Tra cruciverba e rebus, la Settimana Enigmistica arriva a 91 anni

E’ tra i periodici italiani più conosciuti. La Settimana Enigmistica è stata pubblicata quasi ininterrottamente per 91 anni, sospesa solo due volte durante

E’ tra i periodici italiani più conosciuti. La Settimana Enigmistica è stata pubblicata quasi ininterrottamente per 91 anni, sospesa solo due volte durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oltre 4600 numeri dal 23 gennaio del 1932, quando nacque in un piccolo appartamento preso in affitto a Milano. Fu il Conte Giorgio Sisini a crearla, portando in Italia, partendo proprio dal capoluogo lombardo, la moda per i giochi linguistici tanto in voga nella società viennese degli anni Trenta, che aveva avuto modo di frequentare grazie anche alla donna che sarebbe diventata sua moglie.
Un giornale in bianco e nero di sedici pagine che costava 50 centesimi di lire e che conteneva parole crociate, rebus, passatempi, vignette e spazi umoristici.
Fu amore a prima vista tra il periodico e i lettori del Bel Paese, che ne aspettavano l’uscita per testare le proprie conoscenze di cultura generale e le loro capacità logico matematiche.
Una fiamma che è rimasta accesa per generazioni e che tuttora brilla, rinvigorita dai vari enigmisti che si sono cimentati a “far impazzire” i lettori, costruendo, giorno per giorno, settimana per settimana, cruciverba per cruciverba, la storia della Settimana Enigmistica.
Fedele sempre a stessa: ne sono prova la conservazione, in questi 91 anni, della storica veste grafica, solo marginalmente ritoccata, e da sempre l’assenza di pubblicità. Allo stesso tempo “moderna”, come ci tengono a sottolineare da Piazza Cinque Giornate, attuale sede del periodico, considerato capostipite e modello delle pubblicazioni italiane di enigmistica.
Una vera e propria icona, che ha camminato al passo coi tempi: nel 1995 ha accompagnato il debutto del “Mese Enigmistico” e dal 2014 propone la sua versione digitale attraverso una app intuitiva, facilmente utilizzabile con un tablet.
Per qualcuno un passatempo, per altri un vero e proprio rito settimanale: parole crociate, giochi, quiz e grattacapi, curiosità e barzellette. Oggi la Settimana Enigmistica, prima per fondazione e diffusione e che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, come si legge in calce alla copertina a seconda dei numeri, è un giornale di 48 pagine. Esce il giovedì in edicola, nei supermercati e on line. Si presenta colorata (blu, verde o rosso, cambiando di settimana in settimana) con uno schema di parole crociate e la foto, ogni volta diversa, di un personaggio del mondo dello spettacolo, dello sport, della musica, del teatro o del cinema: di solito un uomo nei numeri pari e una donna sui numeri dispari.
Il colore fu introdotto sperimentalmente nel 1995, diventando stabile nel 2000, e dal 2021, precisamente dal numero 4645, per i giochi particolarmente difficili, venne scelto di contrassegnarli con un quadrato rosso.
Nella sua lunghissima e fortunata vita, restano celebri i complessi schemi di Pietro Bartezzaghi e il quiz della Susy come anche le barzellette “Le ultime parole famose” e i concorsi dedicati ai lettori. Oltre che con le tradizionali parole crociate, crittografate o a schema libero, ci si può divertire con rebus, passatempi come “Che cosa manca?” o “Aguzzate la vista”. Ci sono inoltre le curiosità di storia e attualità: “Forse non tutti sanno che…” e i quiz di cultura generale “Vero o falso?”. Più recente è stata infine l’introduzione del sudoku, popolare gioco di logica, comparso la prima volta nel 2005.