Confronto tra la Commissione Territorio e la TEB (Tramvie Elettriche Bergamasche) sull’andamento dei cantieri della Linea T2: questa mattina la Commissione presieduta da Jonathan Lobati (Forza Italia) ha incontrato il Presidente di TEB Filippo Simonetti e l’Amministratore Delegato Gianni Scarfone presso la sede dell’azienda a Ranica (BG).
Jonathan Lobati ha definito la nuova infrastruttura “un progetto strategico per la mobilità della città di Bergamo, della Valle Brembana e della Valle Imagna. Il tema della mobilità oggi è strategico per garantire alle città e ai territori di continuare a crescere. È una sfida che dobbiamo affrontare senza paletti ideologici, ma percorrendo soluzioni concrete ed efficaci. Dobbiamo immaginare un nuovo sistema di mobilità, senza dubbio più sostenibile che, però, garantisca alle nostre imprese di continuare ad essere competitive e ai cittadini di muoversi liberamente in città e nella regione. In questo percorso è centrale l’ascolto dei territori, la capacità di coinvolgere i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le imprese nelle scelte e nella definizione delle priorità perché è chiaro che i cantieri per realizzare un’opera come questa comportano indubbiamente disagi per il territorio. Al termine dei lavori, però, le difficoltà si trasformeranno in un’opportunità importante per contribuire a costruire un sistema di mobilità sostenibile. Il progetto della nuova Linea T2 si sta muovendo in questa direzione”.
La Linea T2 da Bergamo a Villa d’Almè attraversa cinque Comuni (Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Almé e Villa d’Almé) e interessa una popolazione di oltre 240 mila abitanti. Il completamento dell’opera è al 50% e la nuova Linea T2 inizierà il proprio servizio a partire dall’estate del 2026.
“La nuova tramvia è un’opera che saprà valorizzare le relazioni e le attività locali, non solo nel suo servizio quotidiano, ma anche nel modo in cui queste aree saranno attraversate – ha sottolineato il Presidente di TEB Filippo Simonetti -. Le Linee T1 e T2 propongono un approccio differente all’interno di una mobilità condivisa, capace di offrire una pluralità di soluzioni: la nuova tramvia migliorerà il trasporto pubblico all’imbocco della Valle Brembana, suggerendo un modello sostenibile e integrato nel paesaggio che attraversa”.
Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato di TEB Gianni Scarfone ha fatto il punto sull’andamento del cantiere: “I lavori di predisposizione delle infrastrutture e di completamento delle opere lungo gli oltre 11 chilometri della linea stanno procedendo come da cronoprogramma e sono già stati avviati i primi interventi relativi all’armamento tramviario e degli impianti di linea. Siamo in linea con la programmazione dei lavori ed operiamo perché il completamento dell’opera avvenga nei tempi previsti di giugno 2026”.
Gianni Scarfone ha, inoltre, sottolineato l’importanza della copertura finanziaria dell’opera che prevede un investimento complessivo di 225 milioni di euro, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da Regione Lombardia, dal Comune di Bergamo, dalla Provincia di Bergamo e dagli altri Comuni interessati dal tracciato con il supporto del Consorzio BIM: “In questa fase siamo impegnati insieme al Comune di Bergamo per ottenere dal MIT risorse integrative per poter far fronte alla copertura dei maggiori costi di investimento e TEB nelle prossime settimane aprirà un confronto con l’Agenzia del TPL e l’Assessorato Regionale ai Trasporti affinché siano resi disponibili i 4,5 milioni annui necessari per la copertura dei costi di esercizio per l’avvio del servizio tramviario. La realizzazione della T2 e la attivazione del nuovo servizio tramviario nel 2026 sono un tassello importante di un più ampio disegno strategico che, grazie agli impegni messi in atto da Ministero, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo, collocherà sempre di più il nostro territorio in uno scenario orientato ad un modello di mobilità sostenibile coerente con le prospettive di innovazione del nostro Paese e dell’Europa”.
