Oggi si celebra la Giornata internazionale della Montagna

Al Palamonti di Bergamo dalle ore 17 i giovani raccontano le proprie esperienze montane su sentieri e rifugi

Si celebra ogni anno l’11 dicembre. E’ la Giornata internazionale della Montagna, istituita vent’anni fa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un omaggio alle terre alte che quest’anno, a Bergamo, verrà declinato con un occhio rivolto al futuro.

Oggi infatti al Palamonti, sede del CAI orobico, dalle ore 17 si terrà un convegno all’interno del quale sarà tracciato un bilancio del progetto che, nell’anno della Capitale della Cultura, ha visto le sezioni e le sottosezioni del CAI di Bergamo e Brescia promuovere durante l’estate per favorire la frequentazione della montagna da parte dei giovani. Un’iniziativa nata per diffondere i valori di sostenibilità e cultura montana del progetto “Save the Mountains” grazie al contributo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia che nel 2020 aveva approvato la legge a sostegno e supporto delle montagne lombarde.

Obiettivo del progetto: incoraggiare i giovani under 35 a diventare ambasciatori degli stessi valori lungo il Sentiero dei Laghi che collega Lario, Sebino e Benaco toccando le province di Lecco, Bergamo e Brescia. Un “percorso–museo” a cielo aperto lungo 230 chilometri che da Lecco si snoda attraverso le valli bergamasche e bresciane lungo sentieri costellati di ostelli e rifugi.
Sui 200 candidati che hanno partecipato al bando, 180 hanno beneficiato del voucher che consentiva di alloggiare in mezza pensione presso uno dei rifugi situati lungo il percorso. Molti dei partecipanti questa sera saranno presenti al Palamonti per raccontare la loro esperienza e condividere le emozioni provate e vissute.

“E’ compito e dovere di tutte le istituzioni promuovere e sostenere la gente che in montagna vive e lavora –sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani-: il Consiglio regionale ha approvato una legge che istituisce la Giornata lombarda delle Montagne con l’intento di supportare in modo più incisivo il nostro grande patrimonio montano, consapevoli che dobbiamo garantire un futuro alle nostre sentinelle montane, a cominciare da chi tiene aperti gli alpeggi e i rifugi che svolgono un ruolo insostituibile di presidio. Con un pensiero particolare rivolto soprattutto ai giovani, che sempre più numerosi stanno riscoprendo la bellezza di lavorare e fare impresa in montagna”.
“La montagna è metafora di vita –
gli fa eco il Presidente della Commissione regionale per la tutela e la valorizzazione dei territori montani Giacomo Zamperini– e per i giovani è l’occasione per costruire relazioni concrete, al di fuori della vita virtuale che spesso vivono ogni giorno. Un percorso che costa fatica, ma che aiuta a crescere”.
“L’iniziativa è stata assolutamente positiva –
sottolinea infine il Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza Jacopo Scandella– e non a caso stiamo già pensando di rifinanziare il capitolo a bilancio incrementando le risorse. Senza questa iniziativa, molti giovani non avrebbero avuto modo di conoscere i nostri rifugi e le nostre montagne. E’ stato un po’ come buttare un seme che siamo sicuri saprà dare buoni frutti in futuro”.