La testimonianza del Vescovo di Aleppo sul dramma del popolo siriano

“Una testimonianza preziosa e un incontro ricco di contenuti durante il quale ci è stato raccontato delle difficoltà della vita concreta degli uomini e delle donne che vivono ad Aleppo e delle condizioni drammatiche di quelle comunità. L’incontro in quelle terre tra cristiani e musulmani avviene proprio a partire da un bisogno comune e ci si ritrova a condividere le ragioni dell’umanità. Questo è l’insegnamento che possiamo raccogliere anche noi che abbiamo bisogno di capire i motivi su cui possiamo costruire un dialogo con chi è diverso da noi, con chi ha religione, usi e costumi differenti. Il dialogo lo si può ricostruire condividendo i bisogni concreti e riscoprendoci uomini con le stesse necessità e desideri”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo al termine dell’incontro istituzionale tenutosi questo pomeriggio a Palazzo Pirelli con il Vescovo di Aleppo Georges Abou Kahzen, che ha fornito una testimonianza chiara e commovente del dramma siriano.
Non abbiate paura dell’altro –ha detto Abou Kahzenma al tempo stesso mantenete sempre la vostra identità e fate che sia rispettata e riconosciuta, senza permettere agli altri di annullarla e condizionarla: in sostanza predicate l’accoglienza continuando però a essere voi stessi”. Il Vescovo di Aleppo ha ricordato la difficile situazione del suo Paese, dove i profughi costituiscono ormai la metà della popolazione e dove il grande mosaico di culture e religioni che da sempre hanno convissuto pacificamente è stato distrutto dall’avanzata dell’Isis e dal tentativo di imporre lo Stato islamico a discapito di un regime, quello di Assad, giudicato “rigido e duro, ma rispettoso e garante della libertà di espressione e della libera convivenza delle tante minoranze etniche presenti in Siria”. Frate Georges Abou Khazen ha quindi fornito un quadro allarmante della situazione che sta vivendo oggi la città di Aleppo, sotto assedio da quattro anni e dove le istituzioni religiose e cristiane in particolare, cercano di continuare a garantire ai cittadini rimasti il mantenimento dei servizi primari come la disponibilità di acqua e corrente elettrica, distribuendo pacchi alimentari e vestiario e cercando di provvedere anche ad assicurare la formazione scolastica di base e le necessarie cure mediche di prima necessità, di cui c’è un’esigenza sempre maggiore a causa dei continui bombardamenti.
Georges Abou Kahzen, 69 anni, libanese, fa parte dell’Ordine dei Frati Minori della Custodia: dal 2004 è parroco di Aleppo, guardiano del convento francescano della città e Vicario delegato per il Nord della Siria. In precedenza era stato parroco a Gerusalemme e a Betlemme e dall’inizio della guerra in Siria è anche coordinatore degli aiuti raccolti dall’Associazione Pro Terra Sancta.
Questa sera racconterà nuovamente quanto sta avvenendo in Siria durante un incontro pubblico che si terrà alle ore 21 nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli, sul tema “Siria, la terra contesa. La speranza che vive ad Aleppo”. Promosso dal Centro Culturale Milano con il patrocinio dell’Arcidiocesi milanese, l’incontro sarà coordinato dal giornalista Giorgio Paolucci. In apertura interverrà Mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la cultura e l’azione sociale della Diocesi di Milano.
All’incontro in Consiglio regionale, oltre al Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo, erano presenti anche gli Assessori Cristina Cappellini e Luca Del Gobbo, i Vice Presidenti del Consiglio Fabrizio Cecchetti e Sara Valmaggi, la Consigliera Segretaria Daniela Maroni e i Consiglieri regionali Massimiliano Romeo, Carlo Malvezzi, Carolina Toia, Marco Tizzoni, Mario Barboni, Gianantonio Girelli, Fabio Pizzul, Onorio Rosati, Laura Barzaghi, Agostino Alloni, Roberto Bruni e Daniela Mainini.