Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta pomeridiana

Il 6 ottobre seduta straordinaria sul Pdl “valichi montani”, il 20 ottobre altra seduta straordinaria su maltempo e clima

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni urgenti: di seguito la sintesi.

Condanna degli atti di violenza verificatisi durante la manifestazione Pro-Pal a Milano del 22 settembre 2025, solidarietà alle Forze Dell’Ordine e richiesta alle autorità competenti di intervenire con DASPO o altri provvedimenti restrittivi
Provvedimenti restrittivi, tra i quali il DASPO, a carico dei manifestanti pro-Pal che nella giornata di lunedì 22 settembre si sono scontrati con la Polizia in piazza Duca D’Aosta cercando di entrare con forza nell’area della Stazione Centrale.
Li chiede la mozione urgente presentata dal Capogruppo di Fratelli d’Italia Christian Garavaglia, sottoscritta anche da Forza Italia, dalla Lega e da Lombardia Ideale e approvata a maggioranza dall’Aula.
Il testo impegna, inoltre, il Presidente della Regione e la Giunta regionale a esprimere solidarietà e sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate nella difesa della legalità.
Quanto accaduto lunedì 22 settembre in Stazione Centrale è gravissimo: divellere e scagliare bidoni di ferro contro la Polizia non è esercitare il diritto a manifestare, ma è puro vandalismo e violenza organizzata – ha sottolineato Christian Garavaglia –. Le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine impegnati in prima linea hanno garantito la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle regole. È essenziale ricordare che manifestare pacificamente va sempre bilanciato con il rispetto delle persone e delle comunità che vivono la città ogni giorno”.
Nel corso del dibattito è intervenuto l’Assessore alla Sicurezza e alla Protezione Civile Romano La Russa sottolineando “l’importanza di una mozione dai toni pacati che esprime solidarietà nei confronti delle forze dell’ordine e la responsabilità di chi organizza queste manifestazioni verso colore che poi vi partecipano commettendo anche atti violenti e deprecabili”.
Sono inoltre intervenuti numerosi Consiglieri.
Nicola Di Marco (M5S): “Non abbiamo nessuna difficoltà a esprimere la nostra solidarietà alle forze dell’ordine che vanno sempre sostenute per il loro ruolo per la collettività. Condanniamo questi episodi violenti, ma siamo perplessi sul contenuto di questa mozione dove addirittura ci si spinge fino a definire le pene con cui sanzionare i cittadini che sono stati arrestati. È una mozione strumentale che dimentica di ricordare la mobilitazione pacifica che abbiamo potuto vedere tutti”.
Luca Ferrazzi (Misto): “Vedo nel testo della mozione poca empatia per la causa alla base della massiccia protesta pacifica che c’è stata. Avrei votato in modo più convinto se questa mozione avesse fatto un minimo di accenno alle motivazioni di una protesta popolare che travalica le posizioni politiche”.
Matteo Forte (FdI): “Anche in qualità di Presidente della Commissione Affari Istituzionali che presiedo, non si può non sottolineare che i motivi legittimi di una bellissima manifestazione pacifica sono diventati e sono stati usati come un pretesto per aggredire le forze dell’ordine. Sono una cinquantina gli agenti rimasti feriti nel corso degli scontri”.
Gian Mario Fragomeli (PD): “Il titolo di questa mozione per noi è inaccettabile. Non si può non citare quello che c’era il 22 settembre: uno sciopero generale. Questa mozione dimostra ancora una volta un’invasione di campo nei confronti dei poteri della magistratura. Non è nostro compito decidere come punire queste frange violente. E’ una prevaricazione”.
Giulio Gallera (Forza Italia): “Si è fatto un grande sforzo nella mozione per non entrare nel merito delle motivazioni della manifestazione. È compito nostro esprimere solidarietà alle forze dell’ordine sempre protagoniste, loro malgrado, quando accadono atti come quelli che sono accaduti lunedì 22 settembre a Milano. Abbiamo assistito tutti agli anni di piombo e alla violenza crescente. Siamo chiamati a denunciare le azioni di queste frange violente”.
Lisa Noja (Italia Viva): ”In questa mozione, manca la parte che celebra la mobilitazione pacifica a cui abbiamo assistito tutti. Quello che è avvenuto in Stazione Centrale è ovviamente da condannare anche perché ha sporcato il messaggio di partecipazione civile che c’è stato. Ma mancano nel testo del documento presentato le motivazioni delle persone di ogni colore, età, religione e appartenenza politica che sono scese in piazza”.
Michela Palestra (Patto Civico): “Al netto della solidarietà verso le forze dell’ordine, non parteciperemo al voto perché questa mozione la troviamo urgente rispetto ai nostri compiti come Consiglio Regionale”.
Martina Sassoli (Lombardia Migliore): “Questa mozione ci impone di riflettere su quello che è avvenuto lo scorso lunedì, sulla distanza dei due mondi che sono scesi in piazza. Da una parte chi ha commesso crimini contro le proprietà private e pubbliche, dall’altra chi è sceso in piazza per esercitare il diritto costituzionale di manifestare. La distanza di questi due mondi ci deve trovare concordi. Le azioni dei facinorosi hanno anche avuto ripercussioni negative sull’immagine dei manifestanti pacifici. Come istituzioni dobbiamo prendere una posizione e interrogarci sulle responsabilità di quanto avvenuto”.
Silvia Scurati (Lega) “Condivido pienamente questa mozione e la nostra solidarietà verso le forze dell’ordine che con il loro comportamento irreprensibile e senso del dovere hanno evitato il peggio. È nostro dovere prendere una posizione chiara di fronte a chi ha compiuto questi atti volenti”.

