Question time: sanità, infrastrutture e assistenza tra i temi discussi

L'Assemblea regionale ha trattato 8 interrogazioni e 2 interpellanze

Question time Consiglio regionale sanità assistenza infrastrutture

Nella seduta di oggi il Consiglio regionale, presieduto da Federico Romani, ha svolto il question time. Di seguito una sintesi del dibattito in Aula.

Budget per le prestazioni di soccorso – bando AREU
AREU sta definendo un modello economicamente sostenibile per la gestione delle 223 postazioni per l’emergenza sanitaria, riservandosi una nuova valutazione tecnica delle offerte, talvolta molto superiori alle risorse a disposizione, prevedendo criteri omogenei e coerenti con il servizio, tenendo anche conto della diminuzione di volontari, da sempre pilastro dell’attività, che costringe al ricorso a figure stipendiate”. Così l’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha risposto al quesito della Consigliera Miriam Cominelli (PD) in merito al bando AREU per l’affidamento del servizio di soccorso sanitario extraospedaliero in forma continuativa, in cui è stato chiesto a tutte le Associazioni di volontariato di rivedere i preventivi al ribasso, in seguito alla mancanza di risorse per la copertura.
Il nodo centrale, come confermato dallo stesso Assessore, è il gap di 44,8 milioni di euro tra le risorse disponibili (ovvero quanto speso nel 2025, € 105.045.181) e i costi stimati dalle Associazioni per il 2026 (secondo i preventivi presentati in sede di selezione i costi complessivi sarebbero pari a 160.940.882 euro).
Bertolaso ha confermato che “AREU ha chiesto una rielaborazione formale dei preventivi con l’obiettivo di ricondurre le stime entro parametri omogenei e coerenti”. Parallelamente la procedura di aggiudicazione è andata avanti ed è, infatti, in fase conclusiva: 209 lotti sui 250 previsti sono stati assegnati, 41 lotti restano temporaneamente non assegnati, 10 sono andati deserti e 31 con offerte non compatibili. Dopo lo scorrimento delle graduatorie e all’interlocuzioni, “entro dicembre – ha assicurato l’Assessore Bertolaso – procederemo a riassegnare i lotti che sono ancora deserti, verificando puntualmente la congruità delle offerte, rimanendo fondamentale il ruolo del volontariato ma in un quadro economico trasparente, coerente e sostenibile”.

Possibili criticità riguardanti la tutela della salute e integrità della filiera alimentare della carne
Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Nicola Di Marco, chiede quali accertamenti immediati siano stati svolti da ATS Val Padana e quali ne siano gli esiti circa le condotte potenzialmente dannose per la salute denunciate dall’inchiesta giornalistica condotta dalla trasmissione “Report” riguardanti un macello situato nella provincia di Mantova. Secondo la ricostruzione giornalistica le operazioni avrebbero comportato lo scongelamento di carni già scadute, la rimozione manuale della parte deteriorata e ossidata, procedendo poi a una nuova confezione con etichette con date di scadenza diverse, non veritiere. Il materiale video acquisito mostrerebbe, inoltre, come tali operazioni siano state svolte in maniera sistematica, suggerendo non il comportamento isolato di un singolo operatore ma, qualora confermato, un vero e proprio metodo produttivo irregolare, strutturato e ripetuto nel tempo. A tale scopo l’interrogazione chiede anche se siano state predisposte azioni straordinarie per il contrasto alla contraffazione e per fugare dubbi riguardo la filiera della carne. Il comparto carni è di primaria rilevanza economica per la Lombardia e coinvolge direttamente la salute pubblica.
Nella sua riposta l’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha confermato che secondo quanto attestato dal Distretto veterinario di ATS Val Padana, “intervenuto in maniera tempestiva”, lo stabilimento eseguiva il “riconfezionamento” e la commercializzazione con nuove etichette per pet food, “attività non autorizzate”. “Il 23 ottobre scorso – ha precisato Bertolaso -, in collaborazione con i NAS, si è proceduto al blocco della merce, circa 181 tonnellate di carne, riducendo poi le attività alla sola macellazione ed inviando notizia di reato alla Procura. Sono in fase di adozione ulteriori sanzioni e controlli”.
Delusione per la mancanza di un quadro di controlli preventivi è stata espressa dal Consigliere Di Marco.

