Consiglio, respinta mozione sul sostegno alla comunità LGBTQIA+

Nel documento si chiedeva di conferire la delega ad un componente del Consiglio regionale per partecipare al Pride

Nella seduta pomeridiana di oggi il Consiglio regionale ha discusso la mozione sul sostegno alla comunità LGBTQIA+, respinta dall’Aula con 40 voti contrari e 24 favorevoli.

Nel documento, proposto dalla minoranza e presentato da Paola Pizzighini (M5S), si chiedeva di conferire la delega ad un componente del Consiglio Regionale per partecipare in rappresentanza di Regione Lombardia al Pride in programma per sabato 28 giugno e di illuminare Palazzo Pirelli con i colori dell’arcobaleno nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 giugno. Tra le richieste presenti nel documento a sostegno delle istanze della comunità LGBTQIA+ rientravano anche quelle per riconoscere il Pride come manifestazione sociale e culturale di rilevanza per l’affermazione dei diritti civili e contro ogni forma di discriminazione sessuale, di avviare campagne di sensibilizzazione e formazione, in particolare nelle scuole e nei servizi pubblici regionali, sui temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, di istituire un tavolo permanente di confronto con le associazioni LGBTQIA+ presenti sul territorio per ascoltare le istanze e progettare insieme politiche regionali inclusive e di promuovere l’adozione di un piano regionale contro l’omolesbobitransfobia, integrato con politiche sociali, sanitarie e culturali inclusive.

Univoca la maggioranza nel sostenere che “non è possibile accostare il simbolo istituzionale di Regione Lombardia, che deve mantenere un ruolo super partes, a una manifestazione connotata da toni provocatori: le ostentazioni sviliscono i principi. Non è questa la strada da seguire per la rivendicazione dei diritti, che viene già messa in atto da numerose iniziative in tutto il Paese”.

“Il compito di un buon Governo è quello di proteggere i propri cittadini da ogni disuguaglianza e portare l’argomento Pride all’attenzione dei Consiglio regionale assume una buona occasione per tutti noi per porsi contro le marginalizzazioni che ledono i diritti fondamentali delle persone. In quest’Aula troppo spesso il Pride viene liquidato come una carnevalata, una sfilata per la città che urta la sensibilità delle menti più conservatrici, ma questo, a mio parere, è un atteggiamento miope” ha invece commentato Paola Pizzighini.

Nella discussione sono intervenuti i Consiglieri Paola Bocci (PD), Silvia Scurati (Lega), Giulio Gallera (Forza Italia), Onorio Rosati (Alleanza Verdi), Michela Palestra (Patto Civico), Lisa Noja (Italia Viva), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Martina Sassoli (Lombardia Migliore), Paolo Romano (PD), Christian Garavaglia (FDI) e l’Assessore alla Famiglia Elena Lucchini.