Federico Romani: “L’informazione è l’arma con cui possiamo combattere i “venditori di fumo digitali”. Non dobbiamo stancarci di ripetere ai cittadini: denunciate, denunciate, denunciate”
Milano, 30 giugno 2025 – Il rischio di subire una truffa o un tentativo di truffa è oggi sempre più frequente per chiunque abbia uno smartphone, una mail o un accesso alla rete. Un rischio che negli ultimi anni è aumentato per l’uso di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Con pesanti ripercussioni sulla nostra vita quotidiana e, più in generale, sul sistema economico. Se ne è parlato questa mattina a Palazzo Pirelli nel convegno “L’evoluzione del fenomeno delle truffe nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale”, promosso dal Corecom Lombardia.
“Le organizzazioni criminali sfruttano i ‘bug’ digitali, approfittando della digitalizzazione dei servizi finanziari, dell’uso sempre maggiore dei pagamenti elettronici e della maggiore esposizione degli utenti ai rischi online – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani, aprendo i lavori -. È, pertanto, necessario un intervento deciso e coordinato tra istituzioni, banche e autorità: un approccio integrato che combini misure tecniche e normative, investendo in strumenti di protezione e prevenzione. Però tecnologie e protocolli d’intesa rischiano di non bastare. È necessario, prima di tutto, un cambio di passo culturale, aiutando i cittadini a riconoscere le truffe e fornendo loro strumenti di supporto per difendersi”.
Federico Romani ha messo in evidenza alcuni numeri che danno la dimensione di come il fenomeno rischia di diventare una vera emergenza sociale ed economica. Nel 2024 sono stati 18.714 i casi di truffe online con un incremento del 15% rispetto al 2023 (Dati Polizia Postale). Negli ultimi tre anni agli italiani è stato sottratto oltre mezzo miliardo dai “ladri digitali”, con un aumento del 30% nel solo 2024 (Dati Fabi -Federazione Autonoma Bancari Italiani).
In Lombardia, in particolare, circa 2,1 milioni di cittadini, pari al 21% della popolazione, sono stati vittime di una truffa online. La cybercriminalità ha sottratto ai lombardi oltre 47 milioni di euro nel 2024, pari a una media di 128mila euro al giorno (Dati Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale).
Il fenomeno è destinato a crescere per l’aumento dell’uso di strumenti digitali da parte delle organizzazioni criminali, in particolare dell’intelligenza artificiale che, secondo alcune stime, nei prossimi quattro anni occuperà il 60-70% del “mercato” delle frodi.
“Le truffe digitali – ha sottolineato il Presidente Romani – sono uno dei reati più odiosi: la persona raggirata, soprattutto se anziana e, quindi, più fragile, è doppiamente vittima perché subisce un danno economico, magari perdendo i risparmi di una vita, ma anche perché può andare incontro a forme di depressione a causa del senso di colpa di essere caduta nel raggiro. La conseguenza è che, spesso, le vittime per paura o vergogna non denunciano. L’informazione è l’arma con cui possiamo combattere i “venditori di fumo digitali”. Non dobbiamo stancarci di ripetere ai cittadini: denunciate, denunciate, denunciate”.
“Oltre alle normative già esistenti c’è un provvedimento dell’Agcom che ha deliberato un filtro anti-spoofing. Le normative sono indispensabili, ma ci muoviamo in un ambito internazionale per cui i truffatori si trovano spesso all’estero e non sono sottoposti alla legislazione italiana e ai regolamenti dell’Agcom: è quindi importante che l’utente sappia riconoscere una truffa dai messaggi certificati. Non bastano le leggi, non basta il filtro, occorre anche una maggiore consapevolezza dell’utente per ridimensionare questo fenomeno. A livello europeo, infine, sarebbe utile una collaborazione tra tutte le Autorità di Garanzia delle Comunicazioni per agire in maniera comune con gli operatori telefonici” ha dichiarato il Presidente del Corecom Lombardia Cesare Gariboldi.
Su questo fronte è intervenuta l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Agcom con un provvedimento volto a fermare le chiamate proveniente da call center illegali e che prevede un piano in due tappe: il 19 agosto scatterà il blocco per le chiamate dall’estero che mascherano numeri fissi italiani, il 19 novembre si agirà sui numeri su rete mobile. Le nuove regole puntano a contrastare proprio lo «spoofing»: l’inganno fa sì che chi riceve la chiamata veda sul display un numero italiano, mentre in realtà la telefonata proviene da una centrale estera.
E sul contrasto al telemarketing la Commissione sui Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati sta discutendo un progetto di legge, in collaborazione con l’Agcom, che mira a tutelare le imprese, i lavoratori del settore e i consumatori attraverso l’individuazione e la definizione di una misura tecnica che le agenzie di telecomunicazioni saranno obbligate ad adottare.
Secondo il Comitato regionale Consumatori e Utenti Lombardia le truffe più diffuse sono quelle bancarie (phishing, vishing) che colpiscono la fascia 65/70 anni con una minore alfabetizzazione. Seguono le truffe da investimento (finto trading on line) che riguardano soprattutto uomini dal reddito medio-alto nella fascia 35/55 anni e quelle sentimentali e i ricatti (romance scam, revenge porn) che coinvolgono donne tra i 40/55 e minori tra i 14/17 anni.
In chiusura del convegno gli esponenti delle Forze dell’Ordine hanno sottolineato come le truffe non sono solo reati patrimoniali ma vanno ad incidere sulla vita delle persone, soprattutto anziani, che vivono situazioni di vergogna ed isolamento anche dai propri familiari. Hanno poi concluso con una serie di suggerimenti che dovrebbero essere divulgati a tutte le fasce d’età: dall’educazione digitale all’attuazione dell’autentificazione a due livelli, dall’evitare di diffondere i proprio dati personali a diffidare dalle mail con richieste urgenti e particolarmente convenienti.
Dopo i saluti del Presidente Romani e del Presidente del Corecom Cesare Gariboldi, è intervenuto l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Guidesi.
Il convegno si è sviluppato in due panel. Nel primo (“La normativa in materia di telemarketing selvaggio e truffe telefoniche: stato dell’arte legislativo e profili giuridici in materia”), dedicato alla normativa relativa al telemarketing aggressivo e alle truffe telefoniche, sono intervenuti i deputati Fabio Raimondi (componente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) e Eliana Longi, firmatari della proposta di legge n.1316 in discussione in Parlamento, l’avvocato Eligio Marazzoli e in collegamento la Vice Presidente del Corecom Marianna Sala.
Al centro del secondo panel (“Le diverse forme del fenomeno truffaldino: identikit della vittima di truffa, casi pratici e rimedi”), invece, casi pratici e soluzioni. Hanno portato il loro contributo il Tenente Colonnello Giovanni Colletti, Comandante della Sesta sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano, il Luogotenente Domenico Faugiana, Comandante della Stazione Carabinieri Milano Duomo, il Vice Presidente del Comitato Regionale Consumatori e Utenti Lombardia Davide Zanon e Michele Rillo, Chief of Staff & External Affairs Director di Iliad.
L’evento è stato moderato da Veronica Cella, Componente del Corecom Lombardia.