Avvio dei lavori presso la RSD “Papa Giovanni XXIII” di Piario (BG)
Risolvere il contratto con l’azienda aggiudicataria e procedere con nuovo affidamento, slittando il completamente dei lavori a fine ottobre 2026. Oppure proseguire con il vecchio affidatario, rivedendo i prezzi per evitare eventuali nuovi contenziosi, fissando la presentazione del progetto esecutivo entro il mese in corso, l’avvio dei lavori per fine gennaio la chiusura a metà settembre 2026. Sono due le strade che l’ATS Bergamo può percorrere, come dichiarato dall’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, rispondendo a un question time a firma di Michele Schiavi (FdI), sui lavori di ristrutturazione della RSD “Papa Giovanni XXIII” di Piario (BG).
A causa del ritardo nell’avvio dei lavori, le attività sono state temporaneamente spostate dallo scorso mese di giugno presso un padiglione della Fondazione Carisma di Bergamo. Uno spostamento che, oltre al trasferimento degli ospiti (32 persone con disabilità intellettiva grave, che necessitano di supporti ad alta intensità), ha comportato un disagio significativo per i circa 50 dipendenti della struttura e le famiglie degli stessi utenti. A tutt’oggi ATS Bergamo non ha fornito indicazioni precise sulla ripresa dei lavori, situazione che ha generato incertezza e preoccupazione tra amministratori, operatori e famiglie. ”ATS Bergamo ha presidi e strumenti normativi a tutela dell’interesse pubblico e per garantire il completamento dell’opera. Mi impegno personalmente a controllare il rispetto del cronoprogramma della soluzione che verrà adottata”, ha assicurato l’Assessore Bertolaso.

Iniziative per il rilancio delle politiche vaccinali sul territorio regionale
I Consiglieri del Patto Civico, Michela Palestra e Luca Paladini, hanno chiesto in un question time di conoscere quali azioni la Giunta intende intraprendere per rilanciare sul territorio regionale l’adesione alle politiche vaccinali, con particolare riferimento alla campagna antinfluenzale per gli over 65, a quella antimorbillo e anti-papilloma virus.
Secondo i dati riportati nel documento, sulla campagna vaccinale antinfluenzale, al 24 novembre 2025, risultavano sottoposti a profilassi 1,9 milioni di cittadini (circa 80mila cittadini in più rispetto al 2024), ma l’adesione degli over 65 risulta ancora troppo bassa (circa il 35% contro il 75% raccomandato dall’OMS). Le vaccinazioni anti Covid nella campagna 2025 coprono solo 259.000 lombardi, ma particolarmente preoccupante è la copertura riguardante il morbillo, soprattutto per la copertura degli adulti, molti dei quali non hanno avuto accesso, per ragioni anagrafiche, alla vaccinazione obbligatoria. Il morbillo può provocare complicanze gravi e nel 2025 si sono registrati 79 casi in Lombardia, 38 a Milano. Infine, anche la profilassi contro il Papilloma virus ha registrato percentuali di copertura migliorabili. Per contrastare la cosiddetta “esitazione vaccinale”, alimentata da disinformazione e teorie complottiste diffuse sul web e sui social, i firmatari hanno sottolineato la necessità per la Giunta di rilanciare azioni informative e comunicative.
Regione Lombardia è già impegnata con determinazione sia nei programmi di vaccinazione sia in quelli di immunizzazione”, ha confermato l’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, che ha rivendicato la posizione di avanguardia di Regione Lombardia nella lotta alla infezione sinciziale “che ha portato il governo centrale, dopo alcune criticità a confermare uno stanziamento di 300 milioni per i prossimi tre anni a livello nazionale, a dimostrazione della nostra autonomia scientifica”. Oltre agli open day vaccinali contro influenza e Covid (“al 30 novembre si erano vaccinate 2  milioni di persone, dato che fa ben sperare per il raggiungimento del target di 3mlioni di dosi”), alle attività di formazione ed informazione con i MMG e i PLS, la strategia regionale punterà su campagne di sensibilizzazione per target, coinvolgendo le farmacie di servizio anche nell’erogazione dei vaccini per il Papilloma virus, i richiami per il Tetano, la Difterite e la Pertosse da effettuare ogni dieci anni. “Nel 2026 è, inoltre, prevista anche l’attivazione di un portale unico per la prenotazione delle vaccinazioni, il ricorso alle tecnologie e la realizzazione di video con l’AI anche per operare nelle campagne di controinformazione”, ha annunciato l’Assessore Bertolaso.

