Estensione del vaccino HPV alla popolazione maschile
Estendere anche alla popolazione maschile la possibilità di vaccinazione gratuita anti-HPV, il papilloma virus umano. E’ quanto chiede alla Giunta una mozione approvata oggi a larga maggioranza. Il documento, presentato dal Consigliere Segretario Daniela Maroni (Lista Maroni), illustra dettagliatamente i numeri del fenomeno e gli esiti delle ultime ricerche in materia. L’impegno chiesto al governo regionale è l’avvio di una campagna vaccinale gratuita per i ragazzi di 11-12 anni, la vaccinazione gratuita su richiesta per i ragazzi nati tra il 2001 e il 2003, una compartecipazione alle spese per la vaccinazione degli uomini fino ai 26 anni. “L’ampio sostegno riscontrato oggi dimostra l’estrema sensibilità di tutto il Consiglio su un tema troppo a lungo trascurato – spiega la relatrice, Daniela Maroni – Con questa mozione vogliamo avviare una forte campagna di sensibilizzazione ma soprattutto di informazione e prevenzione”. “E’ importante sostenere l’estensione del vaccino anche ai ragazzi – ha aggiunto la Vice Presidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi, –perché si sana una lacuna. Ho fatto inoltre inserire un emendamento che chiede un impegno anche per le sedicenni, come fanno già diverse altre regioni, attraverso la chiamata attiva e la gratuità dell’erogazione. Abbiamo posto più volte il tema anche per quanto riguarda l’estensione della copertura femminile”.
Candidatura Unesco per “La Civiltà dell’Acqua”
Sostegno da parte del Consiglio regionale alla candidatura del progetto “La civiltà dell’acqua in Lombardia” al riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco. E’ la richiesta contenuta nella mozione, primo firmatario Carlo Malvezzi (NCD), che sottolinea come il riconoscimento possa servire a diffondere la cultura della risorsa acqua. “La nostra è una delle regioni più ricche d’acqua in Europa – ha sottolineato Malvezzi – Il fattore acqua in ogni territorio, ma in particolare in Lombardia, costituisce la via fondamentale per lo sviluppo di una civiltà e del suo sistema economico. Dall’anno 1000 in poi, con un lavoro paziente e straordinario, si è andata a costituire la civiltà dell’acqua che ha reso le terre fertili e più sicure e incentivato l’economia”. Il documento, approvato in Consiglio, esorta dunque la Regione a proseguire nel suo impegno, profuso insieme all’associazione di consorzi Urbim (Unione Regionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti fondiari per la Lombardia), “a favore della valorizzazione delle risorse produttive, ambientali e culturali”. Durante il dibattito è intervenuta anche l’Assessore Cristina Cappellini, che ha spiegato che “Regione Lombardia ha intrapreso una forte e articolata politica per la bonifica, operando con URBIM (Unione Regionale Bonifiche, Irrigazioni e Miglioramenti fondiari) e i Consorzi di bonifica e di irrigazione, oltre che stanziato ingentissimi finanziamenti: 215 milioni di euro con il PSR 2007-2013 che, con l’aggiunta di altri 20 milioni a carico dei Consorzi, hanno permesso di attuare 285 progetti per difendere il territorio, irrigare le campagne, intervenire sui danni del terremoto”. In Lombardia esistono 97 grandi manufatti idraulici e irrigui, 40.000 km di canali, rogge e navigli, oltre 1.500 fontanili.
Furti di biciclette
Approvata a maggioranza dal Consiglio la mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo per inserire nel disegno di legge di riforma del Codice della strada, attualmente in discussione al Senato, un articolo che obblighi i costruttori di biciclette ad apporre sui telai un numero di identificazione, che sarà poi inviato al sistema informativo del Dipartimento dei Trasporti. “L’obiettivo – ha spiegato il primo fimartario Maria Teresa Baldini (Fuxia People) – è quello di identificare le biciclette mettendo in atto tutti quegli accorgimenti necessari perché siano rese riconoscibili e individuabili”.
