Nuove regole per il finanziamento delle scuole materne paritarie non comunali

Stanziati 12 milioni all’anno per il triennio 2023-2026: contributi in crescita del 50% rispetto al triennio precedente

Il Consiglio regionale a larga maggioranza (con soli due astenuti) ha approvato i nuovi criteri di assegnazione dei contributi alle scuole materne paritarie non comunali ai sensi della legge regionale n. 19/2007 “Norme sul Sistema educativo di Istruzione e Formazione” che riconosce la funzione sociale delle scuole dell’infanzia paritarie, ne sostiene l’attività mediante un proprio intervento finanziario, integrativo rispetto a quello comunale ed a qualsiasi altra forma di contribuzione prevista dalla normativa statale, con l’obiettivo di contenere le rette a carico delle famiglie.
Il provvedimento interessa circa 1300 realtà che ospitano circa 87.000 piccoli alunni dai 3 ai 6 anni pari al 50% di tutti i bambini che frequentano una scuola materna in Lombardia.

L’importo complessivo delle risorse stanziate dalla Regione per il triennio in corso è di 12 milioni di euro all’anno comprensivi dei contributi mirati agli alunni portatori di handicap con un incremento del 50% rispetto agli 8 milioni stanziati nel triennio precedente. Vengono inoltre snellite le procedure per ottenere il contributo che non passerà più da un bando ma verrà erogato in automatico a tutte le scuole materne censite dal sistema scolastico regionale.

“Si tratta – ha dichiarato illustrando il provvedimento il relatore Matteo Forte (FdI) – di un’iniziativa di grande rilevanza che va nella direzione di assicurare a tutte le famiglie lombarde la possibilità di usufruire del servizio educativo della scuola materna anche in quei Comuni (un terzo di tutti i Comuni della Regione) privi di una scuola materna comunale o statale. Inoltre il contributo va indirettamente ad alleviare l’entità delle rette pagate dalle famiglie e quindi non si configura in alcun modo come aiuto di Stato. I nuovi criteri prevedono l’applicazione di un coefficiente più alto per le scuole più piccole in modo che l’entità del contributo sia proporzionalmente più alta. Sono davvero lieto – ha concluso Forte – che l’Aula abbia recepito lo spirito del provvedimento e lo abbia votato a larghissima maggioranza.”

Intervenendo a sostegno del provvedimento l’Assessore all’Istruzione e Formazione Professionale Simona Tironi ha sottolineato il fatto che pur in un bilancio regionale improntato all’austerità e ai risparmi, la Giunta ha trovato le risorse per aumentare il finanziamento riconoscendo il grande valore sociale ed educativo che le scuole materne paritarie non comunali svolgono specialmente nelle zone più disagiate della regione.

In virtù di un emendamento proposto da Paolo Romano (PD) e votato dall’Aula con il parere favorevole della Giunta, sono esclusi dal provvedimento solo gli enti espressamente a scopo di lucro.
Oltre a Paolo Romano nel dibattito sono intervenuti Pietro Macconi (FdI), Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva), Giacomo Zamperini (FdI) e Silvia Scurati (Lega), esprimendo tutti pieno apprezzamento per il progetto di delibera.  In sede di dichiarazione di voto sono intervenuti inoltre Fabrizio Figini (Forza Italia) e Luca Marrelli (Lombardia Ideale).