Il Consiglio Regionale valorizza tradizioni,

cultura e comunità con sette nuovi patrocini

Presidente Federico Romani: “Tradizione, cultura e coesione sociale sono elementi centrali dell’identità lombarda”

 

Milano, 1 dicembre 2025 – L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato sette nuovi patrocini a favore di iniziative di carattere culturale, musicale e tradizionale che animeranno il territorio lombardo tra il 2025 e il 2026. Le proposte valorizzano il patrimonio identitario della regione, promuovendo cultura, partecipazione e socialità. “Queste iniziative – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani – rappresentano l’anima più autentica della Lombardia: comunità attive, associazioni virtuose, enti locali impegnati nella cura delle tradizioni e nella promozione della cultura. Sostenere questi progetti significa rafforzare i legami sociali e trasmettere valori condivisi”.

Con l’approvazione di questi nuovi patrocini, salgono a 392 le iniziative sostenute dall’Ufficio di Presidenza nel 2025, per un totale di 555mila euro destinati alla promozione culturale, sociale e civica della Lombardia.

 

Tradizione e musica per vivere le feste

Il Corpo Musicale Don Sennhauser si unisce al coro di voci bianche dell’Accademia Santa Cecilia di Brescia creando un mix di purezza di voci e sonorità tipiche della banda e dando vita a un doppio appuntamento il 21 e il 22 dicembre con il “Concerto di Natale”. La prima esibizione si terrà al Palafeste di Grumello del Monte (Brescia), la seconda lunedì 22, nel Duomo Vecchio di Brescia. Un programma musicale che valorizza e promuove la tradizione musicale lombarda. A Muggiò (Monza Brianza) fervono i preparativi per il tradizionale “Presepe Vivente” che andrà in scena domenica 21 dicembre. L’iniziativa si svolge in un ampio spazio aperto, dove prendono vita cinque momenti fondamentali della Natività: l’Annunciazione, la visita di Maria a Elisabetta, il palazzo di Erode, la Locanda e la Grotta della Natività, scene inserite nella ricostruzione storica di un borgo, arricchita dalla riproposizione dei mestieri della tradizione. Un percorso immersivo e altamente suggestivo. Trascorso il Natale, il Teatro Sociale di Como celebrerà come di consueto l’inizio del nuovo anno con il “Concerto di Capodanno 2026”, giunto alla 37esima edizione. Un repertorio di musiche classiche e contemporanee eseguito dalla banda cittadina “Baradello”, da artisti locali e internazionali e completato dalla lettura di poesie in dialetto comasco. E per continuare a sentire ancora per un po’ lo spirito delle feste, il Comune di Castelcovati (Brescia), dal 7 al 18 gennaio organizza “I Canunsei de Sant’Antone”, una sagra che, oltre a offrire la degustazione del delizioso piatto tipico locale, propone un mercatino e spettacoli teatrali.

 

Cultura e senso civico

Dal 16 gennaio al 31 maggio 2026 a Villa d’Ogna (Bergamo), la Parrocchia S. Matteo Apostolo ed Evangelista organizza il “Festival di musica, arte, letteratura e spiritualità”. L’Alta Val Seriana propone un percorso di musica, arte, letteratura e spiritualità, offrendo spazi di dialogo e confronto. Dal 17 gennaio al 24 maggio, l’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia Sezione di Brescia ha organizzato l’iniziativa “Generazione Civica”, che mira a creare cittadini consapevoli e attivi, un progetto formativo gratuito per ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni per sviluppare competenze in ambiti come sicurezza, legalità, istituzioni ed emergenza. Le lezioni sia teoriche che pratiche saranno tenute da docenti ed esperti altamente qualificati nell’ambito dei settori dell’Associazionismo e del Comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico. “Grazia Deledda Unica donna sarda – Italiana, Premio Nobel per la Letteratura da 100 anni”: dal 10 gennaio al 10 dicembre 2026, l’Associazione Circolo Culturale Sardegna di Monza (Monza Brianza) prevede una serie di eventi commemorativi che culmineranno in un convegno celebrativo e nell’inaugurazione di una mostra dedicata alla scrittrice sarda. L’obiettivo è rendere omaggio a Grazia Deledda, grande autrice nuorese e prima donna italiana insignita del Premio Nobel per la Letteratura, valorizzando al contempo il profondo legame culturale e umano tra Sardegna e Lombardia, dove la scrittrice visse per molti anni.