Rimodulazione della compartecipazione sanitaria e riduzione delle liste d’attesa

Rimodulazione del sistema delle compartecipazioni sanitarie, sviluppo dei CReG, estensione delle cure sub acute e domiciliari delle forme di associazionismo tra medici, potenziamento del ruolo delle farmacie, promozione di azioni per l’ulteriore riduzione delle liste di attesa e di iniziative per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Sono solo alcuni dei punti più significativi evidenziati oggi dall’Assessore alla Salute Mario Mantovani, che ha illustrato in Commissione Sanità le linee programmatiche del Piano Regionale di Sviluppo di competenza del suo assessorato.
Oggi il CReG –ha detto Mario Mantovaniè in fase di sperimentazione in 5 ASL (Bergamo, Como, Lecco, Milano e Melegnano) e il nostro obiettivo è di estendere la sperimentazione ad almeno altre 2 ASL, per poi estenderla a tutta la Regione già nel 2015, avviando ulteriori unità di offerta di cure sub acute. Abbiamo inoltre predisposto –ha aggiunto l’Assessore regionale alla Salute- un programma che prevede la creazione di nuove strutture per accogliere coloro che sono attualmente internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani: saranno realizzate esclusivamente a cura di Aziende Ospedaliere pubbliche (Mantova, Desenzano del Garda, Como e Garbagnate Milanese) a gestione interna esclusivamente sanitaria, come già avviene a Castiglione delle Stiviere”. Mantovani ha quindi sottolineato la necessità di rimodulare il sistema di esenzione alla compartecipazione sanitaria, specificando che non è più sostenibile esentare dal ticket i pazienti affetti da patologia cronica senza tenere conto in alcun modo del reddito. Ha poi confermato che la certificazione dei bilanci di tutte le aziende sanitarie sarà completata entro al fine della legislatura.
E’ infine necessario -ha concluso Mario Mantovaniprocedere quanto prima alla sperimentazione di nuove forme di collaborazione con il privato accreditato e all’individuazione di strumento di governo clinico che coinvolgano direttamente tutti i professionisti prescrittori, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le liste di attesa”.
L’Assessore regionale alla Salute ha concluso elencando gli interventi prioritari che interesseranno alcune strutture sanitarie lombarde: il completamento dei nuovi ospedali di Niguarda II° fase (blocco nord) e di Garbagnate Milanese; la realizzazione del nuovo Ospedale dei Bambini di Milano; l’avanzamento dei lavori del Nuovo Policlinico di Milano e del Besta; la riqualificazione dei presidi di Monza e Brescia.
Una relazione programmatica puntuale e precisa –ha commentato il Presidente della Commissione Sanità Fabio Rizzi (Lega Nord)-. Fondamentale sarà ora il ruolo e il lavoro della Commissione soprattutto per dare concretezza ai punti enunciati, che sul territorio devono essere meglio approfonditi: la riorganizzazione della rete ospedaliera, ad esempio, non va fatta a Palazzo Pirelli, ma direttamente sui territori di competenza con tutte le parti e gli attori coinvolti e interessati”.
“La vera riforma sociosanitaria
–gli ha fatto eco il Vice Presidente della Commissione Angelo Capelli (PdL)- sarà quella di restituire una maggiore e più diretta responsabilità a chi sul territorio lavora e opera, e che di questo processo deve essere necessariamente il protagonista principale, perché quello che meglio conosce e verifica le problematiche esistenti”.
Silvana Santisi in Saita (Lega Nord) ha evidenziato la necessità di nuovi provvedimenti in campo psichiatrico “dove i TSO allo stato attuale sono strumenti inefficaci e insufficienti, perché di troppa breve durata, con il rischio che a farne le spese sia l’ambito familiare sul quale ricade poi la responsabilità e l’incombenza di problemi che non sono mai di natura sociale, ma sanitaria”. La Santisi ha chiesto il mantenimento dei piccoli ospedali che devono essere valorizzati con specializzazioni mirate e ha sollecitato più attenzione per le malattie rare e vegetative.
Per il Partito Democratico, come evidenziato anche dalla Vice Presidente Sara Valmaggi, il programma illustrato è condizionato dai vincoli di bilancio, ma occorre osare maggiormente, entrando di più nel merito delle scelte strategiche. “Bisogna introdurre maggiore equità nel sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini –ha aggiunto Carlo Borghetti (PD)-, ridurre le liste d’attesa e potenziare la prevenzione”.
Sulla necessità di maggiore attenzione al tema della prevenzione ha insistito anche la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvana Carcano: ““Molto spesso -ha detto- alcune malattie possono avere causa non necessariamente di origine prettamente sanitaria, bisogna perciò che l’opera di prevenzione sia meglio coordinata e coinvolga insieme più ambiti e più assessorati”. La Carcano ha quindi chiesto che all’assessorato alla Salute venga attribuita anche la delega allo sport. Infine ha precisato che “prima di estendere ad altre Asl la sperimentazione dei CReG è necessario verificare i risultati finora ottenuti”.