Parco nazionale dello Stelvio: alla Lombardia autonomia gestionale

Nuove modalità di gestione per il Parco nazionale dello Stelvio e per la prima volta anche Regione Lombardia assume un ruolo di primo piano.

E’ quanto stabilito dalla legge, approvata oggi a maggioranza, che recepisce l’Intesa sottoscritta l’11 febbraio 2015 da Regione Lombardia con il Ministero dell’Ambiente, il Ministero  Affari Regionali, la Provincia di Trento e la Provincia di Bolzano.

Tra i punti principali del provvedimento, illustrato in Aula dal Consigliere Alessandro Sala(Lista Maroni), la decisione di affidare la responsabilità della gestione agli enti territoriali e la creazione di un Comitato di coordinamento e di indirizzo. Viene previsto inoltre che, in attesa  della revisione dei rapporti finanziari tra Stato e Province autonomele spese di gestione ordinaria della parte lombarda del Parco saranno a carico delle Province autonome di Trento e Bolzano. Con deliberazione della Giunta regionale vengono istituiti, due organismi: la Consulta del Parco, espressione della società civile e degli enti locali, che si esprime sulle politiche di conservazione e sulle strategie di sviluppo del Parco, e il Comitato dei Comuni, i cui compiti sono il piano delle attività, il piano del Parco, il regolamento e le modifiche al perimetro.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Dario Bianchi (LN), Lino Fossati (Lista Maroni), Giampietro Maccabiani (M5S), Michele Busi (Patto Civico), Corrado Tomasi (PD) e il Sottosegretario Ugo Parolo. E’ stato anche approvato un ordine del giorno a firma diStefano Bruno Galli (Lista Maroni) che invita la Giunta a considerare tra i soggetti di cui Ersaf può avvalersi nella gestione del Parco anche i Consorzi forestali ricompresi tra i territori delle comunità montane limitrofe o comprese nel Parco. La legge non comporta oneri di spesa aggiuntivi per il bilancio regionale.

Scheda

Il Parco Nazionale dello Stelvio (istituito nel 1935) si estende a cavallo di Lombardia e Trentino-Alto Adige, tra le Province di Brescia, Sondrio e Bolzano, nell’area che corrisponde ai bacini idrografici del Po e dell'Adige. Lo spartiacque tra i due bacini corre lungo le creste del massiccio dell'Ortles-Cevedale. Il 70% del territorio del parco si trova al di sopra dei 2.000 metri. La foresta occupa quasi un quarto dell'area totale. Ricca e varia la fauna presente all'interno del Parco. Tra i mammiferi: cervo, camoscio, capriolo, stambecco (introdotto nel 1967-68 nell'alta Val Zebrù), marmotta, lepre alpina, martora, ermellino, tasso, scoiattolo, topo quercino. Degli uccelli sono state osservate oltre 130 specie tra cui l'aquila reale, l'astone, la civetta nana, il gallo cedrone, il forcello, la pernice bianca, il francolino di monte, la nocciolaia, il gracchio alpino, il merlo dal collare, la cincia mora.