Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta del 21 ottobre

Installazione erogatori acqua potabile, tutela dell'agricoltura italiana e valorizzazione del "made in italy" tra i temi trattati

Nel corso della seduta pomeridiana di Consiglio regionale, sono state discusse alcune mozioni: di seguito la sintesi

Installazione di erogatori di acqua potabile per una riduzione significativa dell’utilizzo di plastica monouso presso Palazzo Pirelli e le scuole lombarde
Approvata a maggioranza dall’Aula del Consiglio Regionale la mozione presentata da Martina Sassoli (Lombardia Migliore) con cui si chiede all’Ufficio di Presidenza l’installazione di un erogatore di acqua potabile all’ingresso dell’Assemblea lombarda a disposizione di Consiglieri, collaboratori e personale e su ciascun piano di Palazzo Pirelli. Prevista anche la distribuzione di borracce con il logo di Regione Lombardia come azione concreta e simbolica per favorire comportamenti virtuosi in grado di ridurre l’uso di bottigliette di plastica.
Nella mozione si sottolinea come il consumo diffuso di bottigliette di plastica negli ambienti produrrebbe un impatto ambientale significativo sia in termini di rifiuti da smaltire sia in termini di emissioni di CO2 derivanti dalla loro produzione, dal trasporto e dal successivo smaltimento. Secondo dati ISPRA e ARPA, ogni anno in Italia vengono immesse sul mercato miliardi di bottiglie in plastica, la cui raccolta e riciclo non riesce a coprire l’intero volume immesso, generando quindi un accumulo di rifiuti che impatta gravemente sugli ecosistemi.
L’obiettivo di entrambe queste iniziative – sottolinea Martina Sassoli – è ridurre l’uso della plastica monouso, promuovere una gestione più sostenibile dei consumi e incoraggiare pratiche ambientali virtuose tra consiglieri e personale del Consiglio regionale. Le istituzioni pubbliche hanno un ruolo centrale nel dare il buon esempio in materia di sostenibilità, riduzione dei rifiuti e tutela dell’ambiente, assumendo comportamenti coerenti con le normative e con le campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini”.
Nel testo è stata stralciata la richiesta alla Giunta di sostenere una campagna di informazione rivolta agli istituti scolastici lombardi in collaborazione con gli enti gestori del servizio idrico integrato per l’attivazione di progetti e accordi finalizzati a favorire la diffusione di distributori di acqua potabile all’interno delle scuole. Questo progetto, infatti, verrà portato in Commissione Attività produttive per lavorare a un testo e a una proposta condivisa con la Direzione Formazione di Regione Lombardia.

Valorizzazione e tutela del Made in Italy con particolare riferimento all’eccellenza lombarda
Approvata a maggioranza dall’Aula la mozione a firma di Paola Bulbarelli (FdI) che ha l’obiettivo di valorizzare e tutelare il Made in Italy, patrimonio tipicamente lombardo. In particolare, nel documento si chiede alla Giunta di “raccordarsi con le rappresentanze diplomatiche e il Corpo Consolare per rafforzare l’eccellenza del saper fare lombardo” e di lanciare una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore del Made in Italy. Si sollecita inoltre a costruire collaborazioni con istituzioni scolastiche, università e centri di ricerca per introdurre percorsi di orientamento, laboratori didattici e stage nelle imprese.
Per raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di avvicinare la cittadinanza alla cultura produttiva lombarda e promuovere l’orientamento dei giovani verso le professioni artigiane – ha detto la prima firmataria Paola Bulbarelli abbiamo già in mente diverse iniziative da proporre come per esempio aperture straordinarie di atelier, aziende tessili storiche, laboratori artigiani e distretti manifatturieri”.
Durante il dibattito sono intervenuti i Consiglieri:
Angelo Orsenigo (PD): “Questa mozione ci invita ad essere orgogliosi di essere italiani e soprattutto lombardi come capofila in tanti settori, grazie al merito delle imprese del territorio. L’eccellenza lombarda è sotto gli occhi di tutti e va celebrata. Sarebbe stato però necessario aggiungere nella mozione l’impegno a mettere in campo ogni misura necessaria a sostegno delle imprese lombarde per fare fronte alle conseguenze dei dazi applicati da Trump”.
Paola Pizzighini (M5S): “Condivido lo spirito della mozione, tuttavia, manca una programmazione degli eventi dettagliata e non ci sono indicazioni concrete sulle risorse da investire; anche il tema dell’orientamento dei giovani risulta astratto se non accompagnato da un percorso strategico. Inoltre, manca un sostegno concreto alle imprese, soprattutto alle start up”.
Silvia Scurati (Lega): “E’ evidente il valore della produzione artigianale lombardo; quindi, riteniamo positiva una mozione che inciti a sostenere e valorizzare questo settore”.
Giacomo Zamperini (Fdi): “Il valore di questa mozione è soprattutto celebrativo e di riconoscenza dell’eccellenza lombarda che ha dimostrato più volte negli ultimi anni di avere resilienza per superare molti ostacoli. Dobbiamo trasmettere la voglia ai giovani di avvicinarsi all’artigianato”.

