“Regione Lombardia ha sempre seguito con partecipazione e apprensione quanto in questi mesi stava accadendo a Gaza e in Cisgiordania: alle istituzioni spetta il dovere e il compito di non lasciare mai nulla di intentato per affermare il diritto universale alla pace, un diritto che deve essere sempre garantito a tutti. Oggi l’auspicio comune di tutti noi è che questa tregua non sia solo una “parentesi”, confidando invece che a Gaza e in Cisgiordania si possa riprendere a vivere con una nuova prospettiva che non sia la guerra e la violenza. Purtroppo la fine della guerra non costituisce certo automaticamente l’inizio della pace e non è la fine del conflitto. Però è il primo passo. La speranza è figlia della fede. Bisogna crederci, innanzitutto, bisogna volerlo”.
Lo ha sottolineato questa mattina il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani introducendo nell’Aula del Consiglio regionale l’intervento del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, collegato in videoconferenza.
“Penso che forse la prossima generazione avrà una libertà che oggi questa generazione non ha, vincolata e condizionata come è dalle sue ferite, dai suoi dolori e dai suoi rancori -ha proseguito il Presidente Romani-. E compito delle istituzioni in ogni loro articolazione è sicuramente quello di preparare e coltivare la prossima generazione, aiutandola e sostenendola in un percorso di solidarietà e rinnovata fiducia reciproca. L’odio che è stato seminato, non solo in questi due anni, richiede un nuovo linguaggio, nuove parole che hanno bisogno però anche di nuovi testimoni. È importante -ha concluso Federico Romani– rispettare ciò che è stato firmato per garantire dapprima il ritorno alla normalità e, nel contempo, porre le basi di una pace duratura, che in ultimo preveda anche la realtà di due Stati e due popoli che possano vivere in pace e in concordia. Poter ricominciare a vivere è intanto quanto di meglio e di più bello possiamo augurare oggi alle popolazioni di Gaza”.
L’incontro con il Cardinale Pizzaballa, a quasi 750 giorni dall’inizio del conflitto e a seguito della tregua siglata nei giorni scorsi, è stato promosso dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con l’Associazione Consiglieri Regionali e con l’Intergruppo consiliare di sostegno alle popolazioni di Gaza e Cisgiordania, costituitosi il 1 luglio di quest’anno e al quale partecipano numerosi rappresentanti dei gruppi di maggioranza e minoranza: con uno specifico Ordine del giorno approvato durante l’Assestamento di Bilancio, l’Intergruppo, coordinato dai Consiglieri regionali Chiara Valcepina (FdI) e Onorio Rosati (AVS), aveva chiesto l’istituzione di un fondo necessario a finanziare azioni concrete per l’emergenza umanitaria a Gaza e in Cisgiordania.
In questi due anni, le vittime nella Striscia di Gaza sono state più di 65.000 e più di 1 vittima su 4 è un bambino. Sono quasi 170.000 i feriti che hanno riportato danni permanenti. Più di 9 edifici su 10 nella Striscia sono in macerie e richiedono una ricostruzione: 125 ospedali sono stati danneggiati e più di 1.700 operatori sanitari sono stati uccisi.
L’intervento del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini
“L’attentato del 7 ottobre e la guerra a Gaza – ha sottolineato nel suo intervento il Cardinale Pierbattista Pizzaballa – hanno riaperto un trauma profondo nella popolazione israeliana e in quella palestinese: Israele ha vissuto l’attentato di due anni fa come una ‘piccola Shoah’, mentre ai palestinesi la guerra ha rievocato del dramma della ‘Nakba’, cioè del trasferimento forzato dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948. Per queste ragioni la guerra ha scavato un solco profondo tra i due popoli, favorito dall’uso di parole di disprezzo e di rifiuto dell’altro da parte di entrambi, che ha rappresentato l’hummus che ha alimentato la violenza fisica. Il dramma di Gaza rappresentata uno spartiacque da cui dovrà iniziare il tempo della ricostruzione materiale della regione, scuole, ospedali, case e infrastrutture, ma non solo. Abbiamo la necessità di una ricostruzione umana e morale: il dialogo interrotto dalla guerra dovrà riprendere per ricostruire la fiducia, il tessuto sociale e di relazioni e le prospettive interrotte bruscamente dalla violenza. Questo è il passaggio più difficile; servirà molto tempo perché la guerra ha contribuito a rendere il sospetto, la diffidenza e l’odio tra israeliani e palestinesi sempre più radicati e diffusi. In questo percorso sarà fondamentale che i palestinesi di Gaza non siano solo oggetto di aiuti, ma soggetti protagonisti della ricostruzione. La guerra ha voluto dividere, la ricostruzione dovrà essere l’occasione per unire”.
