“Il polo di Torrazza Coste rappresenta un modello di innovazione per tutte le aziende agricole lombarde e non solo. Una vision che dà al territorio pavese, votato alla agricoltura, un nuovo corso capace di andare oltre i confini lombardi e diventare un modello di business virtuoso a cui guardare. L’agricoltura lombarda e non solo ha bisogno di progetti come questo che rilancino un settore in sofferenza”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Commissione Agricoltura, Montagne e Verde Floriano Massardi che ha visitato oggi l’Innovation Hub di Fondazione Riccagioia nato a Torrazza Coste (Pavia) da un progetto di sviluppo voluto da Regione Lombardia e affidato ad Ersaf (Ente regionale servizi agricoltura foreste Lombardia).
La Fondazione Riccagioia 5.0 ha ridisegnato un polo dedicato all’Agritech e al Foodtech, con la prospettiva di creare modelli di business all’avanguardia e virtuosi per il territorio e le sue imprese, a cominciare dal tessuto pavese e dalle sue eccellenze.
“Stiamo mettendo a terra un progetto ambizioso – ha spiegato il Presidente di Ersaf Fabio Losio –. Crediamo nell’innovazione tecnologica e vogliamo realizzare un vero e proprio hub. Ricerca e sviluppo sono per noi le priorità per sperimentare modelli di gestione che possono essere a sostegno non solo del territorio pavese, ma anche del resto della Regione”.
Affiancata dal partner privato Rurall Spa, società controllata da Bonifiche Ferraresi, un’eccellenza del settore agricolo, il rinnovato obiettivo della grande tenuta agricola del pavese è quello di dare vita a un modello di filiera di qualità replicabile, scalabile e tracciabile che, nel settore vitivinicolo e agricolo, permetta di conseguire e mantenere standard elevatissimi sia a livello quantitativo che qualitativo, contenendo i costi.
“Il singolo agricoltore non potrebbe sostenere da solo i costi dell’innovazione tecnologica – ha evidenziato il Direttore Generale di Ersaf Mauro Fasano –. Qui interviene il pubblico che ha il compito e il ruolo di creare partnership strategiche con i privati per fornire servizi a settori come l’agricoltura”.
Il nuovo hub prevede un laboratorio di test e sperimentazione delle tecnologie più all’avanguardia applicate all’agricoltura, come una flotta di droni di ultima generazione in grado di produrre mappe termiche per individuare fitopatologie o stress idrico delle piante nelle coltivazioni, generare modelli 3d e pianificare interventi mirati e sensori per la fenotipizzazione in serra e per l’acquisizione di parametri ambientali. I dati elaborati da questi monitoraggi permettono di raccogliere informazioni preziose che possono essere riutilizzate su scala più ampia per efficientare i costi e le risorse in campo agricolo. L’obiettivo è quello di dare vita a un vero e proprio Centro di formazione al servizio degli agricoltori.