Crisi industriali nel Mantovano, le richieste della Commissione per il rilancio del territorio

Milano, 27 ottobre 2016 – Inserire il territorio di Mantova nelle cosiddette “aree di crisi industriale non complessa”. E’ questa la sollecitazione che parte dalla Commissione Attività Produttive, presieduta da Pietro Foroni (Lega Nord), anche sulla scorta della proposta di Risoluzione sollecitata da Andrea Fiasconaro (M5S). Alla luce della perdita di oltre 760 posti di lavoro negli ultimi dieci anni (considerando solo le grandi aziende) e delle ricadute negative della crisi del polo chimico-industriale, la Commissione ha formalizzato le proprie preoccupazioni e richieste in un documento ufficiale indirizzato all’assessorato regionale allo Sviluppo Economico.

Il Decreto ministeriale del 2016 prevede criteri troppo stringenti rispetto alle reali esigenze del territorio lombardo – spiega il Presidente Foroni – Noi non solo non vogliamo pregiudicare la candidatura dei sette ambiti già indicati, ma sollecitiamo una seria riflessione sulla candidatura di Mantova. In alternativa ci rivolgeremo alla Regione perché intervenga con risorse proprie”.

La eventuale candidatura consentirebbe alle imprese del territorio di candidarsi per ottenere cofinanziamenti in una logica di bando a sportello, in base a criteri che saranno definiti dal Mise. In

Sul territorio lombardo vi sono sette SLL candidabili alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complessa, ossia quelli di  Sondrio; Albino; Clusone; Darfo Boario Terme; Sannazzaro De' Burgondi; Stradella; Asola.

 

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Massimiliano Capitanio

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