 Iniziative urgenti per la difesa dell’agricoltura italiana, contro le politiche europee penalizzanti per il settore agricolo nel contesto della riforma PAC post-2027
Il Consiglio regionale dice no alla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027. L’Aula ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal Giovanni Malanchini (Lega) con cui chiede alla Giunta e al Governo di opporsi alle ipotesi di riforma della PAC proposte dalla Commissione europea e difendere, nelle sedi europee, gli interessi degli agricoltori italiani.
La riforma della nuova PAC 2028–2034 prevede di modificare l’attuale struttura della politica agricola europea basata su due pilastri il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) che, come riportato nella mozione, in questi anni hanno garantito la stabilità al comparto agricolo.
Smontare questo sistema – sottolinea Giovanni Malanchini – rischia di indebolire fortemente le politiche di sostegno strutturale al comparto che ha già subito una significativa riduzione passando da 52,4 a 45,3 miliardi di euro di finanziamenti per l’Italia. Questa riforma è ispirata da una visione ideologica che impone ai territori vincoli ambientali, burocratici e normativi sempre più rigorosi. Per questo riteniamo necessario che la PAC rimanga al centro delle strategie dell’UE a sostegno di un sistema alimentare e agricolo sicuro, sostenibile e competitivo, che valorizzi in primo luogo il lavoro degli agricoltori nella veste di custodi dell’ambiente e del territorio”.
Oltre alle richieste alla Giunta e al Governo, la mozione intende promuovere la centralità delle regioni nei processi di programmazione e di gestione della PAC; sostenere la partecipazione delle organizzazioni agricole e dei portatori di interesse nella definizione della futura programmazione post-2027; attuare tutto le azioni necessarie affinché eventuali accorpamenti non riducano risorse finanziare destinate alla PAC e, infine, garantire flessibilità a favore degli amministratori locali e degli agricoltori.
È stato quindi votato a maggioranza anche un punto in cui si chiede alla Giunta di promuovere una nuova visione della PAC che valorizzi il ruolo dell’agricoltura come pilastro di sostenibilità, sicurezza alimentare e coesione territoriale.
Sullo stesso tema, il Gruppo PD ha presentato un testo a firma Marco Carra approvato anch’esso dall’Aula, in cui si impegna la Giunta ad esprimere ferma contrarietà alle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC) proposte dalla Commissione Europea che, eliminando la struttura a due pilastri composta dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA), ridurrebbe il budget riservato al settore agricolo e ne minerebbe di conseguenza la competitività; si chiede di sollecitare il Governo ad assumere una posizione chiara nelle sedi europee opportune per tutelare il ruolo strategico della PAC e garantire un’adeguata dotazione finanziaria nel quadro del futuro bilancio pluriennale dell’Unione Europea 2028-2034; si evidenzia la necessità di fare presente che le eventuali scelte di revisione del quadro finanziario pluriennale non pregiudichino il contributo fondamentale delle politiche agricole e di coesione allo sviluppo dei territori rurali, in particolare quelli interni e montani.
Marco Carra ha sottolineato “la gravità delle ripercussioni che comporterebbe la Riforma PAC: 86 miliardi di tagli sul settore agricolo, 8 miliardi in meno per l’Italia, un miliardo in meno per la Lombardia e la costituzione di un Fondo Unico che marginalizzerebbe il ruolo centrale delle Regioni”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i Consiglieri Carlo Bravo (FdI), Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), Alessandra Cappellari (Lega), Marisa Cesana (FI), Nicola Di Marco (M5Stelle), Pietro Macconi (FdI), Matteo Piloni (PD).
È intervenuto anche il Sottosegretario con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio Regionale Mauro Piazza.

Funzionamento del sistema informativo Sis.Co.
E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Massimo Vizzardi (Gruppo Misto) che si è occupata dei malfunzionamenti e disservizi di Sis.Co. segnalati nei mesi scorsi dagli operatori del settore. Il Sis.Co. è il portale regionale dedicato alle imprese agricole e raccoglie i dati relativi alle aziende lombarde, comprese le procedure informatizzate per l’erogazione degli aiuti economici.
Il documento sollecita la Giunta regionale a promuovere una serie di iniziative per rendere questo sistema stabile ed efficace. Tra queste, un tavolo regionale permanente di confronto con le associazioni di categoria, gli operatori dei CAA (centri di assistenza agricola) e ARIA; l’invio alla Giunta e al Consiglio di una relazione periodica sull’andamento dei malfunzionamenti e i relativi interventi e l’istituzione di un gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo, al monitoraggio e alla manutenzione della piattaforma Sis.Co.
Il Sottosegretario con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio Regionale Mauro Piazza, esprimendo il proprio parere favorevole al documento, ha ricordato come già la Commissione Agricoltura sia impegnata su questo tema con una serie di audizioni programmate con gli operatori interessati.
Un tavolo permanente di confronto – ha detto il leghista Floriano Massardi, Presidente della Commissione Agricoltura – è un’iniziativa lodevole per limitare i disagi nel futuro e allo stesso tempo trovare soluzioni condivise efficaci”.
D’accordo anche il Consigliere regionale PD Matteo Piloni: “La piattaforma deve funzionare in modo efficace ed efficiente, perché il suo compito è quello di facilitare il lavoro delle aziende. È bene mettere sul tavolo tutte le iniziative necessarie per garantirne il buon funzionamento, mettendo le nostre imprese agricole in condizione di fare bene il loro lavoro senza perdere tempo prezioso”

 

(Testi a cura di Raffaella Meazzi e Anna Lisa Buzzetti)