Immigrazione, Cattaneo: “Se enti locali lasciati

 

Presidente all’OCSE rimarca necessità di un approccio sussidiario
e multilivello per affrontare situazione migranti

 

 

 

 

 

Parigi, 4 novembre 2015“Gli enti locali e regionali rappresentano la ‘barriera osmotica’ per la gestione umanitaria del fenomeno migratorio: se vengono lasciati soli, non possono fronteggiare questa grave crisi umanitaria”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, impegnato oggi e domani a Parigi in occasione del 34° Meeting annuale del Comitato per le Politiche di Sviluppo Regionale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Cattaneo è intervenuto come relatore nella sessione su “Integrazione degli immigrati: le problematiche della governance multilivello” in rappresentanza del Comitato delle Regioni, parlando ai rappresentanti ufficiali dei 34 Paesi membri dell’OCSE e a una decina di altri Paesi invitati tra i quali Russia, Marocco, Giappone e Messico.

 

Cattaneo ha ricordato come, negli ultimi 30 anni, i flussi migratori verso l’Europa siano cresciuti costantemente, passando da 5 milioni negli anni ’80 a quasi 20 milioni nel primo decennio del 2000. “La Lombardia – ha sottolineato il Presidente – è una Regione particolarmente toccata dal fenomeno migratorio. Nel 2014, gli stranieri ammontavano a 1 milione 245 mila, su una popolazione totale di quasi 10 milioni di persone”. Cattaneo ha ricordato come tra il 2001 e il 2014, il numero degli stranieri in Lombardia sia quasi triplicato. “Senza il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati non si può giungere ad una soluzione reale ai bisogni degli immigrati e dei rifugiati – ha aggiunto Cattaneo -. Occorre una migliore politica di cooperazione verso i Paesi di origine e strumenti a supporto delle Regioni e degli enti locali che devono fronteggiare l’emergenza. È necessario un approccio di governance multilivello che attivi, prima di tutto, sinergie tra i vari livelli di governo: l’Unione europea, le amministrazioni nazionali e il livello regionale e locale”.

 

Cattaneo ha rimarcato l’importanza degli aiuti umanitari, invitato i rappresentanti dell’Ocse a distinguere tra immigrati per ragioni economiche, richiedenti asilo e rifugiati.

 

“Gli enti locali e regionali sono in prima linea e sono maggiormente a contatto con questo fenomeno. Serve un approccio sussidiario, perché, quando si parla di integrazione, nessun approccio individualistico può essere anteposto alle differenti esigenze delle comunità locali. Questo richiede necessariamente approcci diversi, metodologie differenti e strumenti su misura. Il Comitato delle Regioni, raccogliendo le istanze degli enti di governo intermedio,  vuole certamente giocare la sua parte”, ha concluso il Presidente.

 

 

 

Nelle prime tre foto allegate alcuni momenti dei lavori OCSE a Parigi, nella quarta foto il Presidente Cattaneo con l’onorevole Lillian Salerno, Vice Sottosegretario per lo sviluppo rurale degli Stati Uniti, Dipartimento Agricoltura.

 

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Valentina Bolis

 

Portavoce Presidente

 

Consiglio regionale della Lombardia

 

Raffaele Cattaneo

 

cell. +39 335 1949523

 

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