L’azione di Regione Lombardia e i progetti finanziati
Al termine dell’intervento del Cardinale, l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha relazionato sull’azione di Regione Lombardia in merito ai bambini provenienti da Gaza, mentre il Sottosegretario regionale alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo ha presentato i progetti di emergenza, cooperazione e aiuto umanitario a favore della popolazione civile nella striscia di Gaza.
L’Assessore Guido Bertolaso si è soffermato in particolare sul “Progetto Arca”, una iniziativa di accoglienza per i minori e i loro familiari provenienti dalla Striscia di Gaza, gestita in collaborazione tra la Fondazione Progetto Arca e Regione Lombardia con l’obiettivo di fornire un alloggio, supporto e beni di prima necessità ai bambini e alle loro famiglie che sono arrivati in Italia per ricevere cure mediche specialistiche, raccogliendo fondi, beni e giocattoli per il loro sostegno: complessivamente finora sono state raccolte 90mila euro ed è stata fornita accoglienza a 18 famiglie e 52 minori.
L’Assessore al Welfare ha quindi ricordato come sono saliti a 25 i bambini provenienti da Gaza con politraumi da guerra curati e assistiti presso le strutture ospedaliere lombarde, accompagnati da 69 caregiver/parenti: nei prossimi giorni sono attesi altri 4 pazienti accompagnati da 14 caregiver/parenti. I principali presidi ospedalieri lombardi coinvolti sono stati il GOM Niguarda di Milano, l’IRCCS Policlinico di Milano, il Vittore Buzzi di Milano, l’Istituto Nazionale dei Tumori, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, gli Spedali Civili di Brescia e l’IRCCS San Gerardo di Monza.
“La Giunta regionale ha voluto dare un segnale concreto di vicinanza alla popolazione di Gaza attraverso i progetti già deliberati, che saranno tutti realizzati entro la fine dell’anno in collaborazione con le organizzazioni della società civile e con le organizzazioni non governative lombarde in grado di operare immediatamente nella Striscia -ha sottolineato il Sottosegretario Raffaele Cattaneo-. In particolare, i tre interventi, per i quali sono stati stanziati complessivamente 265.000 euro, riguardano: un progetto di prima assistenza alimentare e sanitaria alla popolazione di Gaza, organizzato dalla Fondazione Pro Terra Sancta in collaborazione con il Patriarcato latino di Gerusalemme; un’iniziativa volta a facilitare la fornitura di acqua potabile e di servizi igienici per le popolazioni sfollate del territorio, promossa dalla Fondazione Cesvi; e un progetto per la cura e la riabilitazione dei feriti civili e delle persone con disabilità nella Striscia di Gaza, proposto da Fonti di Pace. Con questo impegno -ha concluso Cattaneo- la Giunta regionale intende riaffermare il valore della solidarietà internazionale e della cooperazione come strumenti concreti per la difesa dei diritti umani e della dignità delle persone colpite dai conflitti”.
Nel dettaglio i progetti approvati e finanziati per un ammontare complessivo di 399.802,97 euro sono i seguenti:
“Intervento umanitario di emergenza. Cura e riabilitazione per civili feriti o con disabilità nella Striscia di Gaza” presentato dall’Associazione Fonti di Pace Odv;
“Emergenza Gaza – 2025” presentato dall’Associazione Pro Terra Sancta;
“Assistenza invernale d’emergenza salvavita per famiglie vulnerabili nelle oblast di Kharkiv e Sumy” presentato da Fondazione Terre des Hommes Italia Ets;
“Acqua potabile e servizi igienici per le popolazioni sfollate della Striscia di Gaza” presentato da CESVI Fondazione Ets;
“Be-safe Bomb shelter Enhancement for Schools to Assure Functional Education” presentato da Fondazione AVSI;
“Cuore di bimbi Uzbekistan – ECMO per la vita” presentato da Mission Bambini Ets.