Richiesta di interventi strutturali e stanziamento fondi per la prevenzione delle esondazioni dei corsi d’acqua Seveso, Tarò e Certesa
L’Aula ha approvato all’unanimità la mozione che ha come oggetto “la richiesta di interventi strutturali e lo stanziamento di fondi per la prevenzione delle esondazioni dei corsi d’acqua Seveso, Tarò e Certesa”.
A seguito dei gravi danni registrati in svariati Comuni della Brianza, dell’area nord di Milano e della Provincia di Como e di Varese per gli eventi metereologici estremi che si sono verificati dal 22 al 27 settembre scorsi, il testo del documento illustrato in Aula dal Consigliere Gigi Ponti (PD) chiede che vengano intraprese alcune azioni “ritenute urgenti”.
Bisogna attuare in sinergia con gli enti territoriali competenti, un piano straordinario di prevenzione idrogeologica per i bacini del Seveso, Tarò e Certesa e per i reticoli idrici minori della Val Ceresio con il coinvolgimento dell’Autorità Distrettuale del Bacino del Fiume Po. – ha sottolineato Ponti È necessario inoltre completare la ricognizione delle risorse da destinare ai Comuni a titolo di rimborso per le spese sostenute per le prime emergenze”.
Nel documento si invita inoltre la Giunta ad attivarsi per la creazione di un fondo regionale destinato ad un progetto unitario per il ripristino degli argini dei corsi d’acqua citati, a proseguire nel coinvolgimento attivo dei Comuni interessati attraverso la costituzione di tavoli tecnici permanenti e a diffondere maggiormente i dati idro-meteorologici favorendo la partecipazione civica anche con campagne informative mirate.
Nel testo della mozione sono stati inseriti alcuni emendamenti proposti dall’Assessore al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi che ha sottolineato come “le azioni richieste dalla mozione sono già state avviate la scorsa settimana ed è quindi necessario proseguire in questo percorso, considerato anche il fatto che il Governo nazionale ha già dichiarato lo stato di emergenza per questi territori”.  “Nei giorni scorsi – ha proseguito l’Assessore – il Presidente della Regione Attilio Fontana, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, l’Assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa e il sottoscritto abbiamo effettuato sopralluoghi nei comuni colpiti dal maltempo e sono stati già stanziati 14 milioni di euro su progetti importanti come la realizzazione delle vasche di laminazione che possono essere ulteriormente aggiornati e valutati e inoltre abbiamo sollecitato l’Agenzia Interregionale per il Po (ADPBO) ad intervenire per quanto di sua competenza”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche Fabrizio Figini (Forza Italia), Alessandro Corbetta (Lega), Pierfrancesco Majorino (PD) e Giacomo Zamperini (FdI).

Riparto Fondo Sanitario Nazionale
Approvata dall’Aula la mozione presentata da Emanuele Monti (Lega) che pone al centro alcuni aspetti, ritenuti essenziali, per il riparto del Fondo Sanitario Nazionale.
“La Lombardia non è solo la regione locomotiva del Paese dal punto di vista industriale e agricolo, ma anche dal punto di vista sanitario – ha commentato il primo firmatario Monti –. Le strutture sanitarie lombarde, alcune veri e propri centri di eccellenza a livello nazionale e internazionale, sono il punto di riferimento non solo per i lombardi, ma anche per gli abitanti di molte regioni italiane e anche per i cittadini stranieri. È quindi fondamentale che gli attuali criteri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale non siano rivisti in termini penalizzanti per la nostra Regione”.
Il provvedimento è stato votato per singoli punti, dopo le richieste di alcune modifiche presentate da Carlo Borghetti (PD).
Il primo punto approvato all’unanimità chiede alla Giunta di sostenere nella Conferenza delle Regioni il ruolo primario in ambito sanitario della Lombardia, sollecitando una clausola di salvaguardia che stabilisca che la quota destinata alle singole regioni non sia inferiore allo scorso anno, al netto dell’inflazione; il secondo punto approvato a maggioranza chiede che tra i criteri di assegnazione delle risorse venga considerato il principio di efficienza che determina la virtuosità di alcune regioni rispetto alle altre, e il principio della qualità delle cure offerte che genera la migrazione sanitaria.
Come riporta il testo del documento, al terzo punto, approvato all’unanimità, si prevede che il dato relativo alla concentrazione degli inquinanti atmosferici, fattore determinante per la salute pubblica, sia introdotto come criterio determinante per assegnare più risorse alle zone che presentano indicatori più alti. Infine il quarto punto, approvato all’unanimità, impegna la Giunta a fare presente in sede di Conferenza delle Regioni la necessità di un incremento del Fondo Sanitario Nazionale coerente con le maggiori esigenze di salute.
Sono intervenuti nel corso del dibattito Christian Garavaglia (FdI), Carlo Borghetti (PD), Giulio Gallera (Forza Italia) e Nicolas Gallizzi (Noi Moderati).

Il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani, a seguito della riunione con i Capigruppo consiliari e i Presidenti delle Commissioni consiliari, ha comunicato che lunedì 6 ottobre si terrà una seduta straordinaria di Consiglio regionale dedicata al progetto di legge, di iniziativa dei Consiglieri regionali Massardi, Carzeri, Bravo, Ventura, Macconi, Schiavi e Zamperini, approvato a maggioranza dalla Commissione Agricoltura e Montagna e che modifica la legge regionale sulla caccia, la n°26 del 1993, recependo quanto stabilito dalla legge nazionale del 12 settembre scorso sulla promozione delle zone montane e specificatamente per quanto concerne l’attività venatoria nei valichi montani.
Su richiesta dei gruppi di minoranza, un’altra seduta straordinaria dedicata ai danni causati dal maltempo e agli effetti dei cambiamenti climatici si terrà lunedì 20 ottobre.