Utilizzo del credito d’imposta per finanziare interventi di efficientamento energetico del patrimonio Aler
Approvato un documento proposto da Giorgio Bontempi (FdI) che impegna la Giunta affinché le ALER lombarde mettano in campo misure a sostegno degli interventi per l’efficientamento del proprio patrimonio immobiliare.
“Le misure del Governo centrale in materia di bonus edilizi – ha sottolineato Bontempi – rappresentano un’irripetibile occasione di accrescimento di valore del patrimonio immobiliare; da un lato consentono di valorizzare gli asset rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico, della sicurezza e delle misure antisismiche dall’altro lato, le migliori prestazioni degli immobili riqualificati possono tutelare gli inquilini meno abbienti rispetto al problema della morosità e della povertà energetica”.
Il documento evidenzia che la sostenibilità economica degli interventi di riqualificazione degli immobili può essere garantita attraverso il ricorso a molteplici forme di finanziamento, reperibili sul mercato ovvero la cessione del credito d’imposta. Nello specifico, è possibile per le Aziende di edilizia residenziale regionale cedere il credito maturato attraverso un intervento di ristrutturazione come sopra descritto, a istituti bancari o assicurativi, i quali potranno garantire la copertura economica equivalente (attualmente fino al 65% del valore dell’intervento, dal prossimo anno fino al 50%) senza creare esposizione finanziaria in capo alle ALER.
La Giunta tramite l’Assessore alla Casa Paolo Franco ha espresso parere positivo chiedendo di inserire nel testo la costituzione di un tavolo permanente di confronto tra Regione, ALER e altri enti competenti del sistema regionale in vista dell’individuazione delle forme più efficaci di finanziamento delle opere di riqualificazione.
Nel dibattito sono intervenuti Nicola Di Marco (Movimento5Stelle) e Carmela Rozza (PD) che hanno lamentato il mancato esplicito riferimento a Finlombarda e hanno chiesto di rinviare in Commissione il documento per un approfondimento. Massimo Vizzardi (Azione-Italia Viva), dopo aver analizzato la situazione finanziaria delle Aler lombarde a suo dire critica, ha invece giudicato positiva seppur insufficiente la mozione annunciando comunque il voto positivo del proprio gruppo.
In sede di votazione i gruppi PD e Alleanza Verdi e Sinistra si sono astenuti mentre il gruppo Movimento5Stelle non ha partecipato alla votazione.
Sostegno alle Forze dell’Ordine
Approvato all’unanimità dall’Aula un documento di forte sostegno alle Forze dell’Ordine a seguito delle gravi affermazioni contenute nel recente rapporto ECRI (Commissione contro il razzismo e l’intolleranza) del Consiglio d’Europa.
Il documento votato è frutto della fusione di due distinti testi, il primo di cui era primo firmatario Alessandro Corbetta (Lega) e un secondo presentato da Maira Cacucci (FdI).
Nel rapporto Ecri si legge fra l’altro che nel corso delle sue attività, soprattutto nei confronti dei rom e delle persone di origine africana, la polizia italiana compie “profilazione razziale”. “Le affermazioni contenute nel rapporto Ecri – ha dichiarato Alessandro Corbetta illustrando il testo – sono un attacco senza precedenti alla Polizia di Stato e hanno suscitato la giusta indignazione non solo del Governo italiano, ma anche lo stupore del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le Forze dell’Ordine sono composte da migliaia di donne e uomini che ogni giorno si mettono al servizio del Paese rischiando spesso la vita per la nostra sicurezza e la nostra democrazia. Le parole della Commissione costituiscono un grave precedente volto a delegittimare e attaccare le Forze dell’Ordine di un Paese fondatore dell’UE e contribuiscono ancora di più ad allontanare i cittadini dalle istituzioni e dagli organismi europei”.
“Nel documento congiunto che sottoponiamo all’Aula – ha dal canto suo sottolineato Maira Cacucci – abbiamo citato dati oggettivi e inoppugnabili forniti dall’ISTAT e dal Ministero dell’Interno che attestano che sul totale delle persone denunciate o arrestate per vari reati (dati 2022) nel 34% dei casi si tratta di stranieri che rappresentano meno del 10% della popolazione residente. Parlare dunque di profilazione o di accanimento di natura etnica da parte dei tutori dell’ordine come dice il rapporto ECRI è del tutto improprio”.
Il testo invita la Giunta a valutare forme ulteriori di sostegno alle Forze dell’Ordine compresa l’ipotesi di contributo a sostegno dei costi del patrocinio legale nell’ambito di azioni legale relative a fatti occorsi nello svolgimento dei propri compiti di istituto.
Nel corso del dibattito sono intervenuti Luca Paladini (Patto Civico) che ha rimarcato come sia a suo avviso improprio che Regione Lombardia ipotizzi di sostenere le spese legali per i rappresentanti delle Forze dell’Ordine mentre Gian Marco Fragomeli (PD), dopo aver precisato che il Consiglio d’Europa non è un organismo dell’Unione Europea ma un ente a sé stante, ha chiesto il rinvio in Commissione del documento.
Luca Marrelli e Marisa Cesana (Lombardia Ideale) hanno espresso invece totale sostegno al documento e alle Forze dell’Ordine così come Fabrizio Figini per il gruppo di Forza Italia, Nicholas Gallizzi (Noi Moderati) e Alessandra Cappellari (Lega).
Per la Giunta è intervenuto l’Assessore alla Sicurezza Romano La Russa esprimendo pieno consenso al testo proposto dai gruppi Lega e Fratelli d’Italia.
A seguito di alcune affermazioni fatte dall’Assessore La Russa nel suo intervento, le minoranze hanno abbandonato l’aula non partecipando al voto.
