“La Commissione si è fatta parte diligente nel mettere attorno a un tavolo i rappresentanti degli enti locali per un confronto assolutamente costruttivo e positivo, nella consapevolezza che Pedemontana è una infrastruttura strategica e importantissima per tutto il territorio regionale. Abbiamo così potuto ascoltare esigenze trasversali con l’auspicio che si giunga a giusti compromessi, tenendo presente l’obiettivo che questa grande opera venga utilizzata bene e a beneficio del maggior numero possibile di cittadini lombardi”.
È quanto ha dichiarato il Presidente della Commissione Territorio Jonathan Lobati (FI), al termine delle audizioni di Sindaci e rappresentanti delle Province di Como e di Monza Brianza, presenti anche gli Assessori regionali alle Infrastrutture Claudia Terzi e all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi.
Sono intervenuti i Consiglieri regionali Alessandro Corbetta (Lega), Gigi Ponti e Angelo Orsenigo (PD) e Paola Pizzighini (M5Stelle).
L’incontro era stato richiesto dai Sindaci di 14 Comuni (Lazzate, Arosio, Bovisio Masciago, Lentate sul Seveso, Bregnano, Mariano Comense, Cantù, Misinto, Carugo, Novedrate, Cermenate, Rovellasca, Cogliate, Vertemate con Minoprio) che hanno condiviso un documento con a tema il pedaggiamento della tratta B2, che “solleva preoccupazioni sia per l’impatto economico sugli utenti abituali sia per l’impatto ambientale e viabilistico nei territori interessati”, chiedendo pertanto di prevedere “un criterio equo nell’applicazione di eventuali misure di esenzione o agevolazione”.
Il documento considera, inoltre, opportuno “uno studio di fattibilità che quantifichi l’impatto economico sul Piano Economico Finanziario della infrastruttura e l’eventuale aggravio sul bilancio della regione dei seguenti possibili interventi/correttivi: (i) universale gratuità della tratta B2; (ii) totale e/o parziale esenzione del pedaggio, con la precisazione che l’ipotesi sub (ii) sia riservata ad utenti abituali, con o senza differenziazioni basate sulla tipologia del veicolo”.
Infine, ribadisce il documento, occorre “che eventuali misure di esenzione e/o agevolazione siano eque e basate su criteri che tengano conto degli indirizzi legati all’abitualità dell’utilizzo dell’infrastruttura, indipendentemente dalla residenza anagrafica oltre che delle specificità del territorio direttamente interessato dalla trasformazione del tratto B2 della superstrada Milano-Meda in autostrada a pagamento”.
Quasi tutti i Sindaci dei 14 Comuni hanno preso la parola nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche il Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca, il Presidente della Provincia di Monza Brianza Luca Santambrogio, il Consigliere della Provincia di Monza e Brianza Alessandro Rossini, i Sindaci di Barlassina, Cesano Maderno e Seveso.
Al termine l’Assessore regionale Terzi ha ricordato che la prima convenzione sulla Pedemontana – che non è un’autostrada regionale ma una infrastruttura derivante da una concessione statale – risale al 1990 e già allora il pedaggiamento era un punto fermo. La politica tariffaria risponde perciò a un piano finanziario stabilito a suo tempo e rispetto al quale Regione non ha competenza.
Regione, ha aggiunto Terzi, è invece intervenuta per finanziare gli interventi di compensazione ambientale, in un’ottica di ascolto dei territori che prosegue e proseguirà, tant’è che già a gennaio verrà convocato in Regione il Tavolo di confronto con gli enti locali. Sarà quella la sede per puntualizzare e definire nel dettaglio nuove proposte da sottoporre a Pedemontana, come per esempio un aggiornamento dello studio sull’impatto del traffico o su una politica tariffaria che tenga conto dei frequent users.
Elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco e situazione dei passaggi a livello
In una successiva riunione sono stati ascoltati in audizione dirigenti di RFI, di Trenord e della Camera di Commercio di Como Lecco e di Meta srl sul tema dell’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco e sulla situazione dei passaggi a livello nel lecchese. L’incontro era stato richiesto dal Consigliere Giacomo Zamperini (FdI) per fare il punto su tempi, costi e stato di avanzamento degli interventi infrastrutturali, che nel lecchese tra strade e ferrovie riguardano progetti per circa un miliardo di euro.
“Era giusto confrontarsi assieme su alcune perplessità sollevate dal territorio e dai comitati dei pendolari per trovare un modo concreto di migliorare una progettualità ambiziosa e necessaria che crea però alcune preoccupazioni di fronte ai due anni di lavori ed agli inevitabili disagi che ne conseguiranno. – ha dichiarato Zamperini – La parte pedemontana del territorio ha bisogno di maggiore autonomia rispetto al Milano-centrismo ferroviario e l’elettrificazione della Como–Lecco è un’occasione concreta per invertire questa tendenza. Non possiamo restare fermi: chiederò al tavolo di lavoro istituito dalla Camera di Commercio Como-Lecco di ritrovarci già a gennaio, con tutti gli stakeholder, per definire priorità chiare e condivise, formulando un documento da trasmettere a RFI e Trenord con le richieste del territorio”.
Nel corso della riunione è intervenuto, con richieste di approfondimento su alcuni aspetti delle opere, anche il Consigliere Gianmario Fragomeli (PD), che ha manifestato preoccupazione per le criticità che interesseranno il territorio tra Lecco e Bergamo in concomitanza con l’apertura dei cantieri e la chiusura di transiti importanti.