Imparare a ricercare: lezioni di metodo per studenti ad ottobre alla Biblioteca consiliare

Riparte  fra pochi giorni, il 10 ottobre,  il calendario delle lezioni di metodo documentale,  organizzate dalla Biblioteca del Consiglio per gli studenti delle superiori, nel quadro  della consolidata attenzione  del Consiglio al rapporto con i giovani. 
Cosa si intende per metodo documentale?  Si tratta dell’acquisizione della capacità di accedere ai documenti, selezionarli, valutare l’attendibilità della fonte, organizzare la sequenza delle testimonianze, stabilire criteri di rilevanza in relazione all’oggetto della propria ricerca. Passaggi che, di fronte  alla mole pressoché  infinita e a volte indifferenziata di informazioni, che  investe il ricercatore 2.0, può risultare difficile condurre correttamente.
Consapevole di quanto siano importanti le basi di un metodo corretto di ricerca, la Biblioteca ha organizzato già nel corso dell’anno scolastico 2013, in collaborazione con i Responsabili della Biblioteca C. Rostoni della LIUC di Castellanza.

L’iniziativa  continua dunque  per l’anno 2014,  con cinque lezioni iniziate ad aprile che si concluderanno a  dicembre.  Il tema sul quale i ragazzi  eserciteranno  il metodo di indagine  è “Sicurezza alimentare ed alimentazione”,  una scelta didattica  che collega lo studio con i temi “caldi” di Expo 2015.
Dopo la prima lezione di ottobre, che coinvolgerà il Liceo di Scienze Applicate Alessandrini di Abbiategrasso, sarà la volta dell’Istituto Tecnico Tosi Busto Arsizio, il  7 novembre e di nuovo dell’Alessandrini, che tornerà nell’aula didattica della Biblioteca il prossimo 5 dicembre.
Per un pubblico più ampio e variegato sono invece pensati i seminari  pubblici: ne sono stati condotti 3 nel corso  degli ultimi mesi del 2013, collegati al Piano delle Ricerche : “Anziani, al lavoro e in salute”, “Ammortizzatori sociali e misure anticrisi”,  “Nuovo welfare per la conciliazione”. 
Molto utile per gli “addetti ai lavori” il seminario sulla WebDewey, il sistema di  Classificazione Dewey interamente utilizzabile sul web,  durante il quale è stata presentata la versione on line della banca dati

Chi usa la biblioteca e come vi si lavora:  le fonti, i documenti, le monografie, ma anche un concreto aiuto per le ricerche
L’utenza della biblioteca si è specializzata negli anni come riferimento per la ricerca e la documentazione interna: nel corso del 2013 gli accessi alla biblioteca sono stati 833, leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, prevalentemente interni ( circa i 4/5 del totale).  Gli utenti esterni sono stati  cittadini che non si sono qualificati in modo particolare (31), studenti (20), membri di associazioni e istituti ricerca (9), seguiti  da liberi professionisti e persone appartenenti a Enti locali.
Significativamente in aumento l’utilizzo della biblioteca da parte del personale politico, dai consiglieri ai collaboratori dei gruppi (valori quasi raddoppiati). Le richieste di consultazione hanno riguardato prevalentemente il materiale monografico (libri e riviste).
Interessante il  valore aggiunto fornito dal reference della  Biblioteca che consiste nel preparare  per l’utenza ricerche intrecciate su diverse banche dati, una sorta di consulenza e tutoraggio per l’integrazione dei diversi piani di indagine e delle  diverse fonti documentali.  
La biblioteca predispone  inoltre , superfluo dirlo,  diverse segnalazioni  e dossier di documentazione tematica, che vengono proposti direttamente ai decisori istituzionali.
Il lavoro di catalogazione documentale  si organizza anche attraverso una pubblicazione tematica,  Biblio.doc. un Bollettino a cadenza periodica e un Focus Ricerche, oltre ad alcune bibliografie tematiche (su Senato e Regioni, su Province e Città metropolitana, per citarne alcune).
La Biblioteca è stata aperta nel 1971 con un patrimonio documentale prevalentemente di carattere giuridico-amministrativo, nella sede di allora del Consiglio, in via Ugo Bassi. Il patrimonio librario contava allora 937 volumi.
Dal 2002 la Biblioteca è intitolata  agli avvocati Annamaria Rapetti e Alessandra Santonocito , le due giovani dipendenti che hanno perso la vita nel tragico incidente aereo che, nell’aprile dello stesso anno, devastò palazzo Pirelli,  sede allora della Giunta regionale.

Gli orari e la sede 

Il catalogo on line  

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