Interventi di controllo selettivo del cormorano
Intervenire con maggiore efficacia per il controllo selettivo del cormorano, considerato tra i principali responsabili dei danni causati alla pesca e alla piscicoltura lombarda.
E’ stata approvata la mozione presentata dalla Lega (primo firmatario, Floriano Massardi) che ha l’obiettivo di preservare l’ecosistema locale, il benessere dell’ittiofauna di acqua dolce, la salute umana, il turismo e le attività commerciali. Il documento chiede, ai fini del contenimento di questa specie, di incrementare l’efficacia del controllo in termini di abbattimento da realizzarsi anche con attività di selezione presso i loro dormitori, cosiddetti roost.
Massardi ha sottolineato che negli ultimi 20 anni si è registrata una proliferazione incontrollata di questa specie e che la sua diffusione interessa non solo laghi ma anche i fiumi.
“Serve una soluzione – ha detto Massardi – perché la presenza del cormorano finisce per vanificare gli sforzi che facciamo per incrementare il patrimonio ittico: i programmi di riqualificazione ambientale aumentano la presenza di pesci ma allo stesso tempo provocano un’intensificazione della predazione da parte dei cormorani che aggrediscono anche specie autoctone protette o in via di estinzione”.
Tra gli impegni elencati nel documento e rivolti alla Giunta ci sono quelli di effettuare uno studio che ripartisca, per ciascun corpo idrico, il quantitativo massimo di cormorani sopportabili dall’ecosistema locale; di farsi parte attiva, anche con il centro di Ispra e il Ministero dell’Ambiente, per rimodularne i parametri numerici; di dare indicazioni alle Province per l’invio sul territorio di cacciatori e operatori autorizzati e adeguatamente formati; di disporre un piano di prelievo in deroga.
“I nostri cittadini – ha spiegato Carlo Bravo (FdI) – hanno organizzato nel tempo diverse iniziative per sensibilizzare le istituzioni su questo tema. La mozione aiuta significativamente il contenimento di una specie che provoca danni e difficoltà ai territori”.
“Si cerca di raggirare studi scientifici precisi già effettuati – ha detto Paola Pollini (M5S) – e non capisco cosa si voglia fare se non consentire l’abbattimento dei cormorani tutto l’anno”.
Per Matteo Piloni (PD): “Il problema è oggettivo in diverse province lombarde e avrei preferito portare il tema in Commissione Agricoltura per discuterne seriamente. Non si può portare aventi il piano di abbattimento senza fare ragionamenti e approfondimenti e senza tenere conto delle direttive europee. Ci sono punti condivisibili e altri che non sono sostenibili perché mettono la Lombardia a rischio di una procedura d’infrazione europea”.
“E’ compito dell’uomo – ha sottolineato Gigliola Spelzini (Lega) – difendere e tutelare flora e fauna e questo significa che il legislatore deve mettere in atto tutte le azioni necessarie per la loro tutela”.
“Il cormorano – ha concluso Giacomo Zamperini (FdI) – è in sovrannumero e va contenuto. Nostro obiettivo è quello di salvaguardare l’ittiofauna dei nostri laghi e tutelare i pescatori. Dobbiamo salvare il nostro patrimonio e custodire l’equilibrio dell’ecosistema locale”.
Intese atte a favorire smart working in situazioni di allerta meteo ed emergenze
E’ stata respinta la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle (prima firmataria Paola Pizzighini) che chiedeva lalla Giunta di predisporre un protocollo destinato a imprese e pubbliche amministrazioni per favorire lo smart working e il telelavoro nei casi di allerta meteo o stato di emergenza, valutando anche, per queste stesse aziende, criteri di premialità nell’ambito dei bandi di gara e finanziamento previsti dalla Regione.
“Con il cambiamento climatico – ha detto Pizzighini – aumentano frequenza e intensità degli eventi meteo. Diventa quindi necessario adottare soluzioni flessibili. L’obiettivo della mozione è da una parte di promuovere un atteggiamento responsabile delle aziende, prevenendo disagi, disservizi e in alcuni casi, anche infortuni durante il tragitto casa-lavoro, e dall’altra di creare l’occasione per Regione Lombardia di ricoprire un ruolo di regia all’interno di situazioni che si verificano sempre più spesso”.
Silvia Scurati (Lega) ha dichiarato la sua contrarietà perché la mozione investe la Regione di una competenza che non ha: “E’ una pratica già in uso nelle aziende e non serve irrigidire la situazione con un protocollo regionale, che compromette l’autonomia programmatoria della singola azienda, la concertazione coi sindacati e i rapporti tra datori e dipendenti”.
Per il Sottosegretario Mauro Piazza “il lavoro agile è una prerogativa delle aziende e viene stabilita con un accordo tra le parti. La mozione introduce invece l’imposizione di una condizione unilaterale. Inoltre – ha sottolineato Piazza – prevedere criteri di premialità nell’ambito dei bandi di gara e finanziamento provoca disuguaglianze inammissibili”.
Voto favorevole alla mozione era stato espresso sia da Onorio Rosati (AVS) che da Luca Paladini (Patto Civico). “Non capisco – ha concluso Pietro Bussolati (PD) – l’atteggiamento di chiusura della maggioranza e della Giunta. Bocciarla significa solo avere pregiudizi verso proposte che arrivano dall’opposizione”. Durante il dibattito era intervenuto anche Pierfrancesco Majorino (PD), chiedendo e ottenendo dalla proponente una modifica nel dispositivo in modo da esplicitare che la predisposizione del protocollo regionale avvenisse in ogni caso “sentite le organizzazioni sindacali”.