palesi irregolarità. Le vittime non possono essere abbandonate”.
Durante il dibattito è intervenuto anche l’Assessore alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco.


Tutela occupazionale e industriale in relazione alla cessione di Iveco Group e salvaguardia delle filiere produttive lombarde del settore automotive
È stata rinviata in Commissione Attività produttive la mozione presentata da Paola Pizzighini (Movimento 5 Stelle) che chiedeva alla Giunta di monitorare con attenzione l’evoluzione del Piano Industriale di Iveco Group, anche attraverso il confronto costante con il Governo, le parti sociali, gli enti locali, per garantire la salvaguardia dei siti produttivi lombardi e dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto.
Iveco – ha spiegato Paola Pizzighinirappresenta un asse portante della meccanica lombarda con due siti produttivi, a Suzzara e Brescia, che impiegano circa quattro mila dipendenti. Servono politiche pubbliche, investimenti, formazione e dialogo costante tra Governo, impresa e parti sociali per tutelare un segmento strategico della nostra produzione che ricadute importanti sulle filiere produttive lombarde dell’automotive”.