Il percorso si snoda su un tracciato di 11,5 chilometri: nel primo tratto urbano, condivide il tracciato e le tre fermate esistenti (Bergamo FS, Borgo Palazzo e San Fermo) della Linea T1, mentre dalla nuova fermata Bronzetti, d’interscambio tra le due linee tramviarie, la T2 prosegue lungo il tracciato della vecchia ferrovia della Valle Brembana, dismessa nel 1966.
Tutto il tracciato è a doppio binario con l’esclusione del breve tratto della galleria Ramera a Ponteranica, che è oggetto di uno specifico intervento di riqualificazione strutturale.
Si stima che, una volta a regime, la nuova Linea T2 comporterà una riduzione di 26 milioni di chilometri annui percorsi dai veicoli privati che corrispondono a un “taglio” del 10% del traffico.
Lungo la Linea T2 è prevista la costruzione di un nuovo deposito, situato in prossimità della fermata Petosino, che servirà per il ricovero, la pulizia e la manutenzione dei tram.
Il Centro di Controllo Operativo di Ranica, già sede, deposito e officina della Linea T1, rimane il cuore operativo di entrambi i servizi tramviari.
Sono previste 17 fermate: 9 a Bergamo, 2 a Ponteranica, 2 a Sorisole, 2 ad Almè, 2 a Villa d’Almè. Il progetto prevede la predisposizione di 2 ulteriori fermate collegate agli interventi di riqualificazione urbanistica nelle aree dell’ex Reggiani a Bergamo e dell’Ex Gres a Ponteranica – Sorisole. Saranno, invece, 23 gli attraversamenti a raso, tra stradali e pedonali. Il tempo di percorrenza da Bergamo a Villa d’Almè sarà di 30 minuti.
Il servizio sarà garantito da 10 nuovi tram con una capacità massima di 281 passeggeri che si integreranno ai 14 della Linea T1, per una flotta complessiva di 24 tram che potranno viaggiare su entrambe le linee.
La velocità massima sarà di 70 km/h, mentre nel tratto tra Ponteranica e Bergamo sarà di 50 km/h che scenderanno a 15 km/h in prossimità degli attraversamenti stradali.
Il servizio sarà previsto dalle ore 6.00 alle ore 21.30 con possibilità di estensione della fascia oraria serale. Nell’ora di punta, con i tram occupati all’80% si stimano circa 15.000 passeggeri al giorno e corse ogni 6/7 minuti (che passeranno a una frequenza di 15 minuti nelle ore di morbida). Il servizio prevede 150 corse e 1.700 km percorsi al giorno, per un totale di circa 500.000 km/anno e, a regime, oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri trasportati l’anno.
Saranno realizzati 7 parcheggi di interscambio per un totale di 513 posti auto. I parcheggi si troveranno in prossimità delle fermate Bergamo De Gasperi, Bergamo S. Antonio, Ramera, Paladina, Almè Volta, Villa d’Almè Mazzi e Villa d’Almè.
Importante anche il dossier delle compensazioni ambientali. In programma anche una pista ciclabile nel tratto San Fermo-Villa d’Almè lunga 10 chilometri, in connessione con le reti ciclabili esistenti e inserita nel piano strategico per la mobilità ciclistica. Il percorso ciclabile consentirà un accesso alternativo alle fermate e un collegamento con i centri urbani attraversati dalla linea tramviaria.
Al termine dei lavori, lungo la nuova Linea T2 saranno piantati 925 alberi e arbusti. Nel dettaglio, a fronte di 285 piante abbattute, ne saranno piantate 478 tra tigli e querce, oltre a 447 arbusti.
Oltre al Presidente Lobati, hanno partecipato i Consiglieri regionali Davide Casati (PD), Alberto Mazzoleni (Fratelli d’Italia), Simone Negri (PD), Luigi Ponti (PD), Ivan Rota (Forza Italia), Jacopo Scandella (PD) e Michele Schiavi (Fratelli d’Italia).
Al termine dell’incontro i Consiglieri della Commissione Territorio hanno percorso tutta la linea per fare il punto sull’andamento dei cantieri.