Contrasto alla violenza alle donne e aiuto alle vittime: le iniziative in corso

La Relazione del Comitato Paritetico di Controllo e valutazione sull'attuazione della legge regionale in materia

Nel corso del 2023 i 50 Centri Anti Violenza della Lombardia hanno preso in carico 5810 donne, con un incremento rispetto all’anno precedente del 4%. E’ questo uno dei dati riportati dalla Relazione biennale al Consiglio regionale sull’attuazione della legge su prevenzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza. Il documento, redatto dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, è stato presentato oggi in Commissione “Sociale”, presieduta da Emanuele Monti (Lega). Per quanto riguarda l’attività complessiva delle iniziative antiviolenza i dati definitivi si riferiscono al 2022, quando erano state 3414 le chiamate al Numero 1522 Anti Violenza e Stalking  da parte di donne, il 52,8% delle quali vittime di violenza, mentre gli accessi femminili ai Pronto Soccorso, con segnalazioni di violenza sempre nel 2022, erano stati 3018.

“Sono numeri che preoccupano -ha detto la relatrice Paola Bulbarelli (FdI)- che tuttavia esprimono una realtà parziale. Il sistema delle reti assistenziali infatti, per quanto diffuso e attivo su tutto il territorio, riesce a intercettare soltanto una parte del bisogno”. Le azioni di Regione Lombardia riguardano interventi a 360 gradi che si occupano di tutti gli aspetti della problematica e coinvolgono anche ATS e Aler. Oltre al Numero Anti Violenza e ai Centri Anti Violenza, esiste anche la rete delle Case Rifugio (strutture di ospitalità che hanno raggiunto il numero di 118). I servizi mettono a disposizione delle donne un supporto assistenziale, psicologico, sanitario ai quali si aggiunge, laddove necessaria, anche l’assistenza legale gratuita. A tale proposito nell’ultimo biennio di formazione è stato raggiunto il numero di 699 avvocati formati. E’ previsto anche un sostegno agli orfani di femminicidio e alle vittime dei crimini domestici. “Le iniziative sono tante -ha commentato Paola Bocci (PD)- ma occorre investire molte più risorse”.