Filiera agroalimentare: approvata intesa Lombardia- Paesi Baschi

Due milioni di residenti ma soltanto lo 0,8 % di questi, in una regione contrassegnata da un forte sviluppo industriale, lavora in agricoltura. Nei Paesi Baschi i pochi che si occupano di coltivazioni e allevamento sono però particolarmente attivi e votati all'innovazione. Ecco perchè la Lombardia guarda con attenzione a questa realtà iberica, tanto da promuovere un protocollo di intesa, da oggi diventato legge, che codifica una collaborazione nel settore agroalimentare. La nuova legge regionale (relatore Mauro Piazza, NCD) è stata approvata oggi con 33 voti a favore e 17 astenuti.

Il protocollo, che ratifica l'intesa tra Regione Lombardia e Governo della Comunità Autonoma dei Paesi Baschi, fa seguito alla sottoscrizione dell'accordo avvenuta a Milano lo scorso ottobre a Pianeta Lombardia (il padiglione della Regione nel sito Expo) con la consigliera per lo Sviluppo economico e la Competitività del governo basco Arantza Tapia.

Tra gli obiettivi la creazione di un canale diretto tra Lombardia e Paesi Baschi per il potenziamento delle reti di vendita di prodotti legati ai rispettivi territori; il reciproco scambio di informazioni su innovazioni in ambito rurale, agrario e agroalimentare; la condivisione di buone pratiche per l'educazione alimentare attraverso l'utilizzo di prodotti tipici e di qualità nella ristorazione; lo sviluppo di progetti di “filiera corta” per una maggiore presenza di “farmer market” (mercatini dove comprare direttamente dai contadini) e di vendita diretta nelle aziende. Il protocollo era stato ideato dopo una missione dell'assessore all'Agricoltura Gianni Fava a San Sebastian e si inserisce anche nell'ottica della lotta alla contraffazione e alla tutela della qualità dei sistemi agroalimentari di Lombardia e Paesi Baschi, prevedendo specifici impegni anche per quanto riguarda l'innovazione tecnologica e la crescita economica dei due territori.