Suore uccise, Presidente Cattaneo: “Da loro contributo di carità per chi soffre”

Il Consiglio regionale si è aperto questa mattina con un minuto di silenzio per ricordare il sacrificio delle tre suore uccise a Kamenge in Burundi domenica 7 settembre,  tra le quali – ha ricordato il Presidente Raffaele Cattaneo –  vi era la lombarda Lucia Pulici, originaria di Desio (MB),  che proprio ieri avrebbe compiuto 75 anni , cinquanta dei quali al servizio della congregazione  della Società Missionaria di Maria. 

Nella missione di Kamenge sono state uccise anche Olga Raschietti (di Montecchio Maggiore, Vicenza) e Bernardetta Boggian (di Ospedaletto Euganeo, Padova).
Il sacrificio della vita che è stato chiesto a questa donna – ha detto il Presidente Cattaneo  – ci ricorda la situazione dei religiosi, delle religiose, dei missionari e anche dei laici che con tanti piccoli atti di generosità, mettendo in serio pericolo la loro vita, silenziosamente portano avanti per amore della comunità umana. Il loro è un contributo di carità insostituibile e fondamentale nei confronti di chi soffre: il loro impegno, lontano dalle luci della ribalta, la loro dedita attenzione ai poveri, ai malati, insegni anche a noi oggi, nel nostro quotidiano impegno politico, a non venir meno alle nostre responsabilità soprattutto di fronte alle persone che la nostra società mette ai margini”.
Oggi la pace è fortemente minata dalla violenza e dalla prevaricazione – ha concluso Cattaneo – Sentiamo rumori di guerra anche alle nostre porte. In questa occasione in cui ricordiamo la figura di questa donna, voglio ricordare in questa sede l’importanza di una pacifica convivenza fra i popoli. Il Papa ieri ha auspicato che dal sangue possa nascere un seme di speranza. Raccogliamo le sue parole di fronte a questo martirio. I credo che questo Consiglio regionale, per quanto di sua competenza, debba raccogliere seriamente l’invito a invocare con forza la pace e la cessazione della violenza, mettendo grande impegno, senza scoraggiamenti, affinché la pace non sia solo a parole, ma il lavoro concreto di ognuno di noi”.
L’intero Consiglio regionale, alzandosi in piedi e osservando un minuto di silenzio,  ha voluto esprimere ai familiari di Suor Lucia e delle sue consorelle e alla comunità di Desio la vicinanza e un abbraccio commosso.