DDL Scuola
Far valutare dagli uffici legislativi, in tempo utile per l’eventuale presentazione della pregiudiziale di incostituzionalità (termine il 13 settembre) alcuni aspetti della riforma del sistema scolastico, divenuta legge nel luglio scorso. E’ l’invito rivolto alla Giunta dalla mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle, primo firmatario Paola Macchi, che è stata approvata con 55 voti favorevoli e 10 contrari. Nel documento si lamenta la violazione della sfera di competenza delle regioni e si sofferma in particolare sulla chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici. “Abbiamo chiesto alla Lombardia – ha detto Macchi – un segnale forte per bloccare un DDL che demolisce la libertà di insegnamento, disintegra la continuità didattica, ed è discutibile dal punto di vista costituzionale”. Per l’Assessore Valentina Aprea “posto che debbano essere dimostrate eventuali lesioni di diritti costituzionali, abbiamo deciso di dare il nostro voto favorevole perché riteniamo utile un’ulteriore valutazione tecnica per constatare l’effettiva pertinenza dei temi trattati ai fini di un ricorso dinanzi alla Corte costituzionale”.
Ecoreati
Via libera all’unanimità alla mozione del Patto Civico che, emendata in Aula, invita la Giunta a intervenire in Commissione Ambiente in occasione di una audizione per una informazione periodica sulle azioni di monitoraggio, contrasto a reati ambientali e recupero delle aree interessate da sversamento di rifiuti nelle acque lombarde. Come ha spiegato Silvia Fossati (prima firmataria) i reati ambientali sono circa 80 al giorno e corrispondono a un giro di affari illegale di 1,4 miliardi di euro nel 2015.
Accorpamenti volontari aree protette
Il Consiglio chiede alla Giunta di proseguire con la riorganizzazione degli enti gestori delle aree protette, sostenendo anche le scelte volontarie degli enti stessi. Lo chiede la mozione proposta dal PD e presentata da Agostino Alloni che il Consiglio ha approvato all’unanimità. Con il documento si prevedono inoltre incentivi ad hoc. La rete lombarda dei Parchi copre oltre 450.000 ettari di territorio e interessa più di 500 Comuni. La mozione evidenzia anche la necessità di attivare procedure regionali per l’accesso a bandi europei.
Farmaco anti-Epatite C
E’ stata approvata, con la sola astensione di due consiglieri, la mozione di cui è primo firmatario l’assessore Mauro Parolini (NCD) che chiede alla Giunta di autorizzare l’erogazione e la somministrazione del farmaco Sofosbuvir Sovaldi in almeno un presidio di tutte le Aziende Ospedaliere della regione.
La mozione trae spunto dalla stima delle associazioni di malati di Epatite C, che calcolano che il virus sia venuto a contatto con il 3% della popolazione e che almeno un milione siano i pazienti portatori cronici. Inoltre l’attuale distribuzione del farmaco su base regionale non è omogenea sul territorio lombardo, ed è opportuno che i pazienti abbiano accesso al farmaco nella struttura in cui sono curati.
Emergenza profughi, rinviata mozione
Le mozioni abbinate relative all’emergenza profughi presentate da Fratelli d’Italia e Lega Nord sono state rinviate su richiesta della Giunta e dell’assessore alla Sicurezza, Simona Bordonali, al fine di consentire agli uffici regionali di completare gli approfondimenti sulle richieste contenute nel testo.
“La Giunta regionale –ha detto in Aula Riccardo De Corato (FdI), motivando la richiesta di rinvio della trattazione della mozione- ha pienamente soddisfatto le richieste della nostra mozione con cui avevamo chiesto di mettere a disposizione dei sindaci lombardi, che non intendono adempiere all’accoglienza imposta dalle prefetture, l’avvocatura regionale. Nella mozione 495 chiedevamo infatti di ‘studiare la possibilità di una class action contro il governo per dire no all’accoglienza incontrollata dei migranti’: l’approfondimento che la giunta ha programmato di fare è proprio quello che avevamo chiesto. Serve infatti uno studio per capire le giuste modalità con cui muoversi, visto che l’argomento è molto complesso e riguarda tre istituzioni, Governo, Regione e Comuni. E’ una class action senza precedenti”.
Ritirata infine la mozione presentata da Fabio Pizzul (PD) per garantire sostegno economico alle case di accoglienza per i pazienti provenienti da altre regioni e curati in Lombardia. Questa problematica, che interessa ogni anno oltre 200.000 persone, su proposta diStefano Carugo (NCD) e Fabio Rizzi (Lega Nord), sarà affrontata all’interno della seconda parte della riforma socio-sanitaria, in discussione in autunno in Commissione Sanità.