Mancato utilizzo di fondi FNA destinati ai Progetti di Vita Indipendente
La Consigliera Lisa Noja (Italia Viva) ha sollevato il caso del mancato utilizzo da parte di Regione Lombardia dei fondi per l’annualità 2021 destinati ai Progetti di Vita Indipendente (PRO.VI), pari a 581.986,97 euro, che dovranno ora essere restituiti allo Stato. Il mancato utilizzo del 29% dei fondi PRO.VI 2021, secondo la firmataria, ha evidenziato una criticità gestionale che ha penalizzato persone con disabilità e potenziali beneficiari lombardi. Nel suo question time, la Consigliera Noja ha chiesto se siano state richieste formalmente alle ATS le motivazioni di tale mancata spesa e se la Giunta regionale conosca le risorse che lo Stato assegnerà con il nuovo Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2025-2027, al momento non ancora ancora approvato. L’interrogazione ha chiesto anche come Regione intenda programmare e monitorare l’impiego dei fondi per garantirne la piena utilizzazione e favorire il maggior numero possibile di PRO.VI.
L’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini ha confermato il mancato utilizzo di una parte dei fondi, spiegando che “i fondi non stati utilizzati sia per la limitata disponibilità di persone da avviare alla vita indipendente sia alle difficoltà a garantire la sostenibilità e la continuità dei servizi. Anche grazie all’azione di Regione Lombardia è stata superata la fase sperimentale dei PRO.VI, che sono stati inseriti come interventi strutturali dei LEPS – ha ricordato Lucchini –. Siamo in attesa del nuovo Piano triennale che deve coordinarsi sia con la riforma della disabilità sia con la riforma della legge sugli anziani. Dallo scorso mese di febbraio, Regione Lombardia partecipa ai Tavoli tecnici impegnandosi in modo fattivo per un cambiamento che soddisfi le reali esigenze, come ad esempio la delibera approvata ieri (lunedì ndr) in cui finanziamo con 860mila euro progetti che prevedono l’inclusione dell’assistente personale, da noi inserito in legge”.
Prima di intervenire in Aula, l’Assessore Lucchini, insieme all’Assessore Simona Tironi, alla DG Welfare e ad alcuni Consiglieri aveva incontrato le organizzazioni sindacali in merito alla riforma della disabilità su cui Lucchini ha confermato l’impegno nel perseguire obiettivi di vita indipendente.

Canoni delle concessioni idroelettriche
Il tema dei canoni delle concessioni idroelettriche è stato al centro del question time promosso da Jacopo Scandella (PD). Secondo quanto riportato nel documento a sua firma, è emerso che una quota dei canoni dovuti dai concessionari non sia stata effettivamente versata e che siano ancora pendenti una serie di ricorsi con i quali i concessionari hanno contestato la quantificazione del canone dovuto. L’interrogazione ha chiesto quale sia l’importo dei canoni ancora eventualmente dovuti dai concessionari e, in particolare, quando verranno pubblicati gli esiti delle gare indette per le concessioni “Codera Ratti” e “Dongo”. Infine, è stato domandato cosa intenda fare Regione Lombardia per l’eventuale indizione di altre gare per l’assegnazione delle concessioni scadute.
La Lombardia, con circa 759 impianti installati, è la prima regione italiana per potenza idroelettrica, pari a 5.624 MW, mentre risultano in Lombardia venti concessioni di grande derivazione idroelettrica scadute in regime di prosecuzione temporanea e cinquanta concessioni in atto.
Nella sua riposta, il Sottosegretario Mauro Piazza ha confermato l’avvio della procedura unica di valutazione, cui sono pervenute 5 offerte per la “Codera Ratti” e 6 per la “Dongo” che saranno sottoposte alla RUP. “Nuove gare saranno indette nel 2026”, ha dichiarato Piazza.
Nella replica, Scandella ha dichiarato che dalla lettura delle tabelle fornite da Piazza “risultano oltre 200 milioni di euro di canoni non pagati negli ultimi quattro anni. Un dato che merita una grandissima attenzione”.

