Una proposta di legge al Parlamento per le discariche sui confini tra regioni

Illustrato in Commissione il testo. Vice Presidente Pase (Lega): “Il nostro obiettivo è sollecitare il Parlamento a varare una norma nazionale”.

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– Le nuove autorizzazioni per impianti di discarica entro i 10 chilometri dai confini regionali dovranno essere oggetto di intese tra le Regioni coinvolte. E’ quanto previsto dalla proposta di legge al Parlamento, promossa da Alessandra Cappellari, Consigliera Segretaria dell’Ufficio di Presidenza, e da altri Consiglieri della Lega, illustrata oggi nella seduta della Commissione Ambiente, presieduta da Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale).
Il testo, presentato dal Vice Presidente della Commissione Riccardo Pase (Lega), intende promuovere una maggiore cooperazione interistituzionale tra Regioni per garantire un miglior coordinamento tra amministrazioni nella localizzazione degli impianti di discarica nelle aree di confine.
Il nostro obiettivo è sollecitare il Parlamento a varare una norma nazionale per la localizzazione delle discariche nelle aree di confine – ha illustrato il Vice Presidente Pase. In Lombardia già applichiamo a tutela del territorio un fattore di pressione per valutare l’idoneità dell’insediamento, ma questo criterio non è applicato nelle zone di confine con le altre regioni. Per questo chiediamo che tali percorsi autorizzativi dovrebbero essere oggetto di intese tra le Regioni”.
Saranno esclusi dal divieto solo i progetti preventivamente conclusi con un accordo interregionale.

Lo strumento della proposta di legge al Parlamento è il veicolo più corretto per incidere su problematiche molto avvertite dai territori – ha spiegato Alessandra Cappellari -. Il nostro intento è anche quello di coinvolgere le altre Regioni nelle buone prassi già attuate in Lombardia a tutela dell’ambiente, della salute pubblica e in uno spirito di leale collaborazione tra istituzioni, superando logiche unilaterali e prevenendo conflitti tra Regioni. Ritengo, inoltre, che sia necessario un confronto che confluisca in accordi interregionali per regolamentare tutte quelle decisioni e percorsi che possono avere conseguenze sui territori di una regione limitrofa che, quindi, deve essere coinvolta e poter dare le proprie indicazioni a riguardo”.

Secondo il testo presentato, gli accordi saranno aggiornati con cadenza almeno quinquennale e dovranno fondarsi su criteri condivisi di localizzazione, su valutazioni ambientali e sanitarie congiunte e su una programmazione coordinata. Sarà, inoltre, garantito l’adeguamento della programmazione alle esigenze territoriali, alle innovazioni tecnologiche e ai mutamenti normativi.

L’illustrazione di questo progetto di legge certifica l’attenzione della Commissione a un tema, quello delle discariche nelle aree di confine interregionale, che tocca la quotidianità di molti cittadini – ha sottolineato il Presidente Cantoni -. La materia è di rilevanza sovraregionale: se il Governo dovesse recepire il progetto di legge parlamentare, quest’ultimo varrà su tutto il territorio nazionale, ponendo quindi la nostra Regione come capofila di una nuova normativa, utile per definire criteri maggiormente chiari e puntuali”.

Il progetto non comporta oneri per la finanza pubblica e agli adempimenti previsti si provvederà avvalendosi delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.

Secondo l’ultima relazione di ARPA Lombardia, le discariche attive in Lombardia che hanno smaltito rifiuti nel 2022 sul territorio regionale sono 25 di cui:
• 11 discariche per rifiuti inerti
• 12 discariche per rifiuti non pericolosi
• 2 discariche per rifiuti pericolosi.
Complessivamente i rifiuti smaltiti nel 2022 sono stati pari a 2.737.553 tonnellate, di cui la maggiore quantità è stata smaltita nelle discariche di rifiuti inerti (1.456.653 tonnellate), seguite dalle discariche per rifiuti non pericolosi (778.319 tonnellate) e quelle dei rifiuti pericolosi (138.580 tonnellate).