Il 2015 del Consiglio regionale: la Riforma della Sanità e tutte le leggi approvate

La legge di grande portata che si può dire abbia caratterizzato il 2015 è la 23 (pubblicata sul BURL dell’11 agosto) che modifica il sistema sanitario della Regione. Con essa si riorganizza la governance sanitaria con l’intento di superare la separazione tra servizi sanitari e servizi socio assistenziali. 
Nell’ambito delle leggi “di sistema”, è stata poi approvata ad ottobre la legge di semplificazione, che incide su ambiti diversi. Snellisce, ad esempio, la normativa relativa ad alcuni aspetti della vendita al dettaglio (ha avuto una certa eco la possibilità introdotta per macellerie e pescherie di preparare “spuntini” per i clienti, senza servizio al tavolo), prevede una gestione unitaria per la navigazione dei navigli, semplifica alcuni aspetti delle norme per la gestione degli ambiti di caccia e pesca, modifica il calcolo dei contributi Isee per le persone di nazionalità non italiana, al fine di controllarne l’effettivo stato di indigenza. La legge incide anche su alcuni aspetti della normativa urbanistica. 
E’ importante ricordare che per la prima volta una Regione ha formalizzato una legge antimafia. Ha la data del 24 giugno, è stata approvata all’unanimità e si intitola: “Norme per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità”. 
Diverse leggi sono state dedicate alla sicurezza in vari ambiti di intervento: la legge 5 sul soccorso alpino in aree impervie, la 6 del 1° aprile sulla sicurezza urbana e la polizia locale, la 7 sul primo soccorso pediatrico, la 33 sulla vigilanza in zone sismiche. Ha fatto molto discutere, ed è tuttora al vaglio del Governo, la legge urbanistica del 3 febbraio sui luoghi di culto, detta anche legge antimoschee. 
Il Consiglio ha messo mano anche al turismo, con una legge – finanziata con 25 milioni nel triennio- che ridisegna il comparto in Lombardia, proponendo un sistema integrato in cui cooperino soggetti pubblici e privati per offrire prodotti e servizi innovativi e di qualità e con un intervento legislativo sui Bed&Breakfast. Un pacchetto di leggi è stato dedicato al commercio (a cominciare dalla legge n.25), prestando attenzione e risorse (legge 26) anche alla “manifattura creativa e tecnologica” che sta prendendo spesso il posto delle tradizionali aziende a vocazione territoriale. Ad aprile è stata approvata anche una legge sul commercio equo e solidale, per garantirne la filiera, a tutela di produttori e consumatori e, a novembre, la 36 sul mondo delle Coop
Un nutrito gruppo di leggi, poi, disciplina aspetti del vivere quotidiano, dall’illuminazione esterna e il risparmio energetico, al diritto per ciascun cittadino ad un cibo adeguato, sostenibile e accessibile, fino alla protezione degli animali da sperimentazione e agli interventi per il lavoro degli assistenti familiari. E ancora, si è legiferato sulla raccolta funghi, norme per i territori montani e disciplinato e sostenuto gli orti didattici e sociali (legge 18). 
A febbraio, è stata votata una legge (la 3) che prevede l’introduzione del voto elettronico nei referendum consultivi. Una parte dell’attività del Consiglio infine è stata dedicata alla ridefinizione dei confini di alcuni Comuni, con accorpamenti e fusioni, e del Parco Adda Nord. In tutto 38 leggi, finora, cui si è accompagnata una intensa attività di orientamento e prospettiva, che è confluita nella discussione di 88 mozioni, 108 ordini del giorno, 22 proposte di risoluzione, nel corso delle 38 sedute consiliari che si sono tenute ad oggi.