Gratuità sulla tratta Pedemontana Lombarda B2/Milano – Meda
Il tema della gratuità sulla tratta B2 della Pedemontana Lombarda, la Milano-Meda, è stata al centro del question time posto dal Consigliere Gigi Ponti (PD). L’introduzione di un pedaggio ha, infatti, sollevato forti preoccupazioni tra cittadini e amministratori locali. Si teme che il traffico si riversi sulle strade ordinarie, come Comasina e vecchia Valassina, aggravando la congestione e l’inquinamento atmosferico, già elevato in Monza e Brianza. Inoltre, i Consigli provinciali di Monza e Brianza e di Como hanno approvato mozioni contrarie al pedaggio, così come numerosi Consigli comunali. Sono state raccolte e depositate quasi 10.000 firme per chiedere un incontro con Regione Lombardia. Ulteriori 1.017 firme sono state consegnate a novembre 2025 per ribadire la richiesta di eliminare quella che viene percepita come un’ingiusta tassa. L’interrogazione ha voluto conoscere quale indirizzo politico Regione Lombardia intende dare alla concessionaria in merito al previsto pedaggiamento della tratta B2/Milano-Meda, se è previsto un esonero o una scontistica.
Nemmeno se si volesse sarebbe possibile per Regione Lombardia garantire la gratuità del pedaggio, in quanto già inserito nella convezione con il concessionario. La modifica, che non è teoricamente esclusa, andrebbe però incontro ad un complesso iter autorizzativo. Comunque, occorre anche rispettare il superamento del massimo di contribuzione pubblica e la Direttiva UE per gli aiuti di Stato. Tra le ipotesi c’è la previsione di agevolazione per i frequent user, così come introdotto in via sperimentale per le Tangenziali di Varese e Como”, ha replicato l’Assessore alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Terzi, che ha comunque ricordato che la quantificazione della scontistica sarà oggetto del Tavolo aperto su Pedemontana.

Chiusura dei fondi non più operativi gestiti da Finlombarda
Secondo il testo presentato dai Consiglieri del gruppo Misto, Massimo Vizzardi e Luca Ferrazzi, una Delibera di Giunta regionale ha approvato nel 2025 la chiusura di nove fondi specifici, ritenuti ormai privi di utilità, originariamente gestiti da Finlombarda a S.p.A., come anche già richiesto dalla Corte dei Conti. Questa operazione ha comportato il rientro di risorse nel bilancio regionale per l’annualità in questione. È stato chiesto, quindi, all’Assessore competente di chiarire l’ammontare delle risorse derivanti dalla chiusura dei fondi e le finalità cui saranno destinate.
Nella sua riposta, l’Assessore al Bilancio e Vice Presidente della Giunta, Marco Alparone, ha confermato il rientro di somme anche significative, in ottemperanza alla Corte dei Conti. A seguito del monitoraggio dei fondi, la chiusura di 9 linee “ha portato quest’anno nell’Assestamento 2025, un rientro di 5 milioni, cui si sono aggiunti ulteriori 9 milioni che in parte vanno a coprire il Bilancio di previsione per la quota mancante e in parte andranno in avanzo libero”, ha spiegato l’Assessore Alparone.

Chiusura notturna del Pronto soccorso oftalmico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano

La Consigliera Paola Pizzighini (M5Stelle) ha chiesto di conoscere le cause che hanno portato alla decisione di chiudere, nella fascia oraria notturna, il Pronto Soccorso Oftalmico di Milano e come si intenda garantire la continuità del servizio di emergenza-urgenza oftalmica a tutela del diritto alla salute dei cittadini, specie in una città metropolitana come Milano ove si rischia un sovraccarico per i pronto soccorso generalisti. Secondo l’esponente pentastellata “tale situazione rischia di compromettere il principio di universalità, accessibilità e prossimità delle cure, oltre a gravare ulteriormente sui pronto soccorso generalisti o favorire il ricorso a strutture private”.
L’Assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha motivato la decisione della rimodulazione oraria del PS oftalmico sui dati di accesso che vedevano solo una quota minima di accessi in codice giallo. “La copertura notturna impegnava personale già carente, allungando i tempi di attesa durante il giorno La riorganizzazione ha permesso una riduzione dei tempi medi di attesa, un abbattimento degli abbandoni e un miglioramento delle condizioni di lavoro con la conseguente assunzione di nuovo personale, garantendo la continuità assistenziale e il trattamento delle emergenze”, ha spiegato Bertolaso.

Criticità del trasporto pubblico in seguito all’interruzione del servizio ferroviario tra Lecco e Colico
Il servizio di autobus tra Lecco e Colico rappresenta la continuazione della linea ferroviaria interrotta a causa di lavori programmati. Questa la premessa su cui si è basato il Consigliere Gian Mario Fragomeli (PD) chiedendo all’Assessore competente di chiarire quale sia la procedura prevista per raccordare eventuali ritardi degli autobus con la partenza dei treni. La richiesta ha riguardato anche la valutazione delle interferenze con i lavori stradali legati ai Giochi olimpici di Milano–Cortina e l’applicazione delle regole indicate per tutte le linee gestite da Trenord.
Nella sua riposta, l’Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, ha promesso una coerente rimodulazione del servizio per garantire in futuro la riduzione dei disagi sulle reti oggetto di cantieri su infrastrutture esterne al servizio ferroviario.