Sindrome di Hunter: lunedì 21 luglio al Bicocca Stadium un gol per Filippo

Anche quest'anno torna “Game for Filippo”, quadrangolare per raccogliere fondi per Filippo Traldi, un bimbo colpito da una malattia genetica rara

Il calcio è sinonimo di divertimento, passione e competizione, ma è anche un contenitore di storie capace di entrare in empatia con il pubblico, di strappare un sorriso, una lacrima, un ricordo o un’emozione. Capace di costruire speranze. ‘Game for Filippo’ è proprio questo: è l’occasione per conoscere la storia del piccolo Filippo, un bambino che sta affrontando un viaggio lungo e faticoso con molto coraggio. E io il 21 luglio scenderò in campo per provare a dare a Filippo una vita ‘normale’, come quella di tutti i bambini”.

Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani questo pomeriggio a Palazzo Pirelli ha presentato la terza edizione di “Game for Filippo”, un triangolare benefico di calcio (a ingresso libero) organizzato dal Panathlon Club di Milano in collaborazione con l’Us Aldini per raccogliere fondi per finanziare le cure per il piccolo Filippo Traldi che sta lottando contro una rarissima malattia genetica.

L’evento è in programma lunedì 21 luglio al Bicocca Stadium di Milano (in viale Sarca 205). Il calcio d’inizio è previsto per le ore 19.
Tre le squadre che scenderanno in campo: la squadra dell’Associazione Pro Tetto di Milano, una rappresentativa del Consiglio regionale della Lombardia e la squadra dell’Associazione Amici di Filippo.
Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuta anche il Sottosegretario regionale allo Sport Federica Picchi, che ha sottolineato la vicinanza dell’istituzione regionale a questa iniziativa lodandone lo spirti e la valenza benefica e solidale.

Filippo Traldi è un bambino di sei anni figlio di Stefano, socio del Panathlon Club di Milano. Filippo è affetto da mucopolisaccaridosi di tipo 2 (MPS 2) o sindrome di Hunter, una malattia genetica regressiva a causa della quale il corpo non produce l’enzima che serve a ripulire le cellule dalle tossine che quotidianamente si accumulano nel nostro corpo, portando le cellule nel giro di qualche anno al collasso e quindi a morte certa. L’unica cura oggi esistente è una terapia enzimatica sostitutiva (ERT), che è in grado solo di rallentare il regresso, ma non di guarire. L’aspettativa di vita dei malati di MPS 2 è tra i 10 e i 18 anni.
Filippo, seguito dal team dell’Ospedale San Gerardo di Monza che lo sta seguendo nella terapia enzimatica sostitutiva sin dall’agosto del 2022, nel 2023 è stato sottoposto per la prima volta a una terapia sperimentale della durata di sei mesi al Benioff Children’s Hospital a Oakland, in California, uno dei quattro ospedali al mondo – tre negli Usa e uno in Brasile – in cui viene somministrata una cura specifica contro la sindrome di Hunter. Filippo è stato il primo paziente europeo ammesso al programma dell’ospedale californiano.