Povertà sanitaria: raccolta farmaci in Consiglio regionale

Christian Garavaglia e Patrizia Baffi: “Attuazione concreta della nuova legge”

Milano, 18 dicembre 2025 – Una postazione dedicata alla solidarietà ha accolto oggi i Consiglieri regionali ed i dipendenti del Consiglio regionale della Lombardia: presso l’area dei tornelli di uscita da Palazzo Pirelli, è attiva l’iniziativa di raccolta medicinali realizzata in collaborazione con il Banco Farmaceutico per sostenere le realtà assistenziali e caritative del territorio.
Questa iniziativa rappresenta una prima attuazione concreta dello spirito della nostra legge sulla povertà sanitaria, legge che abbiamo approvato all’unanimità in Aula a fine novembre -ha sottolineato Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia e relatore del provvedimento-. Siamo orgogliosi che la Lombardia sia la prima regione in Italia a dotarsi di una legge specifica dedicata al recupero dei medicinali: vedere i principi della norma tradursi immediatamente in azioni solidali all’interno della nostra istituzione è il segnale che siamo sulla strada giusta per sostenere chi è in difficoltà”.

La legge valorizza e sostiene le attività solidali di recupero e donazione di farmaci non scaduti, che sono frutto di eccedenze di produzioni o farmaci, inutilizzati e non più utili per i cittadini che ne fanno dono.

La postazione, presidiata da un volontario del Banco Farmaceutico e da un farmacista, fornisce informazioni e chiarimenti a chi intende contribuire alla raccolta.
Il coinvolgimento diretto del personale del Consiglio è un esempio di sussidiarietà e partecipazione” afferma Patrizia Baffi, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale. “Con questa legge abbiamo creato una cornice normativa unica nel Paese per promuovere le attività solidali e il recupero di medicinali, dei beni sanitari invenduti o inutilizzati. Oggi non raccogliamo solo medicinali, ma diamo sostanza a un modello lombardo di lotta allo spreco e contrasto alla povertà sanitaria che mette al centro la dignità della persona e il lavoro prezioso di enti come il Banco Farmaceutico”.