La Lombardia promuove l’ortoterapia, finora sperimentata in alcuni enti

Iniziato nelle Commissioni l'iter del progetto di legge (nella foto la Fondazione Sissa di Moglia)

Stare a contatto con la natura e coltivare le piante produce effetti benefici sulla salute fisica e psicologica, tanto che negli Stati Uniti e in diversi paesi europei si stanno diffondendo centri specializzati dove praticare l’ortoterapia, attività sperimentata con successo anche all’istituto dei Tumori e al Niguarda di Milano, alla scuola agraria del Parco di Monza e alla Fondazione Sissa di Moglia (Mantova). Sulla base di tali esperienze positive ora la Regione Lombardia intende promuovere la coltivazione di orti riabilitativo-terapeutici (definendone le caratteristiche) e valorizzare il profilo professionale dell’esperto in orti e giardini del benessere, figura indispensabile ai fini del raggiungimenti dei risultati attesi.

“L’attività a contatto con la natura -si legge nella relazione del progetto di legge ora in discussione nelle Commissioni- riduce o può addirittura dimezzare l’uso di analgesici e altri farmaci generici, contrastando stress e depressione. Diversi e numerosi sono gli effetti positivi sulla salute e nella pratica del giardinaggio, in particolare, vengono stimolati tutti i cinque sensi. Per quanto riguarda la sfera riabilitativo-terapeutica gli obiettivi che possono essere efficacemente perseguiti riguardano le persone con disagi e disabilità oppure con storie di marginalità e svantaggio”.

Le strutture di riferimento in Italia, come detto, sono l’Istituto dei Tumori di Milano, dove è stata realizzata una terrazza terapeutica, l’hospice dell’ospedale Niguarda di Milano, dove è stato ideato il Giardino del vento e della luce, la Fondazione Pietro Sissa di Moglia (Mantova) col suo giardino Alzheimer e le diverse aiuole rialzate dove gli ospiti possono partecipare a progetti di ortoterapia, la scuola agraria del Parco di Monza, che cura  un progetto riabilitativo di ortoterapia cui partecipano giovani provenienti dai servizi di salute mentale. Da segnalare inoltre che alcuni tribunali e carceri minorili prevedono questa terapia con il coinvolgimento di molti anziani come volontari e di figure professionali tra le quali terapisti della riabilitazione e agronomi. In Italia, dove esiste dal 2014, l’Associazione Italiana di Ortoterapia, un altro caso esemplare è presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove i piccoli pazienti possono prendersi cura di una pianta.