Formazione del lavoro, sviluppo delle imprese.

In Commissione Attività produttive l’esame del Programma regionale di sviluppo sostenibile

Presidente Marcello Ventura: “Nuovi investimenti per la transizione green e digitale: Lombardia al primo posto per l’attrattività degli investimenti esteri

Milano, 18 maggio 2023 – Formazione del lavoro, sviluppo delle imprese, attrattività degli investimenti esteri: in Commissione Attività Produttive è iniziato l’esame dei settori del Programma regionale di sviluppo sostenibile (PRSS) che riguardano il “cuore” del sistema economico lombardo e i suoi progetti di sviluppo. Il provvedimento è stato illustrato dal Presidente Marcello Ventura (FdI), che ha approfondito punto per punto i diversi argomenti.

Imprese, formazione e lavoro – Base di ogni organizzazione del lavoro efficace sono il reclutamento e la formazione dei lavoratori. Un campo, quest’ultimo, nel quale Regione Lombardia sta già recitando un ruolo di primo piano per numero di istituti formativi, varietà di percorsi erogati, numero di alunni iscritti, diplomati e infine occupati. In questi anni l’obiettivo sarà quello di potenziare ulteriormente questo sistema, sfruttando anche le risorse del PNRR (che stanzia 450 milioni per il potenziamento dei laboratori tecnologici), sempre in sinergia con la filiera produttiva.

Altro settore di intervento sarà quello delle imprese, con un’azione indirizzata a favorire l’aggregazione delle aziende che realizzano prodotti di filiera. Nello stesso tempo si prevedono notevoli investimenti per la transizione green e digitale. Verranno inoltre promosse politiche di attrazione degli investimenti, in un quadro comunque di per sé già positivo. La Lombardia è infatti attualmente la regione più attrattiva d’Italia grazie al record riferito agli investimenti diretti esteri (oltre 11 miliardi negli ultimi dieci anni, un quarto di quelli italiani, con in particolare oltre 13mila nuove assunzioni nel periodo 2019-22).

Altri primati riguardano l’occupazione che nel 2022 è cresciuta del 2,1% con un numero degli occupati salito a quasi 4,5 milioni e destinato a crescere ancora nonostante il difficile contesto globale.

Potenziamento di strumenti e risorse per risolvere le crisi aziendali, sostegno ai settori più provati dalla pandemia, come il turismo, sono altri capisaldi del piano, che dedica una parte significativa degli obiettivi strategici alla gestione delle risorse europee 21-27.

I fondi europei – Si tratta in questo caso di promuovere la transizione verso un modello di sviluppo e crescita sostenibile attraverso la valorizzazione delle sinergie con i livelli istituzionali locali. Per quanto riguarda la Politica di Coesione 20121-27 il PRSS evidenzia che a livello europeo a giugno 2021 si è concluso il negoziato sul pacchetto regolamentare che disciplina i Fondi strutturali e d’investimento europei per il periodo 2021-27. Il valore complessivo è di 330 miliardi corrispondenti a un terzo del bilancio dell’Unione europea, che per la Lombardia si traduce in finanziamenti per oltre 1,5 miliardi destinati a temi chiave della politica regionale quali l’istruzione, la formazione e il lavoro e l’inclusione sociale.

Altri due miliardi del Fondo sociale europeo 2021-27 sono destinati ad accompagnare la ripresa e la crescita della competitività del territorio.

“La collaborazione tra i diversi livelli istituzionali -ha commentato infine il Presidente Venturasarà la condizione fondamentale che Regione Lombardia dovrà garantire per ottenere risultati performanti in un contesto che presenta già una situazione comunque positiva”.