Consiglio regionale omaggia Rachele Bianchi, artista che ha raccontato le donne

In occasione del centenario della nascita il Pirellone all’inizio del prossimo anno ospiterà una mostra dell’artista milanese

Una mostra a Palazzo Pirelli all’inizio del prossimo anno: è il principale evento promossi dall’Associazione Archivio Rachele Bianchi, in collaborazione con il Consiglio regionale della Lombardia, in collaborazione per celebrare il centenario della nascita dell’artista Rachele Bianchi, scultrice e pittrice milanese di fama internazionale.

La mostra e le altre iniziative sono state presentate questa mattina nella sede dell’Archivio Rachele Bianchi in via Legnano a Milano dal Presidente Federico Romani che ha sottolineato l’importanza di ospitare la mostra antologica di Rachele Bianchi a Palazzo Pirelli, “la casa di tutti i cittadini lombardi. Palazzo Pirelli non è solo il simbolo dello sviluppo e della crescita milanese degli Anni Sessanta e Settanta e del boom economico di quegli anni, ma è anche un simbolo della bellezza, non solo architettonica, ma anche artistica, come ci insegnano molte sue finiture intere e di cui ne è sicuramente un esempio anche il famoso ’giallo’ utilizzato da Gio Ponti”.

La sede del Consiglio regionale dal 14 gennaio all’8 febbraio2026 ospiterà nello Spazio Eventi la mostra “Figura Forma. Cent’anni di Rachele Bianchi”. Il percorso espositivo, curato da Erika Lacava, racconta la ricerca artistica di Rachele Bianchi attraverso un centinaio di opere: disegni, modelli in gesso, terracotte, marmi e bronzi. Una sezione trasversale collegherà le tempere del 1949 alle tele degli anni 2010, mentre ampio spazio sarà riservato ai disegni degli anni Cinquanta, al tema della maternità che evolve nella figura femminile centrale nei “Personaggi” fino ad arrivare alla “rete” evoluzione del manto simbolo della liberazione femminile. La sezione finale sarà dedicata alle 16 opere monumentali di Rachele Bianchi collocate in spazi pubblici lombardi.

Una delle opere in mostra sarà donata all’istituzione regionale ed esposta in forma permanente al Pirellone: si tratta di una scultura in marmo del 1993 intitolata “Figura con braccia alzate”. “Vogliamo prestare grande attenzione all’arte e alla cultura milanese e lombarda – ha ribadito Federico Romaniricavando e destinando spazi che possano richiamare l’attenzione dei visitatori sui più grandi artisti della nostra regione: un percorso che abbiamo inaugurato ospitando opere di Salvatore Fiume e che ora prosegue con Rachele Bianchi”.

L’Archivio Rachele Bianchi – ha sottolineato Giuseppe Bariona, Presidente dell’archivio Archivio e figlio dell’artista – è un laboratorio alchemico aperto ai giovani artisti milanesi e lombardi costruito intorno alla figura della donna che, come amava ripetere Rachele Bianchi, porta sulle sue spalle la responsabilità del mondo. Vogliamo aprire uno spazio di contaminazione come Rachele Bianchi ha sempre inteso il modo di fare arte”.

Rachele Bianchi con la sua opera ha rappresentato la donna che cambia nella società – – ha spiegato il Curatore dell’Archivio Rachele Bianchi Giorgio Uberti -. L’artista ha saputo esprimere una volontà espressiva forte spesso in contrasto con le convinzioni dell’epoca. Il centenario è l’occasione per aprire un momento di riflessione sul percorso artistico e sul significato della ricerca di Rachele Bianchi riportato ai nostri giorni”.

L’altro progetto presentato è “La rete delle artiste. Archivi al femminile per l’arte e la creatività, che connette archivi e fondazioni dedicati ad artiste donne a Milano trasformando l’idea di “rete aperta” tanto cara a Rachele in un orizzonte di dialogo e condivisione con i giovani artisti e con le nuove generazioni creative. Al momento hanno aderito alla “rete”, coordinata dall’Archivio Rachele Bianchi, l’Archivio Atelier Paraildis Van den Broek, l’Archivio Eredi Nanda Vigo, l’Archivio Gabriella Benedini, l’Atelier Mazot, lo Studio Muso Bianca Orsi. “È una rete che parte dal basso, ma con una visione chiara: le artiste donne hanno costruito una parte fondamentale dell’identità culturale di questa città, e meritano uno spazio pubblico più ampio, condiviso, riconosciuto”, ha precisato Giuseppe Bariona.

Infine, da gennaio l’Archivio Rachele Bianchi si doterà di una piattaforma digitale online, con una nuova veste grafica e contenuti aggiornati, punto di partenza verso il primo catalogo ragionato dell’artista.

Artista indipendente e autodidatta, Rachele Bianchi, nata a Milano il 22 settembre 1925 e scomparsa il 23 settembre 2018, si è sempre concentrata sull’evoluzione e l’emancipazione femminile, spesso entrando anche in conflitto con gli stereotipi sociali del suo tempo.

Formatasi nella Milano del dopoguerra, Rachele Bianchi passò dallo studio domestico alle installazioni pubbliche internazionali. La sua eredità culminò, dopo la scomparsa, con la posa nel 2019 di un suo “Personaggio” in via Vittor Pisani, proiettato con lo sguardo verso la Stazione Centrale: i suoi “Personaggi” sono figure iconiche avvolte in drappeggi che fungono da scudi, esplorano protezione e isolamento, forza e vulnerabilità, memoria, maternità e sacralità. Terracotta, bronzo, marmo e ceramica, lavorati con patine, conferiscono alle superfici una matericità intensa.

Quella posizionata in via Vittor Pisani è la prima statua femminile realizzata da una donna entrata nel patrimonio monumentale della città: è singolare pensare che proprio in una città come Milano, da sempre a forte caratterizzazione socialista e riformista, si sia dovuto attendere il 2019 per vedere esposta e posizionata in un luogo pubblico un’opera femminile. In settant’anni di attività quasi ininterrotta, Rachele Bianchi ha realizzato, in settant’anni di attività, oltre 1.600 opere tra sculture, bassorilievi, ceramiche, disegni.

L’iscrizione di Rachele Bianchi, il 2 novembre 2019, tra le prime 100 grandi cittadine benemerite e illustri nel Famedio del Cimitero Monumentale, ha ben testimoniato e sottolineato il legame tra l’artista e la sua città, con molte sue opere oggi ospitate in tanti luoghi, musei e palazzi lombardi.

Hanno partecipato alla conferenza stampa Erika Lacava (Curatrice Mostra centenario Rachele Bianchi), Diana De Marchi (Presidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano) e Alessia del Corona Borgia (Vice Presidente e Assessore Municipio I Comune di Milano).

 L’Archivio Rachele Bianchi (via Legnano, 14 – Milano), che ospita un’anteprima della mostra antologica del centenario accompagnata da un percorso documentale che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Rachele Bianchi attraverso documenti storici, può essere visitato tutti i mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18 su prenotazione (info@archiviorachelebianchi.it)

Info: www.archiviorachelebianchi.it