I temi del lavoro nella prima riunione della Commissione Attività produttive

Confermare e potenziare gli strumenti di sostegno al lavoro esistenti, ma anche concretizzare nuovi progetti per intervenire con efficacia come per esempio un osservatorio permanente sul territorio. Sono queste le principali linee di indirizzo che il Presidente Angelo Ciocca (LN) ha individuato per la Commissione Attività produttive e occupazione, convocata questo pomeriggio per la prima volta dopo la seduta di insediamento.
Una riunione subito operativa considerata l’urgenza della situazione lavorativa in Lombardia. A testimonianza di questa sollecitudine, la presenza dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, che ha fornito una estesa relazione sullo status quo e sulle politiche dei prossimi mesi.

La disoccupazione in Lombardia, nell’ultimo trimestre 2012, ha toccato soglia 7,9%, con un picco del 26,6% per i giovani. In termini assoluti i disoccupati sono 346.000.
Ciocca ha annunciato la necessità di una stretta collaborazione con le altre Commissioni, una attenta vigilanza per la “massima resa” delle risorse messe in campo e strumenti aggiornati per leggere l’andamento del mercato del lavoro e orientare efficacemente le politiche regionali.
Il vicepresidente della Commissione, Salvatore Carlo Malvezzi (PdL), ha auspicato una nuova legge sulla competitività legata alle materie urbanistiche e fiscali, auspicando politiche di premialità e defiscalizzazione, sburocratizzando la logica dei bandi a sostegno delle imprese.
Dai banchi dell’opposizione, Enrico Brambilla (PD) ha auspicato un miglioramento e una riorganizzazione degli strumenti a sostegno dei lavoratori in difficoltà e un incremento delle politiche di valutazione degli strumenti adottati.
Lara Magoni (Maroni presidente) ha posto l’accento sulla necessità di sostenere professionalità specifiche, ad esempio nell’ambito del settore turistico-montano e, in tema di formazione, il collega Marco Tizzoni ha sollecitato attenzione al lavoro delle Afol, in vista di una eventuale soppressione delle Province.
Claudio Pedrazzini (PdL), illustrando l’eccellenza del Parco tecnologico padano di Lodi, ha evidenziato la necessità di spingere su innovazione e tecnologia, integrando il lavoro dei centri per l’impiego con quello di partner privati, mentre Onorio Rosati (PD) ha insistito sulla necessità di politiche finalizzate alla continuità produttiva, chiedendo una relazione sull’uso delle risorse europee e un’azione di monitoraggio sull’efficacia degli strumenti da parte di un soggetto terzo.